Forza Italia: un partito allo sbando


L'ira è fra le passioni la più sconvolgente a vedersi: sfigura i visi più belli e rende torvi quelli più sereni.
Seneca, De ira

Si acuiscono le divisioni all’interno di Forza Italia. Le primarie comportano «il mettersi in gioco, rischiare, buttarsi nella mischia. Gran parte del nostro partito ha il terrore di un confronto di questo tipo: noi non accettiamo nomine ma vogliamo un criterio come quello delle primarie. È il tema su cui lavoriamo e dal quale da sabato, all'Eur a Roma, partiamo, per poi fare un giro dell'Italia». Lo ha detto Raffaele Fitto, nel corso di un videoforum su Repubblica che lo ha visto ribadire la richiesta di azzerare i vertici del partito. L’europarlamentare azzurro ha detto di «non pensare» a fondare un altro partito se la sua battaglia in Fi non portasse risultati: «In questo momento gioco questa partita dentro Forza Italia e lavoro perché le cose vadano bene, noi non siamo contro qualcuno, vogliamo solo confronto e partecipazione». Sabato i fittiani si riuniranno a Roma e parleranno di due grandi questioni: «Dei contenuti, di cui Fi non parla più ai suoi elettori perché il primo obiettivo è iniziare a riparlare di cose concrete e della necessità di trovare un criterio per eleggere i quadri di partito. Devono essere i cittadini a decidere se tizio o caio deve avere un ruolo» perché occorrono «gruppi dirigenti legittimati». Secondo Fitto, «Forza Italia ha scelto ora la strategia dell'autodistruzione, invece noi siamo i ricostruttori, non siamo contro nessuno, vogliamo ricostruire». Intanto vanno in scena dimissioni di massa dei vertici di Forza Italia in Puglia. In una nota congiunta, i coordinatori provinciali e vice-coordinatori regionali di Forza Italia annunciano le dimissioni dai loro incarichi, per «protesta» contro la decisione di Silvio Berlusconi di commissariare il partito regionale nominando Luigi Vitali. «Con ciò - si legge nella nota - liberiamo il commissario incaricato dall'onere di valutare il nostro livello di allineamento “al nuovo corso”, sgombrando il campo da qualunque equivoco circa la nostra coerente battaglia, al fianco di Raffaele Fitto, per una reale ricostruzione del Partito e del Paese». A rassegnare le dimissioni sono il vice coordinatore regionale vicario di Forza Italia, Antonio Distaso, i vice coordinatori regionali Roberto Marti e Riccardo Memeo, il coordinatore di Bari, Luigi D'Ambrosio Lettieri, i coordinatori provinciali di Bari, Luigi Perrone; Bat, Benedetto Fucci; di Foggia, Luigi Tarquinio; di Lecce, Antonio Gabellone e di Taranto, Gianfranco Chiarelli. IMPRESA OGGI. Dispiace vedere che della sua vita pubblica Berlusconi lasci solo macerie. E' costretto a fare politica alternandola con la presenaza presso l'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, per un periodo di servizi sociali, Forza Italia è allo sbando e il suo Milan è una squadra definita dagli esperti "senza senso". ,

da www.ilsole24ore.com - 19-02-2015

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