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Glossario dei termini utili nella gestione d'impresa

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Alcuni termini di natura più economico-finanziaria (in particolare tutto ciò che riguarda il bilancio) possono essere trovati nel glossario finanziario.

Clicca l'iniziale della parola cercata E-M N-Z


A - D

Accomandanti. Nella società in accomandita semplice, sono i soci che, per le obbligazioni sociali, rispondono limitatamente alla quota conferita. Tali soci non possono svolgere atti di amministrazione, ma hanno il diritto alla comunicazione del bilancio, del conto economico, nonchè di verificarne l'esattezza in base alle scritture contabili.
Accomandatari. Nella società in accomandita semplice, sono i soci che per le obbligazioni sociali rispondono illimitatamente, ossia anche con il loro patrimonio personale. Tali soci hanno il potere di amministrazione della società.
Acquisto intracomunitario. Acquisto di beni effettuato in uno stato membro dell'Unione Europea da parte di un soggetto passivo d'imposta in Italia (imprese, artisti o professionisti, nonché altri soggetti quali enti, associazioni o altre organizzazioni). Tale operazione, regolata dalla "Disciplina temporanea delle operazioni intracomunitarie e dell'IVA" di cui al D.L. 331/93 che resterà in vigore fino a quando non verrà definito il regime definitivo degli scambi tra paesi UE, ai fini IVA è sostanzialmente neutra in quanto l'acquirente è tenuto alla registrazione della relativa fattura sia nel registro delle fatture d'acquisto (IVA a credito) sia nel registro delle fatture emesse (IVA a debito).
Activity based management. Attività dell’impresa basata sulla gestione per processi (vedi).
Action learning. Apprendimento dall'azione. E' una modalità complessa e innovativa di impostazione di programmi di formazione manageriale basati su compiti e obiettivi organizzativi reali.
Action plan. Serie di attività programmate all'interno di un'impresa che indicano cosa deve essere attuato, entro quando tale attività deve essere completata e chi ne è il responsabile.
Adeguatezza patrimoniale. Capacità di un'impresa nel saper affrontare momenti gestionali sfavorevoli, come perdite operative o svalutazioni nelle immobilizzazioni, mediante i mezzi propri.
Ad intensità di capitale.. Imprese in cui si utilizzano per la maggior parte immobilizzazioni per lo svolgimento del processo produttivo, e nelle quali il ruolo e l'importanza della mano d'opera risulta secondario.
Affitto d'impresa. Si tratta di un vero e proprio contratto di affitto avente per oggetto una azienda. Chi affitta ha il diritto e il dovere di fare funzionare l'azienda al meglio delle sue possibilità al fine di mantenere redditizia la struttura, senza modificarne gli scopi. Il locatore, durante il periodo di affitto, non può fare concorrenza all'affittuario.
Allocazione del capitale. Il capitale è la risorsa scarsa per eccellenza e gli start up risultano interessanti per gli investitori in quanto potenzialmente in grado di far rendere il capitale più di altri investimenti tradizionali. Per questo un business plan deve specificare chiaramente in che modo intende allocare (cioè suddividere tra le diverse attività) il capitale che richiederà e quali ritorni si attende da ciascuna attività.
Amministratore delegato. Componente del consiglio d'amministrazione di una società, a cui il consiglio stesso può delegare alcune funzioni determinando i limiti della delega.
Amministratore giudiziario. L'amministratore nominato dal Tribunale, in presenza di gravi irregolarità riscontrate nell'amministrazione, a seguito di denuncia da parte dei soci che rappresentino almeno un decimo del capitale sociale.
Amministratore unico. E' l'organo amministrativo delle società che affidano l'amministrazione a una sola persona. In tal caso, i poteri di amministrazione sono esercitati da tale unica persona anzichè dal consiglio d'amministrazione.
Ammortamento. Per ammortamento si intende il procedimento con il quale si distribuiscono su più esercizi i costi di beni a utilità pluriennale. Quando in un'impresa si compra un bene destinato a essere usato per più anni, per esempio un macchinario, si divide il costo sopportato per l'acquisto in tante quote quanti sono gli esercizi nei quali il macchinario sarà presumibilmente impiegato. Se così non fosse il costo apparirebbe solo nel bilancio dell'anno in cui il bene è stato acquistato. Si ha l'ammortamento a quote costanti quando il procedimento di ripartizione dei costi pluriennali avviene a quote annue costanti.
Ammortamento accelerato. Pratica contabile che permette di distribuire il costo di un'immobilizzazione in un periodo di tempo più breve di quello abituale, per ottenere vantaggi fiscali.
Analisi bottom-up. Con questo approccio, l'attenzione dell'analista impegnato nella selezione degli investimenti si concentra sulle prospettive, sulle condizioni finanziarie, sui bilanci e sulle descrizioni dettagliate fornite dall'emittente: in altre parole si parte da un'analisi microeconomica dei dati delle imprese oggetto di studio. Il suo opposto è l'analisi top-down, ossia la partenza da analisi macroeconomiche per giungere a scelte di investimento per le imprese basate sulle previsioni di variabili economiche generali.
Analisi costi benefici. Per analisi costi-benefici, in microeconomia e in economia industriale, si intende un'analisi volta a valutare la convenienza di un determinato progetto di investimento, allo scopo di decidere se metterlo in atto. L'analisi viene condotta riportando ogni unità di input (fattori della produzione) in unità di costi elementari e ogni unità di output (prodotto o beneficio ottenuto) in unità di benefici elementari. Ad ognuna di queste unità di costi e benefici, poi, si cercherà di dare un valore quanto il più possibile oggettivo, dotandolo di una misurabilità quanto più possibile affidabile e, quindi, di confrontabilità. Il costo totale, di conseguenza, è la somma dei valori delle singole unità di costi elementari, mentre il beneficio totale è, ovviamente, la somma dei valori delle singole unità di benefici elementari.
Analisi degli scenari. Metodo di analisi e previsione economica a medio e lungo periodo, qualitativa e quantitativa, che consiste nell'ipotizzare una serie di possibili alternative future per un gruppo di variabili economiche o finanziarie, attribuire una probabilità a ciascuna di esse e infine trarre conclusioni previsive dall'insieme delle informazioni raccolte.
Analisi Transazionale (AT). E’ un modello che consente di capire la personalità dell'individuo e di spiegarne il funzionamento e il comportamento. Essa è uno strumento che aiuta a migliorare i rapporti tra gli individui, pertanto, applicando questo modello comportamentale al rapporto tra un capo e i suoi dipendenti si possono ottenere risultati sorprendenti nella gestione di questo tipo di relazione.
