Glossario dei termini utili nella gestione d'impresa

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Alcuni termini di natura più economico-finanziaria (in particolare tutto ciò che riguarda il bilancio) possono essere trovati nel glossario finanziario.

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A - D

Accomandanti. Nella società in accomandita semplice, sono i soci che, per le obbligazioni sociali, rispondono limitatamente alla quota conferita. Tali soci non possono svolgere atti di amministrazione, ma hanno il diritto alla comunicazione del bilancio, del conto economico, nonchè di verificarne l'esattezza in base alle scritture contabili.
Accomandatari. Nella società in accomandita semplice, sono i soci che per le obbligazioni sociali rispondono illimitatamente, ossia anche con il loro patrimonio personale. Tali soci hanno il potere di amministrazione della società.
Acquisto intracomunitario. Acquisto di beni effettuato in uno stato membro dell'Unione Europea da parte di un soggetto passivo d'imposta in Italia (imprese, artisti o professionisti, nonché altri soggetti quali enti, associazioni o altre organizzazioni). Tale operazione, regolata dalla "Disciplina temporanea delle operazioni intracomunitarie e dell'IVA" di cui al D.L. 331/93 che resterà in vigore fino a quando non verrà definito il regime definitivo degli scambi tra paesi UE, ai fini IVA è sostanzialmente neutra in quanto l'acquirente è tenuto alla registrazione della relativa fattura sia nel registro delle fatture d'acquisto (IVA a credito) sia nel registro delle fatture emesse (IVA a debito).
Activity based management. Attività dell’impresa basata sulla gestione per processi (vedi).
Action learning. Apprendimento dall'azione. E' una modalità complessa e innovativa di impostazione di programmi di formazione manageriale basati su compiti e obiettivi organizzativi reali.
Action plan. Serie di attività programmate all'interno di un'impresa che indicano cosa deve essere attuato, entro quando tale attività deve essere completata e chi ne è il responsabile.
Adeguatezza patrimoniale. Capacità di un'impresa nel saper affrontare momenti gestionali sfavorevoli, come perdite operative o svalutazioni nelle immobilizzazioni, mediante i mezzi propri.
Ad intensità di capitale.. Imprese in cui si utilizzano per la maggior parte immobilizzazioni per lo svolgimento del processo produttivo, e nelle quali il ruolo e l'importanza della mano d'opera risulta secondario.
Affitto d'impresa. Si tratta di un vero e proprio contratto di affitto avente per oggetto una azienda. Chi affitta ha il diritto e il dovere di fare funzionare l'azienda al meglio delle sue possibilità al fine di mantenere redditizia la struttura, senza modificarne gli scopi. Il locatore, durante il periodo di affitto, non può fare concorrenza all'affittuario.
Allocazione del capitale. Il capitale è la risorsa scarsa per eccellenza e gli start up risultano interessanti per gli investitori in quanto potenzialmente in grado di far rendere il capitale più di altri investimenti tradizionali. Per questo un business plan deve specificare chiaramente in che modo intende allocare (cioè suddividere tra le diverse attività) il capitale che richiederà e quali ritorni si attende da ciascuna attività.
Amministratore delegato. Componente del consiglio d'amministrazione di una società, a cui il consiglio stesso può delegare alcune funzioni determinando i limiti della delega.
Amministratore giudiziario. L'amministratore nominato dal Tribunale, in presenza di gravi irregolarità riscontrate nell'amministrazione, a seguito di denuncia da parte dei soci che rappresentino almeno un decimo del capitale sociale.
Amministratore unico. E' l'organo amministrativo delle società che affidano l'amministrazione a una sola persona. In tal caso, i poteri di amministrazione sono esercitati da tale unica persona anzichè dal consiglio d'amministrazione.
