INUIT
Erano gli anni ’60 quando una giovane ricercatrice laureata ad Harvard, Jean Briggs, partì per un viaggio estremo: oltre il Circolo Polare Artico, nel cuore della tundra, per viverci 17 mesi.
Niente strade. Nessun riscaldamento. Nessun negozio. L’inverno a –40 °C.
Una famiglia inuit accettò di “adottarla”, permettendole di condividere la loro quotidianità. Jean voleva studiare la loro vita. Non sapeva ancora che avrebbe scoperto qualcosa di molto più grande: un modo diverso di vivere le emozioni.
Fin dai primi giorni notò un fatto sorprendente: tra gli adulti, nessuno alzava la voce. Nessuno perdeva il controllo.
Un pentolone di acqua bollente cadde sul pavimento di ghiaccio di un igloo, danneggiandolo. Invece di urla o accuse, un semplice: “Che peccato.” E si tornava a lavorare.
Una lenza, intrecciata con pazienza per giorni, si spezzò al primo lancio. La reazione? “Facciamone un’altra.”
Jean si sentiva goffa, impulsiva. Come facevano a mantenere una calma così solida?
La risposta arrivò un pomeriggio.
Una giovane madre stava giocando con il figlio di due anni, che era arrabbiato. Gli porse un sassolino e disse: “Colpiscimi. Ancora. Più forte.”
Il bambino lo lanciò. Lei si coprì il viso e finse di piangere: “Ooooh, mi fai male!”
Jean osservò. E capì.
Tra gli inuit, non si urla mai contro un bambino piccolo. Non si risponde alla rabbia con altra rabbia. Si usa il gioco per insegnare l’empatia. Si trasforma l’impulso in comprensione.
Non è che la rabbia non esista: è che viene accolta, compresa, educata.
E forse, in un mondo dove spesso reagiamo prima di ascoltare, abbiamo molto da imparare da chi vive dove la neve e il silenzio insegnano la pazienza.
Tratto da Never in Anger: Portrait of an Eskimo Family (1970), Jean L. Briggs, antropologa canadese laureata ad Harvard, che visse 17 mesi con una comunità Inuit dell’Artico canadese.
L’immagine in alto è illustrativa e non scattata durante la spedizione originale.
Gli Inuit sono gli originari abitanti delle regioni costiere artiche e subartiche dell'America settentrionale e della punta nordorientale della Siberia. Il loro territorio è principalmente composto dalla tundra, pianure basse e prive di alberi dove il terreno è perennemente ghiacciato, il cosiddetto permafrost, salvo pochi centimetri in superficie durante la breve stagione estiva. Attualmente vivono in Alaska (Stati Uniti), in Groenlandia e in Canada dove risultano concentrati in particolare nei Territori del Nord-Ovest, nel vicino Nunavut e nella regione settentrionale del Labrador.

NDR Domani si incontrranno in Alaska Trump e Putin; speriamo che seguano le usanze degli Inuit
14 agosto 2025
Impresa Oggi

Tratto da