Appalto. Contratti di appalto sono attualmente regolati dagli artt. 1655 e ss. del codice civile. Vengono sovente utilizzati dalle amministrazioni pubbliche per affidare l'incarico di realizzare un'opera o un servizio attraverso aste pubbliche o licitazioni private. Il contratto vede da una parte l'appaltante - che commissiona il lavoro - e dall'altra l'appaltatore - colui che assume l'incarico. All'appaltatore vengono solitamente richieste garanzie dei mezzi e delle risorse necessarie alla realizzazione dell'opera/servizi, incluse fideiussioni bancarie-assciurative a copertura dell'importo del contratto. Il contratto regola i rapporti tra le parti, i poteri di controllo della pubblica amministrazione e il prezzo.
Arbitrato (nelle imprese). In genere, istituto in base al quale una società o un ente decide di affidare a un arbitro o a un collegio di arbitri, appositamente nominati, la risoluzione delle eventuali controversie tra la società, i soci o i suoi organi. Di solito tale clausola, che in quanto compromissoria deve essere redatta per iscritto, viene inserita in sede di costituzione nello statuto.
Area di business. Sottosistema dell'impresa coincidente con un'area di mercato specifica. Nella stessa impresa vi possono essere più aree di business, ciascuna delle quali, dal punto di vista organizzativo, sarà identificabile in un insieme di prodotti, servizi e risorse destinati a un gruppo di consumatori all'interno di un particolare sistema competitivo.
Area manager. Responsabile di un'area geografica definita all'interno di un'impresa. Molte società commerciali o con diverse sedi distribuite su un largo territorio, per motivi organizzativi, dividono in "responsabilità" di tipo geografico la propria struttura.
Assemblea ordinaria. Assemblea dei soci che delibera sulle seguenti questioni: 1) approva il bilancio; 2) nomina gli amministratori, i sindaci e il presidente del collegio sindacale; 3) determina il compenso degli amministratori e dei sindaci, qualora non stabilito nell'atto costitutivo; 4) delibera sugli altri oggetti attinenti alla gestione dell'impresa' riservati alla sua competenza dall'atto costitutivo, o sottoposti al suo esame dagli amministratori, nonchè sulla responsabilita' degli amministratori e dei sindaci.
Assemblea strordinaria. Assemblea dei soci che delibera sulle questioni di particolare rilevanza, quali le modificazioni dell'atto costitutivo, l'emissione di obbligazioni (per le S.p.a.) e, in caso di liquidazione, sulla nomina e sui poteri dei liquidatori.
Asset intangibili. Rappresentano una delle tematiche di maggior attualità nella letteratura manageriale degli ultimi anni. Eppure, nonostante la ricchezza di pubblicazioni sul tema e la grande varietà di modelli finora proposti per un'efficace misurazione degli asset intangibili, l'effettiva traduzione di questi modelli in pratiche operative rimane ancora un problema di difficile soluzione.
ASP. Application Service Provider.
Associazione in partecipazione. Contratto in base al quale un soggetto (detto associante), attribuisce ad un altro soggetto (detto associato), una partecipazione agli utili d'impresa in cambio di un determinato apporto di beni o di denaro.
Associazione temporanea di imprese. Unione di più imprese che esercitano attività nello stesso settore o similare, al fine della realizzazione di appalti per grandi opere. Nell'ipotesi di appalti pubblici sono previste norme particolari che ne disciplinano le modalità ed i settori. Per un approfondimento vai alla voce Definizione di impresa.
Attestazione di conformità. Atto mediante il quale un laboratorio di prova, terza parte indipendente, testimonia che un determinato campione sottoposto a prova è conforme ad una specifica.
Attività caratteristica (core business). Quella parte delle attività complessivamente svolte da un'impresa che corrisponde più direttamente agli obiettivi aziendali e in cui essa è maggiormente coinvolta in termini di risorse economico-finanziarie, conoscitive, organizzative.
Attività intramurarie. Sono "attività extra" che un dipendente svolge per conto proprio, a volte nello stesso luogo di lavoro (ammesso che sia, ovviamente, autorizzato a farlo).
Atto costitutivo. Atto iniziale per la costituzione di una società, mediante il quale i soci stabiliscono, nei limiti imposti dalla legge, le modalità di funzionamento della società stessa, nonché le clausole per la regolamentazione dei rapporti tra gli organi della società e dei soci. Nelle società di capitali deve essere redatto nella forma dell'atto pubblico e deve contenere le seguenti informazioni: 1) il cognome ed il nome, il luogo e la data di nascita, il domicilio e la cittadinanza dei soci e degli eventuali promotori, nonche' il numero delle azioni sottoscritte da ciascuno di essi; 2) la denominazione, la sede dell'impresa e le eventuali sedi secondarie; 3) l' oggetto sociale; 4) l' ammontare del capitale sottoscritto e versato; 5) il valore nominale e il numero delle azioni e se queste sono nominative o al portatore; 6) il valore dei crediti e dei beni conferiti in natura; 7) le norme secondo le quali gli utili devono essere ripartiti; 8) la partecipazione agli utili eventualmente accordata ai promotori o ai soci fondatori; 9) il numero degli amministratori e i loro poteri, indicando quali tra essi hanno la rappresentanza della societa'; 10) il numero dei componenti il Collegio sindacale; 11) la durata della società; 12) l' importo globale, almeno approssimativo, delle spese per la costituzione poste a carico della socieà'.
Audit. Verifica/revisione di un'attività.
Aumento di capitale. Atto mediante il quale l'assemblea di un'impresa (per le società di capitali l'assemblea straordinaria) procede ad aumentare il capitale sociale; può essere gratuito o a pagamento. Nell'aumento gratuito, in genere si realizza un passaggio di riserve a capitale e per tale motivo non sono richiesti versamenti da parte dei soci. Nell'aumento a pagamento è invece previsto il pagamento da parte dei soci delle azioni o quote sottoscritte.
Autoconsumo. Si realizza quando un soggetto esercente attività destina un bene a finalità diverse da quelle aventi ad oggetto la propria attività; si realizza l'autoconsumo quando, a esempio, si destina un bene a uso o consumo, personale o familiare. Al verificasi di tale fattispecie, che viene assimilata alla cessione, è prevista l'emissione di un'autofattura rilevante ai fini IVA e alle imposte sui redditi.
Autofattura. Documento la cui emissione è prevista per legge al verificarsi di determinate fattispecie. Si definisce tale a esempio, sia la fattura emessa da un determinato soggetto in sostituzione del soggetto effettivamente obbligato ad emetterla e sia quella emessa nei confronti del medesimo soggetto che la emette che in tal caso funge contemporaneamente sia da cedente che da acquirente (vedi autoconsumo).
Autostima. Gli psicologi definiscono l'autostima come «l'unità centrale del nostro essere», il motore delle nostre azioni, l'origine degli atteggiamenti mentali vincenti o perdenti. Avere autostima non significa arroganza o prepotenza, ma l'assoluto rispetto di sé e degli altri. Caruso ha introdotto il concetto di ‘autostima d’impresa’.