Ammortamento. Per ammortamento si intende il procedimento con il quale si distribuiscono su più esercizi i costi di beni a utilità pluriennale. Quando in un'impresa si compra un bene destinato a essere usato per più anni, per esempio un macchinario, si divide il costo sopportato per l'acquisto in tante quote quanti sono gli esercizi nei quali il macchinario sarà presumibilmente impiegato. Se così non fosse il costo apparirebbe solo nel bilancio dell'anno in cui il bene è stato acquistato. Si ha l'ammortamento a quote costanti quando il procedimento di ripartizione dei costi pluriennali avviene a quote annue costanti.
Ammortamento accelerato. Pratica contabile che permette di distribuire il costo di un'immobilizzazione in un periodo di tempo più breve di quello abituale, per ottenere vantaggi fiscali.
Analisi bottom-up. Con questo approccio, l'attenzione dell'analista impegnato nella selezione degli investimenti si concentra sulle prospettive, sulle condizioni finanziarie, sui bilanci e sulle descrizioni dettagliate fornite dall'emittente: in altre parole si parte da un'analisi microeconomica dei dati delle imprese oggetto di studio. Il suo opposto è l'analisi top-down, ossia la partenza da analisi macroeconomiche per giungere a scelte di investimento per le imprese basate sulle previsioni di variabili economiche generali.
Analisi costi benefici. Per analisi costi-benefici, in microeconomia e in economia industriale, si intende un'analisi volta a valutare la convenienza di un determinato progetto di investimento, allo scopo di decidere se metterlo in atto. L'analisi viene condotta riportando ogni unità di input (fattori della produzione) in unità di costi elementari e ogni unità di output (prodotto o beneficio ottenuto) in unità di benefici elementari. Ad ognuna di queste unità di costi e benefici, poi, si cercherà di dare un valore quanto il più possibile oggettivo, dotandolo di una misurabilità quanto più possibile affidabile e, quindi, di confrontabilità. Il costo totale, di conseguenza, è la somma dei valori delle singole unità di costi elementari, mentre il beneficio totale è, ovviamente, la somma dei valori delle singole unità di benefici elementari.
Analisi degli scenari. Metodo di analisi e previsione economica a medio e lungo periodo, qualitativa e quantitativa, che consiste nell'ipotizzare una serie di possibili alternative future per un gruppo di variabili economiche o finanziarie, attribuire una probabilità a ciascuna di esse e infine trarre conclusioni previsive dall'insieme delle informazioni raccolte.
Analisi Transazionale (AT). E’ un modello che consente di capire la personalità dell'individuo e di spiegarne il funzionamento e il comportamento. Essa è uno strumento che aiuta a migliorare i rapporti tra gli individui, pertanto, applicando questo modello comportamentale al rapporto tra un capo e i suoi dipendenti si possono ottenere risultati sorprendenti nella gestione di questo tipo di relazione.
Appalto. Contratti di appalto sono attualmente regolati dagli artt. 1655 e ss. del codice civile. Vengono sovente utilizzati dalle amministrazioni pubbliche per affidare l'incarico di realizzare un'opera o un servizio attraverso aste pubbliche o licitazioni private. Il contratto vede da una parte l'appaltante - che commissiona il lavoro - e dall'altra l'appaltatore - colui che assume l'incarico. All'appaltatore vengono solitamente richieste garanzie dei mezzi e delle risorse necessarie alla realizzazione dell'opera/servizi, incluse fideiussioni bancarie-assciurative a copertura dell'importo del contratto. Il contratto regola i rapporti tra le parti, i poteri di controllo della pubblica amministrazione e il prezzo.
Arbitrato (nelle imprese). In genere, istituto in base al quale una società o un ente decide di affidare a un arbitro o a un collegio di arbitri, appositamente nominati, la risoluzione delle eventuali controversie tra la società, i soci o i suoi organi. Di solito tale clausola, che in quanto compromissoria deve essere redatta per iscritto, viene inserita in sede di costituzione nello statuto.
Area di business. Sottosistema dell'impresa coincidente con un'area di mercato specifica. Nella stessa impresa vi possono essere più aree di business, ciascuna delle quali, dal punto di vista organizzativo, sarà identificabile in un insieme di prodotti, servizi e risorse destinati a un gruppo di consumatori all'interno di un particolare sistema competitivo.
