A questo punto mi viene in mente il nostro Demetrio, che definisce "mare morto" una vita senza preoccupazioni e senza alcun attacco della Fortuna.
Seneca Lettere morali a Lucilio
Il 2006 è  stato l’anno in cui il dibattito sul riscaldamento globale ha visto una forte  convergenza di posizioni sull’influenza dell’uomo nell’alterazione del sistema  climatico. Con le recenti decisioni del marzo scorso, la Presidenza del  Consiglio Europeo individua il perno della politica energetica nella  sostenibilità e nella lotta ai cambiamenti climatici come presupposti per la  competitività e la sicurezza. Sono già sensibili alcuni effetti dei cambiamenti  climatici e, nei prossimi anni, la domanda energetica non potrà essere  soddisfatta dalle tecnologie tradizionali senza aumentare fortemente la  pressione sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. In una prospettiva di  crescita sostenibile sarà sempre più decisiva la capacità di un Paese di  ricorrere a tecnologie in grado di soddisfare la domanda riducendo al minimo  tali pressioni. 
1. Scenari dell’ENEA per rispondere alla sfida del  Clima e dell’Energia
  Scenario  clima: politiche e strategie di adattamento.
  L’ENEA, attraverso le esperienze maturate e i risultati conseguiti nell’ambito  di progetti di ricerca, analizza i cambiamenti in atto, in particolare nel  Mediterraneo e in Italia, mettendo in evidenza gli impatti registrati, le  tendenze attuali e gli scenari futuri.
  L’analisi dei processi in atto e la valutazione degli effetti economici,  consentono di identificare gli interventi necessari per salvaguardare il nostro  territorio attraverso politiche e strategie di adattamento.  Anche un incremento della temperatura di 2 °C - l’ipotesi più restrittiva indicata  dall’UE come soglia entro cui limitare il riscaldamento globale – porterebbe  infatti gravi danni al nostro sistema ambientale ed è quindi necessario  approfondire tali analisi fino alla valutazione degli interventi da mettere in  atto e dei relativi costi.
  Scenari  tecnologici
  Per affrontare l’altro aspetto della sfida del clima, cioè la mitigazione  delle cause del riscaldamento globale, giocano un ruolo centrale le  tecnologie e la loro introduzione nel sistema energetico. 
  Per una valutazione delle prospettive di evoluzione del sistema energetico  nazionale e, in particolare, delle emissioni serra, l’ENEA ha realizzato analisi  di scenario, in cui l’evoluzione tendenziale del  sistema è stata confrontata con quella risultante da scenari di  intervento, costruiti per esplorare la realizzabilità e l’efficacia di  alcune misure volte a garantire la sicurezza energetica del Paese e la sua  competitività economica, nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente. 
  Gli obiettivi principali degli interventi riguardano:
  - un       massiccio ricorso all’efficienza energetica negli usi finali, con un       diffuso impiego di tecnologie a basso consumo nel civile, velle imprese       industriali e nei trasporti; 
 
  - un’incisiva       promozione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica       e per gli usi termici nel settore civile e per il ricorso a biocarburanti       nel settore dei trasporti; 
 
  - nel       lungo periodo (dopo il 2020) la diversificazione del mix di combustibili       per la generazione termoelettrica, anche mediante un maggiore ricorso al       carbone, reso ambientalmente sostenibile con l’impiego delle tecnologie       per il sequestro e il confinamento della CO2.
 
2. Scenario  Efficienza energetica
    
  Secondo lo scenario ENEA, gli interventi per l’efficienza negli usi finali  potranno contribuire in misura del 42% alla riduzione della CO2 nel 2020  (figura 1). Includendo gli interventi di miglioramento dei processi di  conversione dall’energia primaria agli usi finali (pari al 15%) la percentuale  complessiva dovuta a interventi per l’efficienza cresce fino al 57%.
  La riduzione della domanda di energia conseguita attraverso un sistema  energetico più efficiente si prospetta quindi come il primo obiettivo per una  politica di contenimento delle emissioni. In figura 1 sono rappresentate le  quote di riduzione delle emissioni conseguibili al 2020 attraverso le diverse  tipologie di intervento previste nello scenario ENEA.
  