Avviamento. L'avviamento è un valore basato sulle prospettive future di un'azienda all'atto della sua cessione. Le prospettive vengono calcolate sulla base delle chiusure dei bilanci degli anni precedenti la cessione e si basano in particolare su elementi quali: il numero di clienti dati per acquisiti, un nome affermato sul mercato, una posizione fisica della sede in luogo più o meno prestigioso.
Azienda. Con il termine azienda ci si riferisce al complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio di un'impresa, perciò, diversamente dall'uso che se ne fa spesso nella pratica legata all'economia e nel linguaggio comune, tale termine non è sinonimo di impresa.
Barriere all'entrata. Gli ostacoli di natura economica, finanziaria, organizzativa, conoscitiva, legale e di altro genere che un'impresa deve superare per poter entrare in un settore di mercato. Nella maggior parte dei casi le barriere all'entrata di un settore sono un dato strutturale, dipendente cioè dalla natura stessa del business. A esempio, il settore siderurgico obbliga a degli alti investimenti iniziali in macchinari; inoltre, in esso, normalmente, è difficile differenziare il singolo prodotto rispetto a quello dei concorrenti. Anche per questo sono praticate economie di scala, cioè di riduzione dei costi con l'aumento della quantità prodotta. Per diverse ragioni, ciò comporta una situazione concorrenziale generalmente sfavorevole per i "nuovi entranti". Possono rappresentare una sfida (se lo start up deve superarle) o una opportunità (se ha già un accesso a quel mercato).
B2B. Business to business.L'espressione indica generalmente i rapporti tra imprese nel mercato dei prodotti industriali. Quest'ultimo si caratterizza per il fatto che acquirente e venditore perseguono gli stessi obiettivi e hanno simili configurazioni organizzativo-decisionali.
B2C. Business to customer. L'espressione indica l'insieme delle transazioni commerciali di beni e servizi tra imprese e consumatori finali. E' l'azienda a determinare il prezzo dell'oggetto o del servizio oggetto della transazione. Processo decisorio inverso è descritto dal C2B.
B2E. Business to employess. Si tratta di un'evoluzione del commercio elettronico, ove viene prevista la fornitura di servizi e prodotti da parte di un'impresa verso i suoi dipendenti e collaboratori, diretti e indiretti.
B2G. (Business to government). Si tratta di una parte del commercio elettronico che vede protagoniste le imprese del mercato che offrono servizi e prodotti ad agenzie e strutture pubbliche (goverative) via Internet.
B2P. (Business to partner). Si intende per B2P quelle attività che consentono alle imprese di gestire in modo completo i rapporti con i propri parter, sia nella distribuzione (Supply Chain a valle) che nell'approvvigionamento (e-procurement).
Bancarotta fraudolenta. In genere, reato punibile con la reclusione da tre a dieci anni, commesso da chi: 1) ha distratto, occultato, dissimulato, distrutto o dissipato in tutto o in parte i suoi beni ovvero, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori; 2) ha esposto o riconosciuto passività inesistenti; 3) ha sottratto, distrutto o falsificato, in tutto o in parte, con lo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori, i libri o le altre scritture contabili o li ha tenuti in modo da non render possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari.
Baratto. Operazione di scambio bilaterale o multilaterale di beni o servizi fra due o più soggetti economici (individui, imprese, enti, governi, ecc.) senza uso di moneta.
Benchmarking. Strumento atto a confrontare i prodotti e i processi della propria impresa con i leader di mercato, che appartengano o meno al settore merceologico dell'azienda.
Best practices. Con riferimento a prestazioni o indicatori aziendali, rappresentano i migliori esistenti al mondo
Business Process Reengineering. Processo che si propone di modificare un'impresa in modo radicale attraverso il coinvolgimento delle risorse personali nell'attività di cambiamento, maggiore flessibilità e diminuzione dei livelli gerarchici. Il fine è raggiungere miglioramenti significativi nell'organizzazione. Il Bpr ha conosciuto un tasso di insuccesso dell'ordine del 50% negli Stati Uniti e ancora maggiore in Europa. Si è verificato, in definitiva, non appropriato al miglioramento duraturo del processo di gestione, poiché rifiuta, per definizione, i miglioramenti incrementali. Se non ha raggiunto i suoi obiettivi - reinventare l'impresa - tuttavia è stato, per un buon numero di imprese, all'origine di una grande avanzata: fare capire alle direzioni generali che, per sbloccare e aprire l'impresa, occorreva innanzitutto sbloccare il sistema informativo.
Brand equity. È noto che talvolta un'azienda vale più del patrimonio netto. Questo può accadere se, nell'azienda, vi sono asset che hanno un valore, ma che non generano flussi di cassa. Un asset in grado di provocare questo accadimento favorevole è proprio il marchio: se i prezzi riconosciuti dai clienti o le quantità vendute sono superiori a quanto sarebbe "normale", vuol dire che il marchio ha un effettivo valore (brand equity).
Breaktrough. Sensibile miglioramento al prodotto o al processo produttivo di un'impresa, tale da essere percepito come momento di rottura rispetto alle prestazioni precedenti. A volte può costituire l'occasione per un radicale cambiamento aziendale. Si differenzia dal miglioramento a piccoli passi (Kaizen) proprio per la sua drasticità.
Broker. Il broker è un intermediario finanziario. Il suo lavoro consiste nell'agire in nome del suo cliente, eseguendo gli investimenti che questo gli ha ordinato. E' pagato solo se conclude l'affare, e di solito non ha un rapporto continuativo con le due parti interessate. E' anche un intermediario che individua la migliore forma assicurativa per un'impresa.
BIC. Business Incubator Center, Edifici generalmente di dimensioni medio-grandi, i cui interni, suddivisi in un certo numero di locali ciascuno dei quali dotato degli allacciamenti indispensabili (acqua, gas, telefono, energia elettrica, riscaldamento), sono messi a disposizione di imprese private previo pagamento di un canone d'affitto, per un periodo di tempo limitato. Le imprese all'interno di tali locali godono di servizi comuni di base (quali a esempio una reception centrale, la ricezione della posta, fax, fotocopiatrici, parcheggi esterni e altro) e servizi consulenziali inerenti le tematiche imprenditoriali.
Business plan. Esposizione degli obiettivi che l’impresa vuole perseguire nel breve e nel medio periodo in termini di strategia, costi, fatturato e profitti. Un business plan può riguardare anche la realizzazione di un singolo progetto di sviluppo all’interno dell’impresa. Un business plan da presentare a una banca al fine di ottenere il finanziamento a un progetto deve contenere:

