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Uso delle energie rinnovabili alternative alle fonti fossili, un diritto un dovere. Capitolo3


Non è un uomo libero quello che non ozia, di tanto in tanto.
Orazio


Questo è il terzo di una serie di articoli mirati a illustrare i vantaggi per l’impresa e per il territorio  di un forte orientamento all’utilizzo delle energie rinnovabili

Capitolo 3. Dalla produzione allo scambio delle energie rinnovabili. La trasparenza dei processi per garantire l’efficacia del nuovo mercato energetico.

La regolamentazione europea del settore è sempre in evoluzione. Per garantire l'uso delle energie rinnovabili nell'Unione europea, come già illustrato nel Capitolo 1  Capitolo 2, è in via di formulazione un nuovo quadro legislativo. L’obiettivo è dare stabilità per un lungo periodo, così da creare le condizioni necessarie affinché queste permettano di assumere decisioni di investimento razionali e più ecoefficienti possibile nel settore.
L’indirizzo, delle Autorità competenti in materia energetica, è diventato fare in modo che tutti gli utenti e gli operatori dei vari paesi possano accedere a questo mercato. Questo intento si è canalizzato in due tipi di attività, ovvero: incentivare la riorganizzazione del sistema energetico nazionale attraverso il principio del libero accesso alle reti, e prevedere una seria opportunità di informazione e rilevazione dei dati, da poter trasferire in modo chiaro ai diretti operatori del mercato, ossia gli utenti.
Le intenzioni contenute nella proposta di direttiva sul sistema EU-ETS, a esempio, per il periodo fino al 2013 e il periodo seguente sembrano incoraggianti. Dal primo trimestre del 2005, la European Union Greenhouse Gas Emission Trading Scheme (EU ETS) ha dato inizio alla più grande attività di regolamentazione trasparente, coinvolgente un gran numero di paesi e di settori, rivolta allo scambio delle quote di emissioni inquinanti. I permessi scambiati nell’ambito dell’EU ETS vengono gestiti da una sistema telematico e supervisionati da un Amministratore Centrale a livello Europeo, che controlla ogni transazione per rilevare eventuali irregolarità. In questo modo viene tenuta traccia di ogni interazione fra i partecipanti al mercato energetico. La Direzione Generale Environment, oltretutto, interviene fornendo la propria valutazione istruendo un rapporto per gli stakeholder, in modo da offrire così un confronto con le aspettative di questi con le reali emissions trading.
Dalla lettura dei dati a disposizione è emerso che i Governi europei hanno allocato, attraverso i rispettivi Piani Nazionali di Assegnazione (PNA), un quantitativo di permessi di emissioni superiore a quanto fosse necessario al sistema delle imprese, creando un eccesso di offerta sul mercato. Questo ha generato uno stimolo perverso per le imprese. Le spiegazioni di questo effetto possono essere ricondotte a diversi eventi: previsioni distorte del fabbisogno di permessi di emissione, piani di concessione errati, reale aumento dell’efficienza energetica e successiva diminuzione delle emissioni prodotte dagli impianti,o politiche rivolte a non introdurre un limite (Cap) rigoroso alle imprese.
Indipendentemente dalle cause, una conseguenza palese di tali decisioni è che, con gli attuali livelli di emissioni, diventa ancor più difficoltoso rispettare gli standard di decremento dell’8% delle emissioni di riduzione imposti alla Comunità Europea. I piani inerenti le ETS restano, tuttavia, un aspetto fondamentale della strategia europea sul clima e questo rende l’informazione visibile e la comunicazione dei report una scelta cruciale per la trasparenza della regolamentazione del settore energetico.
Altro passo in avanti è rappresentato dalla diffusione delle notizie afferenti al calcolo del MEP. Il MEP è un indicatore che fornisce un’attenta analisi delle proiezioni per 24 Paesi mediterranei, analizzati singolarmente e congiuntamente. L’interpretazione del calcolo ha consentito di prevedere che nel 2030 quasi l’80% della domanda energetica verrà  soddisfatta dagli idrocarburi, la cui produzione sarà sempre più concentrata nei Paesi del sud del Mediterraneo, in particolare Algeria, Libia ed Egitto. Questo lascia prevedere che i paesi maggiormente dispendiosi da un punto di vista energetico continueranno a subire gli effetti di una forte dipendenza energetica, in particolare il fenomeno riguarderà i paesi della costa nord del Mediterraneo, a eccezione della Francia. In queste zone si presume aumenteranno gli investimenti in infrastrutture per il trasporto. Nei paesi della costa sud del Mediterraneo, invece, è previsto un incremento dell’utilizzo delle fonti fossili locali, al fine di soddisfare il fabbisogno legato allo sviluppo economico e alla crescita della popolazione. Tale previsione, ovviamente, trascura gli effetti che le varie scelte energetiche possono avere sul clima, perciò la comunicazione di questi dati rende possibile un intervento correttivo da parte di soggetti diversi da quelli che partecipano al calcolo del MEP (come la pianificazione di governi e imprese all’incentivo dell’utilizzo delle fonti rinnovabili ).  A esempio non si tiene conto della possibile ripresa del nucleare.
Un altro esempio dell’attenzione alla trasparenza rispetto all’attività energetica riguarda la promozione di nuovi comportamenti dell’utenza stessa, orientati da una “cultura dell'energia” che induca un uso consapevole dell’energia. Tra i promotori di questa politica etica, emerge Energia Spa, operante dal 1999 nel mercato energetico nazionale. Energia svolge principalmente un’attività volta a dare consapevolezza e rilievo a informazioni che nascono da analisi tecniche, e che vengono rese intellegibili all’utenza attraverso processi di controllo e attestazione della qualità. In un’ottica strategica infatti, è stato siglato l’accordo con  DNV (Det Norske Veritas), organizzazione di spicco nel settore della certificazione della produzione e della vendita delle energie rinnovabili. Lo scopo dell’accordo non ha avuto precedenti, e ha avuto il solo intento di assicurare la trasparenza e la veridicità delle attività di scambio dell’energia, obiettivo realizzato attraverso la certificazione di un organo terzo rispetto alle transazioni oggetto della certificazione. L’accordo fra Energia Spa e DNV ha consentito di soddisfare un bisogno sia delle imprese produttrici che degli utenti, interessati a comportamenti maggiormente “responsabili”, ma sempre più difficili da controllare. Soprattutto è stato approvato, in linea con la regolamentazione nascente in materia, un Disciplinare tecnico, volto a certificare sia l’output degli impianti di produzione di energia rinnovabile, che le quote vendute dai  fornitori italiani ed esteri. Il risultato del lavoro congiunto tra Energia Spa e DNV è stato offrire un’informazione trasparente e certificata sulle fonti rinnovabili da cui deriva l’energia che le singole imprese immettono o assorbono dal mercato ogni anno.
La procedura di verifica prevede che la DNV attui dei controlli sui documenti  relativi agli scambi di energia nel mercato, e sugli effettivi processi di produzione di energia rinnovabile negli stessi impianti di generazione.  I controlli riguardano l’effettivo sfruttamento di fonti rinnovabili per la produzione d’energia alternativa, la corretta misurazione della quantità prodotta, la congruenza dei siti aziendali alla normativa prevista, e la correttezza dei termini previsti dai contratti di scambio con il gestore della rete.
Per far in modo che il sistema di certificazione previsto, rappresenti uno stimolo per le imprese all’uso delle energie rinnovabili, è importante rendere le imprese stesse destinatarie delle rilevazioni ottenute dall’attività di controllo e informarle su le migliori performance certificate.
A tal fine, Energia Spa e DNV rendono disponibili il Disciplinare ai consumatori e alle imprese, sperando che lo sviluppo di una consapevolezza nell’utenza e nei fornitori possa dare al mercato una spinta decisiva verso il passaggio sostanziale alla produzione da fonti energetiche rinnovabili.

