Nota  metodologica
La costruzione  e l’aggiornamento del registro ASIA
  L’Archivio  Statistico delle Imprese Attive (ASIA) è aggiornato annualmente attraverso un  processo di integrazione di informazioni provenienti da fonti di diversa  natura.
  La regolare  tenuta del registro garantisce l’aggiornamento, nel tempo, dell’universo delle  unità economiche attive, assicurando una fonte ufficiale di dati armonizzati a  livello europeo sulla struttura della popolazione delle imprese e sulla sua  demografia.
  La  disponibilità di un registro unico di unità economiche permette di unificare la  rete di informazioni economiche in quanto costituisce il presupposto necessario  per integrare i risultati delle indagini effettuate sulle imprese. Il registro,  infatti, rappresenta la base informativa di tutte le indagini Istat sulle imprese  e viene utilizzato per le stime di Contabilità Nazionale, poiché individua la popolazione  di riferimento per i piani di campionamento e per il loro riporto all’universo.  Costituisce inoltre la base per l’estrazione delle liste di imprese cui inviare  i questionari.
  Il registro  Asia individua l’insieme delle imprese ed i relativi caratteri statistici,  integrando informazioni desumibili, sia da fonti amministrative, gestite da  enti pubblici o da società private, sia da fonti statistiche.
Le principali fonti amministrative utilizzate sono.
    - Gli archivi  gestiti dall’Agenzia delle Entrate per il Ministero dell’Economia e delle  Finanze, quali l’Anagrafe Tributaria, le dichiarazioni annuali delle imposte  indirette, le dichiarazioni dell’imposta regionale sulle attività produttive  (IRAP), gli Studi di Settore
    - I Registri  delle Imprese delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura e  gli archivi collegati dei soci delle Società di Capitale e delle “Persone” con  cariche sociali
    - Gli archivi  dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, relativamente alle posizioni  contributive dei dipendenti delle imprese e a quelle degli artigiani e  commercianti
    - L’archivio  delle utenze telefoniche
    - L’archivio dei  bilanci consolidati e di esercizio
    - L’archivio  degli istituti di credito gestito dalla Banca d’Italia
    - L’archivio  delle società di assicurazioni gestito dall’Isvap.
Le fonti  statistiche comprendono l’indagine sulle unità locali delle grandi imprese  (IULGI) e le indagini strutturali e congiunturali che l’Istat effettua sulle  imprese, in particolare l’indagine sul sistema dei conti delle imprese con più  di 100 addetti, l’indagine campionaria sulle piccole e medie imprese, le  indagini sul commercio con l’estero, l’indagine annuale sulla produzione  industriale, nonché le indagini congiunturali sulla produzione, sul fatturato e  ordinativi delle attività manifatturiere, sul fatturato del commercio e dei  servizi, sui prezzi alla produzione, sull’occupazione della grande impresa.
  Il processo di  produzione del registro, con riferimento all’anno t ha inizio negli ultimi mesi dell’anno t+1, quando si rendono disponibili le forniture annuali di dati  provenienti dai principali archivi amministrativi. Le informazioni, dopo essere  state sottoposte ad un processo di normalizzazione e standardizzazione, che  trasforma le unità e i caratteri amministrativi in unità e variabili  statistiche, sono integrate fra loro. L’insieme delle unità statistiche che ne  deriva costituisce l’oggetto del registro ASIA per l’anno di riferimento t. Sulle unità sono  successivamente stimate le principali variabili strutturali ed identificative.
  A questo punto,  si procede con la fase di stima delle variabili “attività economica”, “forma  giuridica” e “caratteri identificativi”, ma solo in riferimento alle unità per  le quali risulta variata da un anno all’altro la struttura in termini di  archivi di input (composizione delle fonti, ovvero valore delle informazioni  fornite). Per la totalità delle unità sono stimati lo “stato di attività” e  tutte le variabili che misurano l’occupazione.
La fase di  stima degli attributi principali conduce ad un insieme determinato di imprese  attive nell’anno tcon  i rispettivi caratteri. Tutte le informazioni ottenute sono sottoposte ad un  processo di controllo di qualità, la cui fase finale consiste  nell’aggiornamento del sistema informativo di ASIA, un database relazionale con  le informazioni storiche su tutte le imprese a partire dal 1996. Il database  contiene informazioni sulle modifiche subite dalle unità economiche nel corso  degli anni.
Le variabili  comprese nel registro possono essere classificate secondo tre tipologie: variabili identificative(ragione  sociale, indirizzo e altri caratteri per l’esatta individuazione dell’unità sulterritorio); variabili di  stratificazione(attività economica dell’impresa classificata  secondo la NACERev.1  e secondo la nuova NACE Rev.1.1 valida dal 1.1.2002, forma giuridica,  dimensione dell’impresa,in termini di addetti, indipendenti e  dipendenti medi annui, fatturato); variabili  demografiche(data dinascita e cessazione dell’impresa,  data di eventi quali scorpori, fusioni o procedure concorsuali,
  fallimenti,  liquidazioni, ecc).