  1. Descrizione sommaria del progetto d'investimento e illustrazione del tipo di impresa/nuovo prodotto che si intende creare.
  2. Presentazione dell'imprenditore e del management (esperienze pregresse e ruoli nella nuova iniziativa).
  3. Indicazioni sul mercato, sulle caratteristiche della concorrenza e su fattori critici (punti di forza e punti di debolezza rispetto al mercato). Obiettivi di vendita e organizzazione commerciale. Ricerca di mercato.
  4. Descrizione della fattibilità tecnica del progetto d'investimento relativamente al processo produttivo, alla necessità di investimenti in impianti, alla disponibilità di manodopera e di servizi quali trasporti, energie, telecomunicazioni, ecc…
  5. Piano di fattibilità economico - finanziaria quadriennale o quinquennale con indicazione del fabbisogno finanziario complessivo (per investimenti tecnici, immateriali e per capitale circolante) e delle relative coperture.
  6. Informazioni sulla redditività attesa dell'investimento e sui fattori di rischio che possono influenzarla negativamente, partendo da ipotesi realistiche e prudenziali.
  7. Indicazione degli investitori coinvolti e la proposta di partecipazione richiesta alla banca/finanziatore.
  8. Sintetica valutazione dell'impatto ambientale del progetto.
  9. Piano temporale di sviluppo delle attività.

