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Libro verde per una strategia europea per l'energia. Commenti


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SINTESI

Il Libro verde sull'energia costituisce una tappa importante nello sviluppo di una politica energetica dell'Unione europea (UE). Per conseguire i suoi obiettivi economici, sociali e ambientali, l'Europa deve affrontare sfide importanti nel settore dell'energia: dipendenza crescente dalle importazioni, volatilità del prezzo degli idrocarburi, cambiamento climatico, aumento della domanda e ostacoli sul mercato interno dell'energia. In quanto secondo mercato energetico del mondo, l'UE può far valere il suo primo posto a livello mondiale nel settore della gestione della domanda e della promozione delle fonti di energia rinnovabili.
La Commissione invita gli Stati membri a fare di tutto per attuare una politica energetica europea articolata su tre obiettivi principali:

  1. la sostenibilità, per lottare attivamente contro il cambiamento climatico, promuovendo le fonti di energia rinnovabili e l'efficienza energetica;
  2. la competitività, per migliorare l'efficacia della rete europea tramite la realizzazione del mercato interno dell'energia;
  3. la sicurezza dell'approvvigionamento, per coordinare meglio l'offerta e la domanda interne di energia dell'UE nel contesto internazionale.

Il Libro verde individua sei settori di azione prioritari, per i quali la Commissione propone misure concrete al fine di attuare una politica energetica europea. Questi sei punti devono permettere all'Europa di dotarsi di un'energia sostenibile, competitiva e sicura per i decenni futuri.
1. L'energia per la crescita e per l'occupazione: completare il mercato interno dell'energia
La prima sfida da raccogliere per costruire l'Europa dell'energia è il completamento del mercato interno dell'energia elettrica e del gas. Attualmente molti mercati nazionali sono ancora caratterizzati dal protezionismo e dal dominio di alcune imprese tradizionali. Questi riflessi nazionali penalizzano i consumatori, in quanto consentono di mantenere prezzi elevati e infrastrutture poco competitive. L'apertura dei mercati significa una concorrenza leale tra le imprese, a livello europeo, per dare all'Europa un'energia più sicura e più competitiva. Con decorrenza dal luglio 2007 i consumatori avranno diritto di scegliere qualsiasi fornitore europeo per il gas e l' energia elettrica. Per realizzare il mercato interno dell'energia, occorre ancora compiere sforzi in via prioritaria nei seguenti settori:

  1. lo sviluppo di una rete europea, con norme comuni sugli scambi transfrontalieri per permettere ai fornitori un accesso armonizzato alle reti nazionali. Queste norme comuni saranno definite in collaborazione con i gestori delle reti e, se necessario, con un'autorità di regolamentazione europea;
  2. un piano prioritario di interconnessione, per aumentare gli investimenti nelle infrastrutture di interconnessione tra le diverse reti nazionali, la maggior parte delle quali sono ancora troppo isolate;
  3. l'investimento nelle capacità di generazione per fare fronte ai picchi di consumo, utilizzando l'apertura dei mercati e la competitività per stimolare l'investimento;
  4. la separazione più netta delle attività per distinguere chiaramente chi produce da chi trasporta il gas e l'elettricità. La confusione che viene mantenuta in alcuni paesi è una forma di protezionismo, che potrà essere oggetto di nuove misure comunitarie;
  5. il rafforzamento della competitività dell'industria europea, facendo in modo che l'energia sia disponibile ad un prezzo accessibile.

2. Sicurezza dell'approvvigionamento: solidarietà tra Stati membri
A causa della dipendenza dalle importazioni e delle oscillazioni della domanda, sono necessarie misure che garantiscano l'approvvigionamento costante di energia. L'UE deve sviluppare meccanismi di riserva e di solidarietà efficaci per evitare le crisi di approvvigionamento energetico. L'apertura dei mercati è un mezzo per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, in quanto spinge le imprese a investire in un ambiente stabile e concorrenziale. La Commissione propone di creare anche un osservatorio europeo sull'approvvigionamento energetico incaricato di sorvegliare il mercato dell'energia e di identificare possibili carenze. Potrebbe essere creato un meccanismo rapido di solidarietà per far fronte alle crisi di approvvigionamento dovute a danni alle infrastrutture di un paese. D'altra parte, l'UE deve dotarsi di riserve energetiche sufficienti per fare fronte a eventuali interruzioni dell'approvvigionamento. La Commissione propone pertanto di rivedere la legislazione vigente sotto il profilo della sicurezza dell'approvvigionamento, in particolare per quanto riguarda le riserve UE di petrolio e di gas.



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