Le definizioni  delle unità statistiche adottate sono conformi a quanto dispone il Regolamento  del Consiglio Europeo (CEE) N.696 del 15 marzo 1993, relativo alle unità  statistiche di osservazione e di analisi del sistema produttivo nella Comunità.  Tale regolamento individua l’impresa come l’unità centrale per la  realizzazione delle statistiche economiche e la definisce come “la più piccola combinazione  di unità giuridiche che costituisce un’unità organizzativa per la produzione di  beni e servizi che fruisce d’una certa autonomia decisionale. In particolare  per quanto attiene alla destinazione delle sue risorse correnti. Un’impresa  esercita una o più attività in uno o più luoghi. Un’impresa può corrispondere a  una sola unità giuridica”.
  Secondo questa  definizione sono considerati impresa anche i lavoratori autonomi e i  liberi professionisti.
Ai fini della  produzione dell’informazione statistica, le imprese sono classificate per attività  economica, secondo la nomenclatura NACE Rev. 1.1 nella versione europea e  ATECO 2002 in  quella italiana.
  L’attività  economica è la combinazione di risorse, quali attrezzature, manodopera,  tecniche di fabbricazione, reti di informazione, o di prodotti, che porta alla  creazione di specifici beni o servizi. Le imprese sono distinte in base  all’attività economica esclusiva o principale, secondo il criterio della prevalenza.  Quando, nell’ambito di una stessa unità, sono esercitate più attività, la  prevalenza è individuata sulla base del valore aggiunto ovvero, in mancanza di  tale dato, sulla base del fatturato, del numero medio annuo di addetti, delle  spese per il personale, delle retribuzioni lorde.
  La dimensione  dell’impresa è misurata in termini di persone occupate (o addetti)  – lavoratori dipendenti e indipendenti – che esercitano un’attività a tempo  pieno e a tempo parziale nell’impresa.
Tra i lavoratori  indipendenti sono da considerare:
    - i titolari,  soci e amministratori di un’impresa a condizione che lavorino effettivamente  nell’unità, che non siano iscritti nei libri paga e che non siano remunerati  attraverso fattura o abbiano un contratto di collaborazione coordinata e  continuativa;
    - i soci di  cooperativa che lavorano effettivamente nella società e che non percepiscono  alcuna retribuzione contrattuale come corrispettivo, né il versamento da parte  della società di contributi previdenziali in qualità di lavoratori dipendenti;
    - i parenti o  affini del titolare o dei titolari, che prestano lavoro senza il corrispettivo  di una prefissata retribuzione contrattuale né il versamento di contributi  previdenziali.
  Nel registro  Asia tutte le imprese impiegano almeno un lavoratore indipendente.
I lavoratori  dipendenti comprendono sia i residenti sia i non residenti che lavorano per  le imprese localizzate nel territorio nazionale. Sono lavoratori dipendenti  tutte le persone iscritte nei libri paga, anche se responsabili della gestione  dell’impresa e in particolare i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai,  a tempo pieno o part time; gli apprendisti; i lavoratori a domicilio  iscritti nei libri paga; i lavoratori stagionali; i lavoratori con contratto di  formazione e lavoro; i lavoratori con contratto a termine; i lavoratori in  Cassa Integrazione Guadagni; i soci di cooperativa iscritti nei libri paga; gli
  studenti che  contribuiscono formalmente al processo produttivo in cambio di una  remunerazione e/o di una formazione. Le persone occupate sono calcolate in  termini di media annua.
Il fatturato è l’ammontare complessivo derivante dalle cessioni di beni e dalle  prestazioni di servizi effettuate nell’anno di riferimento. Tale valore è  ottenuto integrando il volume d’affari dichiarato nei modelli di dichiarazione  IVA annuale dell’Agenzia delle Entrate - validato con opportune procedure statistiche  di controllo e correzione dei dati - con i ricavi delle vendite e delle  prestazioni rilevati da fonti statistiche, quali le indagini strutturali sui  conti economici delle imprese.
I dati  contenuti nella presente nota informativa riflettono l’universo delle imprese  attive, ossia unità che hanno svolto un’effettiva attività produttiva per  almeno sei mesi nell’anno di riferimento. Le relative variabili di  localizzazione si riferiscono alla sede amministrativa dell’impresa intendendo  per sede amministrativa il luogo dove di fatto l’impresa esplica  i propri affari e dove sono ubicati i principali uffici  amministrativo-gestionali.
  Fonte ISTAT 
  COMMENTO DI IMPRESA OGGI
I dati dell’ISTAT mostrano  che, già nel 2005, erano presenti, nel sistema produttivo italiano, alcuni  segnali, sia pure indiretti, della ripresa economica manifestatasi nel 2006. In particolare sono  degni di nota l’incremento nel numero delle imprese (+2,2%) e degli addetti  (+2,1%) nei settori dell’industria e dei servizi. Importanti sono stati gli aumenti  registrati nel settore dei servizi, in particolare in quello della grande  distribuzione. In difficoltà, invece, due settori importanti del nostro export  manufatturiero, tessile e abbigliamento (-4,1%) e cuoio e pelle (-4,4%), settori  che richiedono, ancora, processi di ristrutturazione. 
    15-07-2007

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				Tratto da Relazione ISTAT