Business process reengineering. Riprogettazione radicale dei processi per ottenere drastici miglioramenti di prestazioni, costi, qualità, servizio, velocità.
Business to business (b2b). Rapporto di scambio tra due imprese, in particolare tra chi vende e chi compra.
Business to customer (b2c). Rapporto di scambio tra un’impresa e un consumatore.
Call center. E' costituito da un insieme di infrastrutture di telecomunicazione, supporti informatici e risorse umane organizzati per gestire in modo efficace ed efficiente le chiamate telefoniche in entrata e in uscita da una determinata organizzazione. L'attività di un call center è svolta principalmente da operatori specializzati che, utilizzando telefono e computer, interagiscono con l'esterno effettuando o ricevendo chiamate per gestire diversi servizi quali a esempio fornitura di informazioni, assistenza alla clientela, prenotazioni, attività di vendita.
Capacità ottimale d'impresa. Livello di produzione che ne minimizza il costo unitario.
Capitolato. .Descrizione precisa e dettagliata dei lavori da eseguire e del materiale impiegato. Fa parte integrante del contratto di appalto con il quale viene affidato a un'impresa la costruzione o la manutanzione e ristrutturazione di un immobile. Contiene la descrizione tecnica delle tipologie del lavoro e tutti gli obblighi (di natura giuridica e tecnica) di chi deve realizzare il progetto.
Capogruppo. Detta anche holding, è la società controllante che impartisce le direttive relative alle politiche economiche e finanziarie alle società controllate.
Carbon tax. Imposta istituita a partire dal 1 gennaio 1999 dovuta dagli utilizzatori di impianti o macchinari che producono emissioni di anidride carbonica derivante dall'impiego di carbone, coke di petrolio, bitume, ecc.
Cartello. Accordo tra imprese diverse che, pur mantenendo una loro totale autonomia di gestione, agiscono in concordato al fine di ottenere una posizione predominante sul mercato e tentare di eliminare la concorrenza. Un cartello di imprese spesso impedisce a nuove imprese di inserirsi nel mercato di un determinato settore.
Cash flow. La quantità di denaro che in un dato periodo di tempo è entrata ed è uscita dalle casse dell'impresa, indipendentemente da debiti, ammortamenti e altri impegni.
Categoria merceologica. La categoria merceologica rappresenta il settore di attività. Si classificano le imprese in categorie merceologiche a seconda dei beni che producono o i servizi che forniscono.
Catena del valore. La catena del valore disaggrega un'azienda nelle sue attività strategicamente rilevanti allo scopo di comprendere e ottimizzare i costi e le fonti esistenti o potenziali di differenziazione. Un'azienda acquisisce un vantaggio competitivo quando svolge queste attività più efficacemente dei suoi concorrenti.
CBE. Convenzione sulla concessionedi brevetti europei. O Convenzione di Monaco. Istitutiva del brevetto europeo, è attualmente in vigore in 18 Paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Monaco, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera. Il brevetto europeo non è un unico brevetto valido in tutta Europa. E' la procedura di deposito e concessione che è unica: una volta concesso, il brevetto europeo dà origine ad un brevetto nazionale per ognuno degli Stati designati nella domanda europea.
Chairman. In un gruppo di lavoro il chairman ha il compito di controllare come si muove il team verso gli obiettivi stabiliti, di utilizzare le risorse umane necessarie, di individuare i punti di forza e di debolezza del team.
Ciclo di vita dell'impresa.
Ciclo di vita di un prodotto. Il concetto di ciclo di vita di un prodotto viene elaborato da Levitt, nel 1965, e si diffonde rapidamente. Esso si articola in quattro fasi: nascita, sviluppo, maturità e declino, secondo una curva detta sigmoide.
Collaboratore. Per collaboratore può intendersi un lavoratore esterno che collabora con l'impresa, ma, anche, un dipendente. Per alcune imprese l'equivalenza dipendente = collaboratore è una realtà, per le altre un obiettivo imprescindibile.
Comakership. Strategia d'acquisto, nel b2b, che prevede un forte coinvolgimento dei fornitori, al fine di ottenere vantaggi competitivi in termini di qualità, servizio, innovazione e costo. Essa si basa su un rapporto di autentica collaborazione e sulla condivisione del vantaggio competitivo, derivante dalla collaborazione tra acquirente e fornitore.
Commercio elettronico (e-commerce). La gestione attraverso Internet di una transazione economica composta da alcune o da tutte le seguenti fasi: offerta, ordine, se possibile consegna digitale del prodotto, processo di pagamento.
Commodity. Prodotto acquistato per i suoi contenuti e non per un particolare valore aggiunto. L'uniformità dei prodotti sul mercato delle commodities fa sì che a prevalere sia sempre il prezzo rispetto alle altre variabili del marketing mix.
Compiti della leadership.
Compito. Si tratta di una singola azione o di una serie di azioni, organizzate nel tempo e nello spazio, progettate in modo da contribuire ad uno specifico obiettivo
Comunicazione di impresa. La comunicazione d'impresa è il tessuto connettivo tra il mondo della produzione e della fornitura di servizi e il mercato, è il terreno di coltura di ogni scambio commerciale, è lo strumento indispensabile, sia per parlare all'interno dell'impresa, che per dialogare con tutto il sistema degli stakeholder. In generale, si parla di comunicazione verso l'esterno e di comunicazione verso l'interno.
Consorzio di imprese. Si ha il contratto di consorzio quando piu' imprenditori istituiscono un'organizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese. In tal caso ogni impresa mantiene la propria autonomia gestionale, ma beneficia dei vantaggi riguardanti la gestione comune (a esempio, la suddivisione dei costi). Per un approfondimento vai alla voce Definizione di impresa.
Conto economico del bilancio.
Contrastare il declino dell'impresa.
Contratti di lavoro. Vedi «Glossario sui contratti di lavoro».
Cooptazione.E' il procedimento di nomina di un nuovo amministratore da parte del consiglio d'amministrazione in carica, nell'ipotesi in cui venga a mancare un o più amministratori (ad esempio, per dimissioni o morte). Tale procedimento di nomina è utilizzabile esclusivamente nell'ipotesi in cui, a seguito dell'evento che determina la mancanza di uno o più amministratori, resti in carica la maggioranza del consiglio.
Core business. Attività principale che storicamente ha caratterizzato o caratterizza un'impresa. Si parla di core business in imprese di grandi dimensioni che sono cresciute grazie a un prodotto e che in seguito hanno differenziato la loro produzione in altri settori. Il core business può continuare ad essere nel tempo il settore principale, come pure può essere superato da altre attività con prospettive di sviluppo maggiori.
Costi di non conformità. Si tratta di tutti i costi che l'impresa deve affrontare derivanti da errori della produzione riscontrati durante il controllo di qualità. Per esempio il tempo di lavoro di macchine e uomini perduto.
Costi pluriennali. In genere, sono tutti i costi aventi utilità pluriennale da imputare tra più esercizi; i più comuni sono i costi d'impianto o di ampliamento, i costi di ricerca e sviluppo e quelli di pubblicità. Possono essere iscritti nell'attivo dello stato patrimoniale con il consenso del collegio sindacale e devono essere ammortizzati entro un periodo di 5 anni.
Costo del lavoro. Il costo del lavoro rientra fra i costi della produzione in un'impresa. Esso non comprende solo il salario corrisposto ai lavoratori, ma anche i contributi sociali obbligatori versati sia dall'imprenditore (per la maggior parte), sia dai lavoratori stessi. Normalmente il costo del lavoro rappresenta la parte più consistente dei costi della produzione.
Costruire relazioni.
Creatività nell'impresa.
CRM. Customer relationship management.
Cross selling. La predisposizione del cliente a fornirsi dallo stesso produttore, di prodotti diversi.
CSP. Computing service provider.
Customer loyalty. Ripetitività dell’acquisto di un prodotto (o servizio) indotto da un preciso atto di volontà di un cliente.
Customer relationship management. Il concetto di Customer relationship management (spesso abbreviato in CRM) è legato al concetto di fidelizzazione dei clienti. In un'impresa "Market-oriented" il mercato non è più rappresentato solo dal cliente ma dall'ambiente circostante, con il quale l'impresa deve stabilire relazioni durevoli di breve e lungo periodo, tenendo conto dei valori dell'individuo/cliente, della società e dell'ambiente. Quindi l'attenzione verso il cliente è cruciale e determinante. Per questo motivo il marketing management deve pianificare e implementare apposite strategie per gestire una risorsa così importante. Il CRM si spinge sostanzialmente secondo tre direzioni differenti e separate:

