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Lombardia, punto di eccellenza nella raccolta differenziata


Dai nemici i saggi imparano molte cose
Aristofane, Gli uccelli


La relazione 2012 della Commissione europea in tema di gestione dei rifiuti solidi urbani nei paesi membri colloca l’Italia al ventesimo posto della classifica, sulla base di indicatori che hanno preso in considerazione variabili quali le percentuali di rifiuti inviati a riciclaggio, le tariffe dello smaltimento, il rispetto della normativa. Alla luce di questo scenario esiste l’esigenza di far emergere le esperienze virtuose di gestione del ciclo integrato dei rifiuti che possono diventare un modello di riferimento a livello nazionale.
La ricerca ha considerato un campione, il più possibile omogeneo, di aziende che operano nella gestione del ciclo dei rifiuti in Lombardia, al fine di cogliere le differenze in termini di efficacia ed efficienza nel territorio di riferimento.
Il campione, che comprende Cem Ambiente (MI e MB), Coinger (VA), Scs (CR), COGEME (BS), Aemme (MI), Sasom (MI), Sieco (VA) e Service 24 (CO), è stato estrapolato tra i gestori con raccolta porta a porta comprensiva dell’organico con livelli di differenziazione elevati, escludendo alcuni ambiti territoriali sulla base di considerazioni relative alla morfologia del territorio e alla tipologia di rifiuto raccolto.
Il confronto si è basato principalmente sulle caratteristiche del servizio offerto e i risultati ambientali raggiunti, oltre che su parametri di costo.
Indicatori di efficacia
Da un punto di vista metodologico il raffronto considera Cem come benchmark di riferimento, ma in realtà l’approccio può essere replicato mettendo al centro del modello qualunque azienda facente parte del campione.
Uno dei primi risultati della ricerca è un confronto sulla base di alcuni parametri in grado di valutare l’efficacia dei modelli gestionali in relazione ai risultati raggiunti in termini di minimizzazione dei rifiuti prodotti, massimizzazione dei livelli di recupero e di raccolta differenziata e livello di autosufficienza del sistema.
Relativamente alla produzione pro capite di rifiuti i bacini analizzati presentano dati similari e inferiori alle medie regionali. Le performance migliori sono raggiunte da Coinger. La sostanziale uniformità dei dati rappresenta in questo senso un’ulteriore conferma per quanto riguarda l’omogeneità dei bacini scelti. A fronte dell’uniformità dei quantitativi annui raccolti, solo 4 su 8 dei bacini analizzati superano l’obiettivo di legge del 65% di RD, tra cui Cem, con livelli di raccolta differenziata pari al 71,5%. Per quanto riguarda la preferenza per la destinazione dei rifiuti in impianti collocati nel territorio di provenienza del rifiuto, le performance di Cem risultano superiori rispetto alle altre società, con il 53% dei rifiuti gestiti all’interno del territorio dei comuni serviti.
Anche a livello provinciale, con oltre il 67% dei rifiuti smaltiti all’interno delle provincie di riferimento, i risultati di Cem sono tra i migliori tra le società analizzate.
Indicatori di efficienza
Gli indicatori di efficienza sono riassumibili nel costo medio per abitante del servizio di gestione dei rifiuti e nel contributo Conai redistribuito. L’analisi dei costi, visti i limiti connessi all’impossibilità di reperire informazioni puntuali circa le diverse voci di costo all’interno dei piani finanziari, è stata approfondita con alcuni dati riferiti all’anno 2012 sulla base dei dati ufficiali di Arpa Lombardia riferiti a valori euro per abitante per anno comprensivi di Iva e al netto dei ricavi Conai.
All’interno del panorama regionale i dati di costo del servizio di Cem sono tra i più bassi rispetto alle medie provinciali, soprattutto se si considerano le province di riferimento (MI-MB). Un ulteriore approfondimento relativo a un diverso campione di imprese riferito a queste due provincie conferma tale tendenza posizionando le performance Cem tra le migliori del campione. Rispetto al campione scelto per l’indagine i dati 2012 posizionano Cem su livelli intermedi di costo. Il contributo Conai redistribuito ai Comuni acquisisce significato in relazione ai livelli qualitativi raggiunti in termini di raccolta differenziata (miglior qualità della raccolta, maggior contributo) e rappresenta dunque il beneficio economico associato a un sistema coerente di iniziative di promozione di comportamenti sostenibili in materia di produzione e consumo e al controllo diretto della qualità del materiale. L’offerta di questo tipo di servizi, pur avendo ripercussioni sui costi generali del servizio, garantisce a Cem il raggiungimento di standard qualitativi di raccolta più alti, in linea con i nuovi orientamenti normativi. Il corrispettivo Conai redistribuito da Cem ai Comuni risulta il più alto all’interno del campione analizzato (8,58 euro ab anno).
Caratteristiche del servizio
L’analisi relativa alle performance legate ai parametri di efficienza ed efficacia ha permesso di valutare i risultati conseguiti da Cem e dalle altre società in relazione a valori complessivi riferiti ai diversi bacini di riferimento.
Per meglio comprendere la relazione esistente tra i costi del servizio e i diversi modelli gestionali adottati dalle società, si è scelto di analizzare le caratteristiche del servizio offerto, sempre utilizzando l’esperienza di Cem come benchmark di riferimento.
Una prima analisi ha preso in considerazione il servizio base offerto da Cem ai comuni e ha verificato la rispondenza degli altri modelli a questo “pacchetto minimo” basato principalmente sulle modalità di raccolta differenziata (porta a porta) e sulla frequenza del servizio.
Oltre a questo “servizio base” sono stati valutati alcuni servizi extra direttamente collegati ai servizi base di gestione dei rifiuti (utilizzo di software gestionali dedicati e servizio di videosorveglianza relativo allo spazzamento meccanico, servizi informatici, documentazione a supporto della gestione annuale, studio logistico per ridurre l’impatto legato al traffico veicolare dei mezzi Cem). In secondo luogo si sono prese in considerazione le attività non direttamente collegate alla gestione dei rifiuti, ma che presentano ricadute significative a livello territoriale (progetti e i servizi di Cem inerenti le tematiche dell’energia, della mobilità sostenibile e attività di prevenzione dei rifiuti). Si vuole così indagare il beneficio ambientale, sociale e dove possibile anche economico di alcune iniziative specifiche che esulano dal servizio di gestione dei rifiuti “standard”, ma che permettono a tutto il territorio gestito di godere di alcune ricadute positive.
Pur non essendo stato possibile realizzare un confronto puntuale comune per comune relativamente alle singole voci dei piani finanziari per far emergere le differenze che contraddistinguono il servizio Cem, si è potuto evidenziare come i costi del servizio siano direttamente collegati a dei “plus” offerti, sia in termini di gestione del servizio di igiene urbana sia in termini di ricadute sul territorio. Ne emerge un approccio più ampio rispetto alla semplice gestione del ciclo dei rifiuti, che peraltro viene svolta con risultati ben al di sopra delle richieste normative e sopra la media del campione considerato per quanto concerne il livello di raccolta differenziata, e che persegue, con un rapporto qualità/costi elevato, l’obiettivo della maggiore sostenibilità del proprio territorio.



Ilaria Bergamaschini
Francesco Bertolini
SDA Bocconi, Milano

da ecoscienza6/14

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Impresa Oggi - 23-02-2015

Tratto da ecoscienza 6/2014

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