  Figura 1 - Fattori che contribuiscono al 2020 alla riduzione della CO2 nello  scenario ENEA di intervento
	
  
  
Significativo  è l’effetto che si riscontra nel settore residenziale, in particolare per  quanto riguarda il riscaldamento che costituisce quasi l’80% dei consumi  finali. In questo settore, infatti, le tecnologie efficienti per l’edificio e  l’impianto producono effetti significativi già nel medio periodo, come si vede  in figura 2, consentendo una riduzione della domanda nel lungo periodo compresa  tra il 16 e il 23%.
  Figura 2 -  Riduzione della domanda di energia nel settore residenziale nel lungo periodo  nello scenario ENEA di intervento
  
  
 
  3. Scenario fonti rinnovabili e generazione  distribuita
  
  Le fonti rinnovabili, secondo lo scenario di intervento realizzato dall’ENEA,  potranno contribuire al 2020 alla riduzione delle emissioni nella misura del  27% (figura 1). L’intervento in questo settore passa attraverso una prima fase  di forte impulso alla diffusione delle tecnologie già oggi disponibili sul  mercato e una successiva fase che prevede un utilizzo generalizzato ed  economico di una seconda generazione delle rinnovabili, frutto della ricerca e  dello sviluppo tecnologico. Le potenzialità delle rinnovabili e la velocità di  diffusione delle tecnologie saranno accresciute dal contestuale sviluppo dei  sistemi di generazione distribuita dell’energia che, oltre a concorrere  all’efficienza complessiva del sistema energetico, incrementano la quota di  energia da fonti diffuse sul territorio. La generazione distribuita  dell’energia, infatti, avvicinando il sistema della produzione a quello  dell’offerta, ottimizza il ricorso alle risorse del territorio e, per la taglia  ridotta degli impianti, rende più praticabile sul piano dell’accettabilità sociale  la realizzazione degli impianti e meno impegnativo sul piano degli investimenti  il ricorso a sistemi innovativi. 
  Figura 3-  Effetti della generazione distribuita (DE: Decentralized Energy) in termini di  riduzione delle emissioni di CO2
  
  Fonte: WADE, World Alliance  for Decentralized Energy
4. Scenario  sviluppo tecnologico e competitività
    
  Oltre agli interventi sull’efficienza e sulle rinnovabili lo scenario di riduzione  delle emissioni di CO2, rappresentato in figura 1, contempla una quota di  “decarbonizzazione” delle fonti primarie di origine fossile. Tale riduzione,  che si mantiene a partire dal 2020 intorno al 15% delle riduzioni totali, è  dovuta inizialmente all’aumento della quota di gas naturale sul totale delle  fonti fossili mentre, a partire da quella data, cresce il ricorso alle  tecnologie di cattura e confinamento della CO2 che nello scenario al 2030  arrivano a pesare per una metà sul processo complessivo di decarbonizzazione.  Sulla possibilità di attuare queste modalità di riduzione delle emissioni  pesano l’impegno e la capacità di conseguire risultati su tecnologie che, per  quanto prossime all’introduzione sul mercato, sono attualmente ancora oggetto  di sviluppi tecnologici e di processi di ingegnerizzazione. 
  Oltre alle citate tecnologie per la cattura e il confinamento della CO2 vanno  inoltre considerate altre soluzioni innovative che si prospettano nell’ambito  della comunità scientifica internazionale come quelle che riguardano nuove  generazioni di tecnologie per le fonti rinnovabili, per la produzione e  l’utilizzo di idrogeno e per un uso sicuro ed economico della fonte nucleare.  Un ruolo trainante per l’avvio dei processi di innovazione nelle tecnologie  energetiche sta nella capacità di avviare una spirale virtuosa ricerca-sistema  produttivo attraverso progetti di sviluppo tecnologico in grado di focalizzare  le risorse su obiettivi comuni. Ne è un esempio il progetto Archimede,  risultato della ricerca dell’ENEA nel campo del solare a concentrazione per la  generazione elettrica, attualmente in fase di realizzazione presso la centrale  termoelettrica di Priolo in Sicilia, a seguito di un accordo ENEA-Enel.
  Gli scenari che si sono aperti con le decisioni dell’UE del 9 marzo scorso  indicano una prospettiva nella quale gli investimenti nella ricerca energetica  dovranno essere sempre più consistenti. Occorre muoversi in questa direzione  anche nel nostro Paese. In questa prospettiva la sfida dei cambiamenti climatici  e dell’energia può divenire infatti una opportunità di sviluppo per il sistema  industriale.
  Una opportunità in cui giocherà un ruolo determinante la capacità di assumere  decisioni importanti per orientare in questa direzione gli investimenti  pubblici e privati.
  Per le  imprese che operano nei settori ambientale ed energetico si presentano, nell’immediato  futuro, interessanti opportunità di business.
  
  Rapporto Energia e Ambiente 2006 – Analisi e Scenari
Roma, 12 Aprile 2007