  1. L'acquisizione di nuovi clienti (o "clienti potenziali")
  2. L'aumento delle relazioni con i clienti più importanti (o "clienti coltivabili")
  3. La fidelizzazione più longeva possibile dei clienti che hanno maggiori rapporti con l'impresa (definiti "clienti primo piano")

Alcune imprese cercano di non tenere conto di clienti che hanno poca importanza (definiti in gergo "clienti sotto-zero") e attuano delle implicite tecniche definite, sempre gergalmente, come "Demarketing". Il CRM si articola comunemente in 3 tipologie:

  1. CRM operativo: soluzioni metodologiche e tecnologiche per automatizzare i processi di business che prevedono il contatto diretto con il cliente.
  2. CRM analitico: procedure e strumenti per migliorare la conoscenza del cliente attraverso l'estrazione di dati dal CRM operativo, la loro analisi e lo studio revisionale sui comportamenti dei clienti stessi.
  3. CRM collaborativo: metodologie e tecnologie integrate con gli strumenti di comunicazione (telefono, fax, e-mail, ecc.) per gestire il contatto con il cliente.

L'errore più comune in cui ci si imbatte quando si parla di Customer Relationship Management è quello di equiparare tale concetto a quello di un software. Il CRM non è una semplice questione di marketing né di sistemi informatici, bensì si avvale, in maniera sempre più massiccia, di strumenti informatici o comunque automatizzati, per implementare il management. Il CRM è un concetto strettamente legato alla strategia, alla comunicazione, all'integrazione tra i processi aziendali, alle persone ed alla cultura, che pone il cliente al centro dell'attenzione sia nel caso del business-to-business sia in quello del business-to-consumer. Le applicazioni CRM servono a tenersi in contatto con la clientela, a inserire le loro informazioni nel database e a fornire loro modalità per interagire in modo che tali interazioni possano essere registrate e analizzate.

Prima di seguire la strada del CRM ogni azienda deve essere consapevole che:

  • bisogna investire prima in strategia, organizzazione e comunicazione, solo dopo nella tecnologia. La scelta del software non ha alcun effetto sulla probabilità di successo. Ciò non implica che i software siano tutti uguali, ma significa solo che nessun software porterà al successo un progetto sbagliato.
  • il CRM è adatto sia a quelle aziende che cercano un Return on investment (ROI) veloce sia a quelle che curano il processo di fidelizzazione e l'aumento del Lifetime value (LTV) dei clienti che richiede del tempo.

Gli strumenti. Innanzitutto occorre tenere presente che esistono differenti strumenti e diversi livelli di integrazione per quanto riguarda i sistemi di CRM. Un ottimo sistema CRM comprende una serie di infrastrutture sia a livello di front office (nella relazione con l'esterno vera e propria), sia a livello di back office, per analizzare e misurare dati e i risultati raggiunti, però altrettanto vero è che per cercare una relazione con il proprio cliente non occorrono sempre software complicati. Molti sono gli strumenti a disposizione delle singole imprese al fine di instaurare con il cliente un rapporto individuale, ad esempio:

  • chat online;
  • forum di discussione;
  • una banca dati contenente le risposte alle domande più frequentemente poste dagli utenti (FAQ);
  • un indirizzo e-mail a cui rivolgersi;
  • servizi informativi forniti anche su altri strumenti (come SMS, o l'utilizzo della tecnologia WAP)
  • Ticket on-line per la segnalazione di problemi o per la richiesta di assistenza;
  • Tracciamento interno di ogni comunicazione "da" e "per" il cliente;
  • Preventivi e Fatture rivolte al cliente;
  • Storia dei pagamenti effettuati dal cliente;
  • Analisi della navigazione, per utenti profilati, con l'ausilio di web analyzer.

Gli strumenti a disposizione sono tanti, inoltre Internet e gli strumenti che offre possono essere considerati un valido ed essenziale completamento per instaurare e migliorare il rapporto con la propria clientela; importante è individuare quali, fra tanti, l'impresa reputa migliori strumenti per la propria clientela. Inoltre non bisogna dimenticare che necessari non sono solo gli investimenti inerenti alla tecnologia, ma soprattutto quelli in termini di risorse umane. È vero che la gestione delle informazioni viene automatizzata, ma è anche vero che la componente umana resta un elemento determinante.

Customer satisfaction. La rilevanza della Customer satisfaction come obiettivo strategico è sostenuta da alcune tendenze evolutive del mercato. Tra le cause dell’orientamento alla soddisfazione del cliente, si adducono 4 tendenze strutturali del rapporto domanda e offerta:

  • Il progressivo incremento della pressione concorrenziale, che aumenta nelle imprese il bisogno di una vicinanza psicologica nei confronti del cliente.
  • L’affermarsi di nuove fonti di vantaggio competitivo, connesse allo sviluppo delle risorse immateriali dell'impresa legate al valore aggiunto della marca, del prodotto, ed in generale tutte le caratteristiche che avvolgono la fisicità del prodotto/servizio.
  • L’aumento della complessità tecnologica dei prodotti/servizi. Questa caratteristica comune alla quasi totalità degli odierni mercati, manifesta i suoi effetti anche sui processi d’acquisto. Si rende infatti problematica per il consumatore la formulazione dei criteri di scelta chiari ed espliciti. Alla luce di questa esigenza si richiede allora una più attenta e attiva politica di servizi,che permea e avvolge il prodotto stesso ridefinendo le sue componenti intangibili a misura di utente.
  • Una dinamica evolutiva della domanda caratterizzata più che in passato da un consumatore alla ricerca di prodotti e servizi di qualità superiore, ed in generale un consumatore che cerca nel consumo l’integrazione di più bisogni.

