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					 L'energia è una componente sempre più presente in quasi tutti
  i modelli di innovazione tecnologica. 
Difficilmente viene progettato un nuovo processo di produzione industriale
  che consumi più energia (elettricità, combustibili, lavoro) di
  quello precedente oppure un nuovo prodotto che faccia consumare al cliente
  più energia; inoltre, l'introduzione dell'energy manager all'interno
  delle imprese e la costituzione di un gran numero di società di servizi "per
  il risparmio energetico" avvalorano, ulteriormente, una realtà mondiale
  volta alla riduzione dei consumi energetici.  
  A questi comportamenti delle imprese di produzione si sommano i risparmi nel
mondo della produzione di energia elettrica, specie in Europa. Infatti si sta
assistendo ad un processo di revisione del modo di produrre l'elettricità:
  i vecchi impianti termoelettrici a basso rendimento stanno, man mano, per essere
  sostituiti dai sistemi a ciclo combinato che uniscono ai più elevati
  rendimenti termodinamici minori emissioni inquinanti in atmosfera; inoltre
  si stanno moltiplicando gli impianti di cogenerazione. 
Giova osservare che la possibilità di vendere all'ente pubblico,
    totalmente o parzialmente, a condizioni incentivanti, elettricità prodotta
    da fonti rinnovabili, oltre a favorire opportunità di business, consente
    ai privati di partecipare al processo di razionalizzazione energetica globale
    e attiva un mercato più competitivo e quindi più aperto all'innovazione
    tecnologica. Il concetto del risparmio energetico è entrato pesantemente
    nel sistema produttivo poiché il valore economico di tale politica è facilmente
    quantificabile. 
	 				
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