Dapprima Pasternak inviò un telegramma a Stoccolma esprimendo la sua gratitudine attraverso parole di sorpresa e incredulità. Alcuni giorni più tardi, in seguito ad avvertimenti da parte del KGB circa la sua definitiva espulsione dall'Unione Sovietica e la confisca delle sue proprietà, lo scrittore con rammarico comunica all'organizzazione del premio la sua rinuncia per motivi di ostilità del suo Paese.
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