In estrema sintesi emerge chiaramente da questi punti come, da un punto di vista psicologico, il consumo non sia più limitato, nelle aspettative del consumatore, al solo beneficio materiale. I processi di consumo risultano allora intrisi di meccanismi di definizione di sé. Attraverso l'acquisto di un prodotto si definisce anche un'identità. Nel momento in cui la componente del servizio diviene fondamentale, avvolge e sostiene il prodotto in tutti i processi di consumo, la misura della soddisfazione del cliente diviene un caposaldo necessario per ottenere il vantaggio competitivo. Nel proposito di trasformare in misura quantitativa il concetto di soddisfazione del cliente, la customer satisfaction risulta inscindibile dal concetto di qualità del prodotto/servizio. Tale qualità è ulteriormente definibile in termini di qualità percepita. Uno dei contributi a tutt'oggi ancora utilizzati nella misura della soddisfazione del cliente, incentrato sull'indagine della qualità percepita del prodotto, è il modello Servqual di Parasuraman, Zeithaml e Berry. Gli autori costruiscono la misura della qualità percepita, e quindi della soddisfazione del cliente, attraverso un confronto tra:

  • le aspettative con cui il cliente si accosta alla tipologia di prodotto/servizio (in termini di dovere del servizio stesso).
  • le percezioni del prodotto/servizio avvenute dopo il consumo/utilizzo (in termini di essere contingente del servizio).

Questo confronto è operato attraverso una metodologia detta paradigma della discrepanza. Essa si basa su un criterio sottrattivo tra livello delle percezioni di un prodotto/servizio con il livello di aspettative in relazione a quella tipologia di prodotto/servizio. La soddisfazione è intesa come stato psicologico derivante da un gap tra la valutazione dell’avvenuta esperienza di consumo e le attese del consumatore in merito a tale esperienza. il modello Servqual ha identificato una serie di aree di indagine che caratterizzano la qualità del prodotto/servizio. Gli autori, attraverso l'applicazione di tecniche di tipo fattoriale identificano 5 aree caratterizzanti la soddisfazione del cliente:

  1. Aspetti tangibili, inteso come giudizio di qualità sulle componenti estetiche e funzionali degli aspetti percepibili che compongono il servizio,siano essi relativi alle strutture fisiche,alle attrezzature,al personale,agli strumenti di comunicazione.
  2. Affidabilità, giudizio riguardante la capacità dell’impresa proponente il servizio di prestare opera in maniera affidabile e precisa.Tale area è costituita da items che indagano la correttezza in senso formale e sostanziale nella prestazione d’opera.
  3. Capacità di risposta, dove viene indagato il giudizio dell’utente sulla capacità dell’impresa di costituire una funzione di supporto che faciliti la relazione tra operatori e fruitori.
  4. Capacità di rassicurazione, che indaga la capacità del personale di trasmettere sicurezza nello svolgere le transazioni del cliente,creando un ambiente orientato all'accoglimento dei suoi bisogni.
  5. Empatia, capacità dell’impresa, e dell’interfaccia con cui interagisce il consumatore, di fornire un servizio personalizzato capace di andare incontro ai reali bisogni del singolo cliente, nella sua specificità e individualità.

Nella realizzazione della soddisfazione del cliente attraverso il modello Servqual, è utile tenere conto di tutte le indicazioni metodologiche per la stesura dei questionari. Il punto focale della misura, ossia il confronto tra percezioni e aspettative, si compone di queste fasi:

  1. Misurare la percezione del consumatore in termini di atteggiamento nei confronti dell'oggetto/servizio al centro dell'indagine. Un esempio potrebbe essere: "gli impianti di questo centro benessere sono ben curati".
  2. Misurare le attese in relazione allo stesso oggetto. Un esempio di item che valuta le attese di un'ufficio in linea con quello precedente potrebbe essere: gli impianti dei centri benessere dovrebbero essere curati)
  3. Confrontare i valori della percezione con i valori delle attese.

Se il risultato di questo confronto ha valore negativo, l'oggetto/servizio non ha soddisfatto i clienti che ne hanno usufruito. Diversamente, se il valore della percezione è maggiore rispetto alle attese, questo rapporto rappresenta un indicatore del grado di soddisfazione dei consumatori. Nella progettazione di scale di valutazione della customer satisfaction basate sul modello servqual, molta attenzione deve essere posta sulla fase di creazione degli item che compongono le scale riguardanti le aspettative e le percezioni. Il criterio di fondo deve essere una perfetta corrispondenza tra aspettative nei confronti della tipologia di prodotto/servizio e le percezioni nei confronti dello specifico prodotto/servizio che deve essere indicatore di una totale conformità nei confronti della tipologia in generale. La stesura degli item potrà tenere conto di questa caratteristica del paradigma della discrepanza attraverso alcune indicazioni:

  • Inserire ogni elemento di valutazione del prodotto/servizio in maniera corrispondente sia nelle percezioni (esempio: il centro benessere xxx ha una struttura esteticamente invitante) che nelle aspettative (esempio:i centri benessere dovrebbero avere delle strutture esteticamente invitanti).
  • Costruire gli item bilanciando in maniera equidistante la percezione dall'aspettativa. Più nel dettaglio è importante usare le stesse connotazioni qualitative sia nelle percezioni che nelle aspettative. Se per esempio nelle percezioni che compongo l'item (relativo ad un negozio di abbigliamento) "l'estetica di questo punto vendita è molto curata", è necessario che nelle aspettativa l'item corrisponda: "è importante che l'estetica dei negozi di abbigliamento sia molto curata.
  • Costruire un numero accettabile di item per ogni area che compone il modello Servqual (Aspetti tangibili, Affidabilità, Capacità di risposta, Capacità di rassicurazione, Empatia) facendo si che coprano tutti i componenti fondamentali del prodotto/servizio.

