L'estinzione dei dinosauri di stato. Nascita delle regioni e approvazione della legge sul divorzio.


Il sovrano si rivolge al mercante e con atteggiamento benevolo e disponibile gli chiede: «Che cosa posso fare per voi?» Il mercante risponde: «Maestà, dateci buona moneta e strade sicure, al resto pensiamo noi»
Kant


Copertina

Con questo settimo articolo proseguo la pubblicazione di alcuni stralci del mio libro storico-economico L'estinzione dei dinosauri di stato. Il libro racconta i primi sessant'anni della Repubblica soffermandosi sulla nascita, maturità e morte delle grandi istituzioni (partiti, enti economici, sindacati) che hanno caratterizzato questo periodo della nostra storia. La bibliografia sarà riportata nell'ultimo articolo di questa serie di stralci. Il libro può essere acquistato in libreria, in tutte le librerie on-line, oppure on line presso la casa editrice Mind.
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Nascita delle regioni e approvazione della legge sul divorzio.

Il Governo Rumor traballa sotto i colpi degli scioperi, delle attività destabilizzanti dei servizi, degli incidenti che si succedono durante le manifestazioni, cosicché il 7 febbraio 1970 si apre la crisi. Questa, dovrebbe risolversi teoricamente con la costituzione di un “Governo d’ordine”: la DC cerca di ricostituire un Governo di centro-sinistra che utilizzi il Psi come elemento di stabilizzazione, nonostante le aspre accuse che si rivolgono i due partiti socialisti. La soluzione della crisi viene trovata nel marzo 1970 con il terzo Governo Rumor (DC, Psi, Psu, Pri; 27 marzo-12 agosto 1970) e con la compattazione del centro-sinistra attorno al “preambolo Forlani”, che prevede, dove possibile, amministrazioni locali di centro-sinistra, pur lasciando al Psi libertà di decisione. Nella primavera del 1970 vengono istituite le Regioni; la resistenza di molti centri di potere alla realizzazione di questo dettato costituzionale mostra che l’organizzazione statuale fortemente centralizzata era funzionale ai modelli familistici e monopolistici del capitalismo italiano e all’assistenzialismo del Sud. In Calabria scoppia la “Rivolta di Reggio” contro la decisione della scelta di Catanzaro come capoluogo di Regione. Oltre alla forza, per la soppressione della rivolta si ricorre anche a mediazioni e compromessi politici (il cosiddetto “Pacchetto Colombo”) che portano a un’insolita divisione degli organi istituzionali della Calabria (la Giunta regionale a Catanzaro, il Consiglio a Reggio).
Le prime elezioni regionali del 7 giugno 1970 evidenziano l’arresto dello spostamento a sinistra, rispetto alle politiche di due anni prima. Ma i risultati di queste elezioni, la riduzione della tensione nelle fabbriche dopo la stipula dei grandi contratti nazionali e la ripresa produttiva non sono elementi sufficienti per una più duratura stabilizzazione politica. Il centro-sinistra non esce dal suo “stato di coma”, neanche con il Governo di Emilio Colombo dell’agosto 1970 (DC, Psi, Psu, Pri; 12 agosto 1970-17 febbraio 1972); i continui cambiamenti di Governo sembra che abbiano l’unico scopo di far “ruotare le poltrone”.
Il 1° dicembre 1970, grazie alle doti di mediazione di Moro e all’esistenza di un partito trasversale “divorzista”, viene approvata la legge Fortuna-Baslini sul piccolo divorzio. La Conferenza episcopale italiana protesta per un’inverosimile rottura unilaterale della disciplina del Concordato, i cattolici integralisti partono al contrattacco e costituiscono un comitato, sotto la presidenza di Gabrio Lombardi, che raccoglie le firme per un referendum abrogativo.
Negli anni 1973-1974 Fanfani cavalca il cavallo dell’abrogazione, ma i risultati del referendum del 12 maggio 1974 saranno una sorpresa per tutti: il 59% degli elettori si dichiara contrario all’abrogazione, nonostante la campagna a favore condotta dalla Chiesa e la tiepidezza del Pci. Solo i radicali guidati da Marco Pannella, i liberali e i socialisti si sobbarcheranno l’onere della battaglia per il no.

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17 giugno 2013

Eugenio Caruso



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