Notizie recenti in breve

I comuni che eccellono nell'uso delle rinnovabili.
Sono 5.991 i Comuni delle rinnovabili in Italia, quelli che hanno installato almeno un impianto per l'energia pulita, ben 2.801 in più rispetto alla rilevazione del 2007. Lo attesta la quarta edizione del rapporto "Comuni rinnovabili" di Legambiente, che elabora i dati ottenuti attraverso un questionario rivolto ai Comuni, incrociando le risposte con studi e rapporti di Gse, Enea, Fiper, Anev oltre che di Regioni, Enti Locali e imprese. La crescita interessa tutte le fonti; solare fotovoltaico, solare termico, mini idro-elettrico, geotermia ad alta e bassa entalpia, impianti da biomasse magari collegati a reti di teleriscaldamento sono diffusi ormai nel 79% dei Comuni. E stanno dando forma a un nuovo modello di generazione distribuita che cambia profondamente il modo di guardare all'energia e al rapporto con il territorio. Monrupino (Ts) è in testa alla classifica per il solare fotovoltaico, mentre a vincere per il solare termico è Don (Tn), con un metro quadro per abitante. Fra i premiati Dobbiaco, che grazie a impianti fotovoltaici e mini-idroelettrico supera ampimente il fabbisogno elettrico delle famiglie e Prato dello Stelvio con un mix energetico di 6 tecnologie rinnovabili diverse. Il Paese, insomma, è pieno di buone pratiche che mostrano la ricetta per un futuro più pulito, sostenibile, «capace di far risparmiare soldi alle famiglie e alle amministrazioni che sappiano investire in innovazione - spiega il rapporto - aumentando significativamente i livelli di comfort abitativi e qualità della vita». Il Comune italiano con più di 50mila abitanti che registra i migliori risultati è Lecce, con impianti solari termici, fotovoltaico e eolici in grado di soddisfare il 100% del fabbisogno elettrico delle famiglie. E le rinnovabili non hanno la strada spianata: l'obiettivo è puntato sull'eccesso di burocrazia. Il responsabile energia di Legambiente, Edoardo Zanchini parla dei «paletti e veti» che l'installazione di fonti di energia rinnovabile incontrano sul territorio. «Per i piccoli impianti - spiega Zanchini - l'installazione dovrebbe essere un atto libero e gratuito» ma in alcuni casi i regolamenti dei Comuni mettono dei vincoli che potrebbero spingere i cittadini a non installare impianti rinnovabili.