Customer to business (C2B). E' quella parte di commercio elettronico che vede i ruoli decisori nell'acquisto on-line di beni e servizi invertiti rispetto alla logica B2C. Infatti è tipico che nel C2B sia il potenziale consumatore a decidere e a determinare il prezzo finale di un prodotto o di un servizio offerto da una azienda, prima che questo sia oggetto di una transazione.
Customer to customer (C2C). Si tratta di attività di commercio elettronico svolte tra utenti consumer presenti su Internet per lo scambio reciproco di prodotti e/o servizi. L'esempio pratico più noto sono le aste on-line.
Datore di lavoro (sicurezza del lavoro). Nel sistema delineato dal D.Lgs. n. 626/1994, il datore di lavoro: - designa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, gli eventuali addetti al servizio stesso, gli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e di pronto soccorso e il medico competente; - aggiorna le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e della sicurezza del lavoro, ovvero in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione; - richiede l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro, di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione; - fornisce ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale; - adotta le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza ed informa i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; - permette ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante per la sicurezza, l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute e consente al rappresentante per la sicurezza di accedere alle informazioni ed alla documentazione aziendale in materia; - prende appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l’ambiente esterno; - adotta le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave e immediato. Tali misure devono essere adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’impresa, ovvero dell’unità produttiva, e al numero delle persone presenti; - si assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente e adeguata in materia di sicurezza e di salute, con particolare riferimento al proprio posto di lavoro ed alle proprie mansioni. La formazione deve avvenire in occasione dell’assunzione, del trasferimento o cambiamento di mansioni, dell’introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. I contenuti minimi della formazione dei lavoratori sono stabiliti dal D.M. 16.1.1997.
Demansionamento. Neologismo che riguarda una situazione di sotto occupazione di un lavoratore (dirigenti inclusi), che può andare da un mutamento in pejus delle mansioni, fino alla completa inattività.
De minimis (Criterio del). L'UE proibisce ai paesi membri aiuti pubblici alle imprese ma ritiene che interventi di lieve entità (per esempio sotto i 100 mila Euro, de minimis appunto) non possano falsare la concorrenza tra le imprese. Ai sensi dell'articolo 1 del Regolamento (CE) N. 69/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001, la normativa de-minimis non si applica: a) al settore dei trasporti e alle attività legate alla produzione, alla trasformazione o alla commercializzazione dei prodotti di cui all'allegato I del Trattato istitutivo dell'Unione Europea; b) a favore di attività connesse all'esportazione, vale a dire gli aiuti direttamente connessi ai quantitativi esportati, alla costruzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse all'attività di esportazione; c) agli aiuti condizionati all'impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti importati.
Deploynent. Processo del management che si occupa della modalità della produzione. Gli altri processi di management sono la pianificazione, ovvero la decisione di che cosa fare, e l'esecuzione, ovvero la parte operativa.
Depositi franchi. Magazzini recintati non appartenenti al territorio doganale, nei quali le merci introdotte provenienti dall'estero non subiscono alcuna verifica doganale o pagamento di tributi, mentre quelle di provenienza nazionale sono considerate come esportate in via definitiva.
Differenziazione. E’ un elemento base del marketing e un importante strumento di vantaggio competitivo. Infatti, il successo di un prodotto può essere dovuto alla sua capacità di essere o di apparire diverso rispetto al prodotto della concorrenza.
Ditta è il nome commerciale dell'imprenditore e lo individua come soggetto di diritto nell'esercizio di un attività d'impresa. A norma dell'articolo 2563 del codice civile il nome prescelto per questo segno distintivo può coincidere con il nome civile dell'imprenditore o può essere liberamente scelto da quest'ultimo. La legge, in merito, prescrive solo dei principi essenziali che sono quelli di verità e di novità. Il concetto di verità varia a seconda che si tratti di ditta originaria o di ditta derivata. La ditta originaria è quella formata dall'imprenditore che la utilizza e deve contenere il nome ed il cognome di quest'ultimo. La ditta derivata è quella formata da un dato imprenditore e successivamente trasferita ad altro imprenditore insieme all'azienda. Più consistente è invece il concetto di novità ex art. 2564. Secondo tale norma la ditta non deve essere uguale a quella usata da altro imprenditore e tale da creare confusione per l'oggetto dell'impresa o per il luogo in cui questa è esercitata. Chi ha adottato per primo una data ditta ha il diritto all'uso esclusivo della stessa, chi adotta ditta uguale o simile è costretto ad integrarla o modificarla. Per le imprese commerciali trova applicazione il principio della priorità della trascrizione nel registro delle imprese. La ditta è trasferibile, ma, secondo la previsione dell'art. 2565 c.c., solo insieme all'azienda.
Documento di trasporto. Documento che a seguito dell'abolizione della bolla di accompagnamento deve essere emesso nelle seguenti principali ipotesi: 1) qualora si utilizzi la fattura differita. 2) per lo spostamento di beni a titolo non traslativo della proprietà (ad esempio, lavorazione, deposito, comodato, ecc.).
Distruzione creatrice. La teoria delle innovazioni, sviluppata da Schumpeter, spiega l'alternarsi, nel ciclo economico, di fasi espansive e recessive. Le innovazioni, infatti, non vengono introdotte in misura costante, ma si concentrano in alcuni periodi di tempo - che, per questo, sono caratterizzati da una forte espansione - a cui seguono le recessioni, in cui l'economia rientra nell'equilibrio di flusso circolare. Un equilibrio però, non uguale a quello precedente, ma mutato dall'innovazione. Le fasi di trasformazione sotto la spinta dalle innovazioni vengono definite da Shumpeter di "distruzione creatrice", alludendo al drastico processo selettivo che le contraddistingue, nel quale molte aziende spariscono, altre ne nascono, e altre si rafforzano. In questo processo l'imprenditore svolge il ruolo di traghettatore dello sviluppo scientifico dall'ambito della ricerca a quello dell'impresa.
Downsizing.Un’impresa che da grande si fa piccola.
Drucker Peter. Il padre del management.
Due diligence. L'attività di controllo puntuale che viene intrapresa dal partner (investitore, acquirente, finanziatore) a seguito di un accordo di massima.
Dumping. Vendita di un bene o di un servizio su di un mercato estero (mercato di importazione) a un prezzo inferiore a quello di vendita (o, addirittura, a quello di produzione) del medesimo prodotto sul mercato di origine (mercato di esportazione).


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