UE: una nuova strategia per boschi e foreste.


E' inutile essere ottimisti se non si è, allo stesso tempo, attivi.
Elsa Triolet


L’importanza delle risorse forestali è stata presa in esame dall’Ue che ha presentato la nuova Strategia Forestale per dare risalto a sfide e potenzialità ancora non sfruttate al centro di un settore non ancora pienamente conosciuto. I calcoli hanno evidenziato che in Europa è presente il 5% delle foreste di tutto il mondo per un totale stimato di 155 milioni di ettari da sommare ai 21 milioni di ettari di boschi che si traduce in un 42% di territorio europeo ricoperto da foreste e boschi.
Dal 1990 ad oggi il tasso di crescita del patrimonio verde è aumentato dello 0,4% annuo grazie alle strategie e ai programmi di rimboschimento adottati dei governi e dalle autorità locali unitamente all’abbandono di terreni e delle attività agricole. Un trend in controtendenza rispetto alla progressiva sparizione globale della superficie forestale, dato allarmante che impatta anche sul clima globale e sulla biodiversità.
La distribuzione del verde in Europa varia da paese e paese con percentuali più elevate nel sud dell’Europa dove il clima favorisce la diffusione del verde con vantaggi anche economici per la popolazione che sfrutta gli spazi verdi in quanto risorsa economica. Legna, frutti, territori per la caccia e la coltivazione sono solo alcune delle ricchezze che gli spazi verdi sono in grado di offrire alle popolazioni. Al momento circa il 60% delle aree verdi sono di proprietà di privati mentre il restante 40%, localizzato soprattutto nella parte orientale e sud orientale del continente è di proprietà pubblica.
Sottoposto quotidianamente a stress causati soprattutto dall’attività antropica il verde subisce le variazioni climatiche e si adatta affrontando periodi di siccità, alluvioni e gelate che si alternano scavalcando anche il susseguirsi delle stagioni e rendendo alcune specie più vulnerabili agli attacchi di parassiti ed eventi meteorologici particolarmente intensi. Anche per questi motivi quindi le foreste hanno bisogno di protezione oltre che per il fatto che rappresentano al momento per l’Europa una importante fonte energetica.
Di conseguenza assume un valore fondamentale la gestione forestale sostenibile (SFM-Sustainable Forest Management) come mezzo per il mantenimento delle condizioni necessarie a preservare intatta la biodiversità e inalterate le risorse e le potenzialità offerte.

Al momento i criteri paneuropei della SFM sono 6:

1. Mantenimento e appropriato miglioramento delle risorse forestali e loro contributo al ciclo globale del carbonio;
2. Mantenimento della salute e vitalità degli ecosistemi forestali;
3. Mantenimento e promozione delle funzioni produttive delle foreste;
4. Manutenzione, conservazione e appropriato miglioramento della diversità biologica negli ecosistemi forestali;
5 Manutenzione, conservazione e adeguato sviluppo delle funzioni protettive nella gestione forestale (in particolare suolo e acqua);
6. Mantenimento di altre funzioni e condizioni socio-economiche.

Rapporto UE.

LOGO

23 settembre 2013


www.impresaoggi.com