Dal settore delle macchine utensili, un segnale di ripresa per tutta l'economia.

E’ noto che l’andamento degli acquisti delle macchine utensili è uno dei più potenti segnali di ripresa di un Paese; infatti, l’acquisto di macchine utensili significa “aumento della produzione” delle imprese di molti settori.

I dati dell’Ucimu sulle vendite italiane del 2006 mostrano tre aspetti:

  1. Le imprese di questo settore restano tra quelle trainati della nostra economia.
  2. L’inaspettato forte incremento delle vendite interne è un segnale di ripresa del sistema Italia.
  3. Il forte incremento delle esportazioni mostra che la ripresa italiana approfitta dell’onda positiva dei paesi più industrializzati o in forte crescita.

I dati Ucimu mostrano i seguenti andamenti.
Il settore italiano delle macchine utensili è cresciuto oltre le previsioni. Secondo i dati ufficiali di consuntivo elaborati dal Centro studi di Ucimu-Sistemi, la produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione si è attestata nel 2006 a 4.992 milioni di euro, in crescita del 15,9% rispetto al 2005, ovvero 4 punti in più di quanto ipotizzato dal pre consuntivo presentato lo scorso dicembre.
In particolare, le esportazioni hanno continuato a crescere su ottimi livelli (+17,7%, per un totale di 2.787 milioni di euro), ma sono state soprattutto le consegne sul mercato domestico, dopo alcuni anni negativi, a registrare un incremento (+13,6%) nettamente superiore alle previsioni.
La forte ripresa interna è testimoniata dal dato di consumo che, salito a 3.537 milioni di euro, ha segnato un aumento del 13,7% rispetto all'anno precedente, oltre 6 punti sopra quanto stimato negli scorsi mesi.
Per quanto riguarda le esportazioni, la Germania ha assorbito l'11,6% dell'offerta italiana di settore e si è confermata il principale mercato di sbocco, seguita a ruota dalla Cina (9,6%) che ha conosciuto una crescita delle vendite dirette del 43,1%, balzando dal quinto al secondo posto in questa speciale graduatoria.
Tra i Paesi occidentali, bene le consegne negli Stati Uniti (+14,6%) e in Spagna (+11,8%), mentre è stata registrata una diminuzione delle vendite destinate alla Francia (-10%) superiore al previsto. Nei mercati emergenti, buoni riscontri si rilevano dalle vendite dirette in Polonia (+82,8%), Russia (+48,2%), India (+14,8%), Repubblica Ceca (+65%) e Romania (+35,6%).
Di segno opposto le consegne in Brasile (-14,6%) e Messico (-26,9%).
Il consuntivo 2006, superiore alle aspettative, ha spinto al rialzo anche le previsioni per il 2007: secondo una stima elaborata dal Centro studi di Ucimu, la produzione dovrebbe raggiungere il nuovo valore record di 5.570 milioni di euro, con un incremento dell'11,6% rispetto al 2006. Le esportazioni dovrebbero toccare quota 3.080 milioni di euro (+10,5% rispetto al 2006), mentre le consegne sul mercato domestico dovrebbero avere un valore pari a 2.490 milioni, facendo segnare una crescita del 12,9%.
Nel 2007 proseguirà anche il trend positivo del consumo che si attesterà a 3.935 milioni di euro, l'11,3% in più rispetto all'anno precedente.

Alcuni anni fa un imprenditore di una media impresa del settore automazione - macchine utensili mi mostrò dei grafici che aveva realizzato con mezzi propri. I grafici erano due curve sovrapposte temporalmente per un periodo di venti anni: la curva rossa mostrava l'andamento delle vendite del settore e la curva blu mostrava l'andamento della produzione industriale complessiva del paese. Ebbene sistematicamente ad una riduzione delle vendite del settore macchine utensili seguiva dopo sei - dieci mesi un calo della produzione industriale globale. Simmetricamente ad una ripresa del settore macchine utensili seguiva dopo tre - sei mesi una ripresa della produzione. Da allora ho sempre seguito con grande attenzione l'andamento delle vendite del comparto.

Dati UCIMU

Eugenio Caruso
28 marzo 2007

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