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Olimpiadi Pechino 2008 - Medagliere dell'Italia

In questo editoriale riporteremo le medaglie conquistate dall’Italia alle Olimpiadi di Pechino, perché riteniamo che anche il risultato relativo a questo tipo di evento possa essere un indicatore sullo stato di salute del sistema paese.

Categoria (M o F)

Specialità

Nominativo

Med.

Ciclismo su strada (F)

Individuale

Tatiana Guderzo

Ar

Tiro a segno (M)

Tiro a volo – Trap 125 bersagli

Giovanni Pallielo

Ar

Ciclismo su strada (M)

Individuale

Davide Rebellin

Br

Scherma (M)

Spada individuale

Matteo Tagliariol

Oro

Tiro con l’arco (M)

A squadre 70 metri

Galiazzo, Di Buò, Nespoli

Ar

Judo (F)

52 – 57 kg

Giulia Quintavalle

Oro

Scherma (F)

Fioretto individuale

Valentina Vezzali

Oro

Scherma (F)

Fioretto individuale

Margherita Granbassi

Br

Tiro a segno (M)

Tiro a volo -  Double trap

Francesco D’Aniello

Ar

Nuoto (F)

200 stile libero

Federica Pellegrini

Oro

Scherma (M)

Fioretto individuale

Salvatore Sanzo

Br

Tiro a segno (F)

Tiro a volo - Skeet

Chiara Cainero

Oro

Lotta greco - romana (M)

84 kg

Andrea Minguzzi

Oro

Scherma (M)

Spada a squadre

Tagliariol, Rota, Confalonieri

Br

Nuoto (F)

800 sl

Alessia Filippi

Ag

Scherma (F)

Fioretto a squadre

Vezzali, Granbassi, Salvatori (Trillini)

Br

Canotaggio (M)

4 di coppia

Agamennoni, Galtarossa, Rainieri, Venier

Ag

Scherma (M)

Sciabola a squadre

Montano, Tarantino, Pastore

Br

Vela (M)

Classe laser

Diego Romero

Br

Vela (F)

Wind Surf RS.X

Alessandra Sensini

Ag

Atletica (F)

20 km di marcia

Elisa Rigaudo

Br

Atletica (M)

50 km di marcia

Alex Schwazer

Oro

Pugilato (M)

Pesi mosca

Vincenzo Picardi

Br

Canoa (M)

K2 – 1000 m.

Fachin, Scaduto

Br

Taekwondo (M)

Fino a 80 kg.

Mauro Sarmiento

Ag

Canoa (F)

K 1 500

Josefa Idem

Ag

Pugilato (M)

Pesi massimi

Clemente Russo

Ag

Pugilato (M)

Pesi supermassimi

Roberto Cammarelle

Oro

Totale

 

 

28

8 agosto - 24 agosto 2008

L’Italia conquista 8 oro, 10 argento e 10 bronzo e si classifica al nono posto dietro Cina, Usa, Russia, U.K. Germania, Australia, Sud Corea e Giappone. Ad Atene 2004 le medaglie erano state 32, 10 oro, 11 argento e 11 bronzo. A Sydney 2000 le medaglie furono 34, 13 oro, 8 argento, 13 bronzo. Gianni Petrucci, presidentedel Coni, ha affermato "Olimpiadi difficili, otto ori soddisfano, ma non sono un trionfo ... Ma, se il World Economic Forum afferma che, dal punto di vista economico, l'Italia è al 46° posto su 125, cosa dobbiamo dire noi che siamo noni su 204 paesi?". Non importa che il paese stia scalando all'indietro tutte le classifiche mondiali ma conta " ... che ci siamo piazzati davanti alla Francia dopo ben 24 anni".

Ha impressionato la prestazione della Gran Bretagna quarta con 47 medaglie (19 oro, 13 argento, 15, bronzo); evidentemente i britannici si stanno preparando, già da anni, per le olimpiadi di Londra 2012.

Era mia intenzione affrontare l’argomento dello spirito di sacrificio, della volontà, dell’impegno emotivo che spinge un atleta a conquistare una medaglia. Ho poi scoperto che i medagliati italiani sono ricompensati con 140.000, 75.000 e 50.000 euro rispettivamente per medaglia d’oro, d’argento e di bronzo e che l’americano Michael Phelps con le sue otto medaglie d’oro sarà ricompensato dalla federazione americana con poco più di quello che prende un nostro atleta vincitore di una medaglia d’oro.
Posso capire che a chi conquista il podio si possa riconoscere un premio in danaro “simbolico”, come per gli atleti Usa, ma non quasi una fortuna. Anche chi arriva quarto o ventesimo si è impegnato, ha affrontato un’infinità di ore d’allenamento, ha sofferto né più né meno di quelli che almeno hanno avuto la fortuna di salire sul podio, ammirati e sotto i riflettori di tutto il mondo mediatico e, che, una volta a casa, potranno sfruttare l’immagine e ricavarne dei benefici economici. Non comprendo quale logica sottenda il concetto che chi vince abbia diritto a 140.000 euro e chi arriva quarto nulla. Comunque, questa mia scoperta, probabilmente conosciuta ai più, mi conferma del principio che ovunque guardiamo c’è qualcuno che munge, immotivatamente, soldi dalle casse dello stato.
D’altra parte giornalisti e commentatori fanno spesso riferimento alla necessità di un ritorno allo spirito di Olimpia. Bene, in Grecia i vincitori ricevevano una corona intrecciata con i rami dell’oleastro sacro portato, secondo la leggenda, da Eracle dal paese degli Iperborei.
La gloria dei vincitori era, però,  immensa si rifletteva sulla sua famiglia e sulla città che,  al suo ritorno, l’accoglieva in trionfo, gli offriva un pubblico banchetto, durante il quale veniva eseguito un canto composto in suo onore e  gli veniva eretta nella città una statua.  In sostanza il premio consisteva nel riconoscimento del suo valore da parte della comunità.
Nota Francesco Alberoni come sia opportuno osservare che "Sette medaglie d'oro su otto sono state vinte da militari, cioè da persone abituate alla disciplina e all'autocontrollo. Dalla scuola e dall'università non è venuto nulla, e questo è un sintomo della poverà del nostro sistema educativo".


Seguendo alcune radiocronache da Pechino ho notato il solito comportamento antisportivo di alcuni commentatori. Se l’italiano vince l’oro è un eroe, se vince l’argento è sfumata la vittoria, con il bronzo si parla di delusione, se perde è colpa dei giudici, se arriva quarto lo si irride assegnandogli la medaglia di legno.

Eugenio Caruso
24 agosto 2008

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