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Le famiglie italiane sempre più in difficoltà. Annuario ISTAT 2008.

Non mi stancherò mai di servire

Leonardo da Vinci


Da 130 anni l’Annuario statistico italiano, la più importante fra le pubblicazioni a carattere generale dell’Istat, offre un ritratto sintetico e aggiornato del Paese. Era già crisi prima che esplodesse la bolla dei mercati finanziari, prima del crollo delle Borse e del crac di colossi dell'industria internazionale, le famiglie italiane già avvertivano le prime difficoltà economiche, e nel 2007 ben il 53,7% (con una punta del 64,2% al Mezzogiorno) si dichiarava insoddisfatto della propria situazione economica. È quanto emerge dall’annuario, che fotografa il Paese nelle sue mille sfaccettature, dal costume alla giustizia, dal lavoro all'ambiente. Per confermare vecchie tendenze, e talvolta registrare qualche sorpresa.  Più bambini,  ma anche più over 80, più auto e telefonini, più divorzi e più suicidi, sono alcuni dei dati rilevati dall'Istituto. Che segnala anche la centralità dei rapporti familiari (di cui peraltro gli italiani sono soddisfatti al 90%), e la difficile situazione dell'istruzione, con un italiano su quattro che ha solo la licenza elementare.  Ecco, in sintesi, alcuni tra i principali aspetti rilevati dall' Annuario 2008.

Situazione economica peggiorata per il 54,5%. La percentuale di persone di 14 anni e oltre che si dichiara molto o abbastanza soddisfatta per la propria situazione economica registra un vero e proprio crollo: è al 43,7 per cento, contro il 51,2 per cento dell'anno scorso e il 64,1 per cento del 2001. In sette anni il grado di soddisfazione economico è arretrato di oltre 20 punti. Al contrario, la quota di famiglie che giudicano peggiorata la propria situazione economica rispetto all'anno precedente è del 54,5 per cento, contro il 41 per cento del 2007. Scende al 39,4 per cento dal 51,9 del 2007 la percentuale di chi giudica invariata la propria posizione economica. Per il 16,2 per cento è "molto peggiorata" (l'anno scorso la percentuale era del 9,2). Solo l'0,8 per cento delle famiglie ritiene che le proprie risorse economiche siano ottime; di contro l'8,1 per cento degli intervistati le giudica insufficienti.
Al Sud maggiori difficoltà economiche. L'Annuario conferma il perenne e sempre maggiore svantaggio economico del Sud. Infatti al Nord la quota di cittadini che dà un giudizio positivo sulla propria situazione economica è del 51,8 per cento, contro il 43,1 per cento del Centro e il 33,4 per cento del Mezzogiorno. Al Nord è maggiore anche la soddisfazione per il proprio stato di salute: 82,8 per cento contro 77,3 per cento al Sud. E anche per le relazioni familiari, e amicali. Il 18,7 per cento delle famiglie residenti nelle regioni del Mezzogiorno ritiene che nel 2008 la propria situazione economica sia molto peggiorata rispetto all'anno precedente: al Nord tale percentuale scende al 14,9 per cento.
Diminuisce la soddisfazione sul lavoro. In generale, dall'Annuario 2008 emerge una maggiore soddisfazione degli italiani per tutto quello che riguarda la vita privata: famiglia, amici, tempo libero e un minore apprezzamento per il lavoro. La soddisfazione lavorativa decresce al 74,6 per cento, dal 76,3 per cento nel 2007, in coincidenza con una ripresa del tasso di disoccupazione, che invece l'anno scorso era sceso al 6,1 per cento, il livello più basso dal 1993.
Un italiano su 5 è ultrasessantacinquenne. Alla fine del 2007, come risultava giù dal bilancio demografico annuale pubblicato a luglio, gli italiani erano già 59.619.290, circa 488.000 in più rispetto all'anno precedente, grazie al saldo attivo del movimento migratorio (+494.871 unità) che ha neutralizzato l'effetto negativo del saldo naturale (-6.868 unità). Gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2008 erano 3.432.651, e rappresentano il 5,8 per cento della popolazione totale. La fecondità delle donne italiane è salita nel 2007 a 1,37 figli per donna, il livello più alto registrato negli ultimi anni. Ma questo non ferma l'inesorabile processo di invecchiamento della popolazione: ormai un italiano su cinque è ultrasessantacinquenne.
Quasi il 40% è affetto da patologie croniche. Nonostante nel 2007 il 73,3 per cento della popolazione italiana valuti come buono il proprio stato di salute, c'è una forte incidenza delle malattie croniche. Dichiara infatti di esserne affetto il 39,2 per cento dei residenti in Italia. Quelle maggiormente diffuse sono l'artrosi/artrite (17,9 per cento), l'ipertensione (15,8 per cento), le malattie allergiche (10,6 per cento) e l'osteoporosi (7,3 per cento).
Servizi pubblici difficilmente accessibili. Gli italiani continuano a denunciare, anche nel 2008, la difficile accessibilità dei servizi di primaria importanza, dagli ospedali alle poste. Le situazione di maggiore difficoltà si riscontrano per il pronto soccorso: lamenta difficoltà d'accesso il 55,7 per cento degli italiani. Seguono le forze dell'ordine (40,6 per cento), gli uffici comunali (35,3 per cento), i supermercati (31,5 per cento) e gli uffici postali (27,9 per cento). I tempi di attesa medi oscillano intorno ai venti minuti.