Scambio sul posto
E' disponibile, attraverso il Portale Applicativo del GSE, l'applicazione informatica per la stipula delle convenzioni dello Scambio sul Posto. Per il nuovo regime di scambio sul posto, erogato dal GSE a partire dal 1 gennaio 2009, sarà garantito, ai soggetti interessati, tutto il supporto necessario per la stipula della convenzione.
Periodicamente, sul Portale del GSE, saranno pubblicate comunicazioni ed aggiornamenti riguardanti lo scambio sul posto.
Sul sito internet del GSE (www.gse.it) nella sezione “Scambio sul posto” alla voce "Dati e Pubblicazioni informative", è disponibile il manuale contenente il tracciato del file per il trasferimento dei dati relativi ai saldi annuali da parte dei gestori di rete mediante l'applicazione "Gestione Misure Distributori" (GMD). L’art. 1 della deliberazione ARG/elt 184/08 fissa al 10 marzo 2009 il termine ultimo per l’invio dei saldi 2008 e si applica anche per i clienti in maggior tutela. Tutti i dati saranno trattati secondo quanto previsto dal d.lgs. 196/03.

Il FV in Italia (2 aprile 2009)
Cresce il mercato del fotovoltaico in Italia: nel 2008 sono stati realizzati oltre 24.000 impianti, per una potenza di 338 Mw. L'Italia è terza con gli Usa, per potenza annua installata nel 2008, dietro Spagna e Germania e davanti a Corea e Giappone. Il dato è del Gestore dei Servizi Elettrici. Al 1 aprile 2009 in Italia sono entrati in esercizio e hanno fatto richiesta di ammissione alle tariffe incentivanti del Conto Energia circa 34.000 impianti per una potenza di 435 Mw.

Un sito sul risparmio energetico (6 aprile 2009)
Operare in regime di efficienza energetica significa essenzialmente ottenere gli stessi prodotti e servizi con meno energia e quindi con minor impatto sull'ambiente e minori costi, sia per le imprese sia per il sistema-paese. I motori applicati nell'industria assorbono infatti più del 50% del consumo elettrico in Italia ed oltre il 75% del consumo nel settore industriale. Devono quindi costituire il target principale nei programmi di efficienza energetica. Questa esigenza è molto sentita dalle imprese in un momento, come quello attuale, di congiuntura economica critica. Utile appare dunque l'iniziativa di Confindustria ANIE che, all'indirizzo web www.anie-efficienzaenergetica.it, ha reso da oggi consultabile un sito Internet appositamente dedicato al tema dell'efficienza energetica. Per migliorare l'efficienza energetica negli usi finali è necessario far ricorso a tecnologie che riducano l'impiego di energia primaria, a parità di servizio energetico, e che trovano applicazioni in differenti settori. Tra le tecnologie più rilevanti ai fini del risparmio energetico rientrano sia i motori ad alta efficienza sia i variatori di velocità (inverter). I numeri parlano chiaro: è stato calcolato che con l'utilizzo di un inverter il risparmio energetico effettivo è compreso tra il 20 ed il 50% (mediamente è del 35%) rispetto ai sistemi tradizionali, mentre nel passaggio all'utilizzo di un motore ad alta efficienza energetica si giunge a risparmiare circa il 10% di energia. Se risulta evidente che l'utilizzo di un motore ad efficienza maggiore crea per definizione efficienza per qualunque applicazione, vale ricordare che l'inverter serve a regolare la velocità di un motore e in applicazioni particolari (come ad esempio il pompaggio e la ventilazione) si rivela un'apparecchiatura fondamentale per l'ottenimento di un risparmio energetico anche molto sensibile.

Il più grande impianto fotrovoltaico in Italia (15 giugno 2009).
Alerion Clean Power ha ricevuto l'autorizzazione per la realizzazione di uno dei più grandi impianti fotovoltaici d'Italia con una potenza complessiva di 14 Megawatt a Castellaneta, provincia di Taranto. L'impianto, sviluppato completamente da Alerion, consentirà uan produzione a regime di 20 gigawatt all'anno. Il valore complessivo dell'investimento è di circa 50 milioni di euro e la fine dei lavori di costruzione è prevista per il secondo semestre del 2010.

Elsa Cariello


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