13 novembre 2008


Pubblicato fin dal 1878, l’Annuario statistico italiano presenta un ampio e significativo repertorio dell’informazione prodotta dalla statistica ufficiale su temi di rilievo per la vita pubblica nazionale.
Esso rappresenta una sintesi conoscitiva preziosa e autorevole, che anno dopo anno testimonia dell’ampiezza del patrimonio della statistica pubblica e nello stesso tempo restituisce un ritratto sintetico e aggiornato del Paese e della sua evoluzione più recente, raccogliendo per temi le informazioni statistiche ufficiali di maggiore interesse diffuse dall’Istat e da altri enti del Sistema statistico nazionale.
In ventisei capitoli l’Annuario offre così un cospicuo repertorio di dati, che abbracciano tutti i principali temi della vita pubblica: economia, pubblica amministrazione, stato dell’ambiente, evoluzione demografica e sociale del Paese. Oltre ad aggiornare il repertorio di statistiche più consolidato, il volume accoglie i risultati di nuove indagini e attività di ricerca, aggiungendo ulteriori elementi al quadro di una realtà in evoluzione continua. I dati più recenti, con dettaglio regionale e per questa edizione generalmente riferiti al 2007, sono corredati da sintetici confronti temporali per i quattro anni precedenti.
Come sempre curato nei testi e nel contenuto informativo, al fine di rispondere al meglio alle esigenze informative degli utilizzatori, l’annuario offre diversi strumenti a supporto della lettura, dalle schede metodologiche sulle singole fonti statistiche, ai glossari, alle bibliografie, agli indici: si intende in questo modo facilitare l’orientamento tra i dati, ma anche promuovere ulteriori approfondimenti indirizzando gli utenti verso le fonti informative disponibili. Ogni capitolo sollecita infatti a seguire percorsi personali su singoli aspetti, rinviando all’ampio repertorio di indagini e studi che l’utente interessato può reperire sia nel sito web (www.istat.it) sia nel ricco catalogo di pubblicazioni edite dall’Istat.
In allegato al volume, come di consueto, un cd-rom ipertestuale dà la possibilità di consultare i dati e di esportarli in formato elettronico per successive elaborazioni ad personam.
Anno dopo anno, grazie agli ampliamenti e alle migliorie introdotte, l’Annuario statistico italiano invita studenti, professionisti, decisori pubblici, cittadini in generale ad accostarsi al mondo dell’informazione statistica ufficiale, a conoscerla e soprattutto a utilizzarla al meglio, nella sua obiettività, quale strumento di interpretazione dei fenomeni e come supporto alle valutazioni e decisioni.
ISTAT - Luigi Biggeri

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Tratto da Annuario ISTAT 2008

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