Area manager. Responsabile di un'area geografica definita all'interno di un'impresa. Molte società commerciali o con diverse sedi distribuite su un largo territorio, per motivi organizzativi, dividono in "responsabilità" di tipo geografico la propria struttura.
Assemblea ordinaria. Assemblea dei soci che delibera sulle seguenti questioni: 1) approva il bilancio; 2) nomina gli amministratori, i sindaci e il presidente del collegio sindacale; 3) determina il compenso degli amministratori e dei sindaci, qualora non stabilito nell'atto costitutivo; 4) delibera sugli altri oggetti attinenti alla gestione dell'impresa' riservati alla sua competenza dall'atto costitutivo, o sottoposti al suo esame dagli amministratori, nonchè sulla responsabilita' degli amministratori e dei sindaci.
Assemblea strordinaria. Assemblea dei soci che delibera sulle questioni di particolare rilevanza, quali le modificazioni dell'atto costitutivo, l'emissione di obbligazioni (per le S.p.a.) e, in caso di liquidazione, sulla nomina e sui poteri dei liquidatori.
Asset intangibili. Rappresentano una delle tematiche di maggior attualità nella letteratura manageriale degli ultimi anni. Eppure, nonostante la ricchezza di pubblicazioni sul tema e la grande varietà di modelli finora proposti per un'efficace misurazione degli asset intangibili, l'effettiva traduzione di questi modelli in pratiche operative rimane ancora un problema di difficile soluzione.
ASP. Application Service Provider.
Associazione in partecipazione. Contratto in base al quale un soggetto (detto associante), attribuisce ad un altro soggetto (detto associato), una partecipazione agli utili d'impresa in cambio di un determinato apporto di beni o di denaro.
Associazione temporanea di imprese. Unione di più imprese che esercitano attività nello stesso settore o similare, al fine della realizzazione di appalti per grandi opere. Nell'ipotesi di appalti pubblici sono previste norme particolari che ne disciplinano le modalità ed i settori. Per un approfondimento vai alla voce Definizione di impresa.
Attestazione di conformità. Atto mediante il quale un laboratorio di prova, terza parte indipendente, testimonia che un determinato campione sottoposto a prova è conforme ad una specifica.
Attività caratteristica (core business). Quella parte delle attività complessivamente svolte da un'impresa che corrisponde più direttamente agli obiettivi aziendali e in cui essa è maggiormente coinvolta in termini di risorse economico-finanziarie, conoscitive, organizzative.
Attività intramurarie. Sono "attività extra" che un dipendente svolge per conto proprio, a volte nello stesso luogo di lavoro (ammesso che sia, ovviamente, autorizzato a farlo).
Atto costitutivo. Atto iniziale per la costituzione di una società, mediante il quale i soci stabiliscono, nei limiti imposti dalla legge, le modalità di funzionamento della società stessa, nonché le clausole per la regolamentazione dei rapporti tra gli organi della società e dei soci. Nelle società di capitali deve essere redatto nella forma dell'atto pubblico e deve contenere le seguenti informazioni: 1) il cognome ed il nome, il luogo e la data di nascita, il domicilio e la cittadinanza dei soci e degli eventuali promotori, nonche' il numero delle azioni sottoscritte da ciascuno di essi; 2) la denominazione, la sede dell'impresa e le eventuali sedi secondarie; 3) l' oggetto sociale; 4) l' ammontare del capitale sottoscritto e versato; 5) il valore nominale e il numero delle azioni e se queste sono nominative o al portatore; 6) il valore dei crediti e dei beni conferiti in natura; 7) le norme secondo le quali gli utili devono essere ripartiti; 8) la partecipazione agli utili eventualmente accordata ai promotori o ai soci fondatori; 9) il numero degli amministratori e i loro poteri, indicando quali tra essi hanno la rappresentanza della societa'; 10) il numero dei componenti il Collegio sindacale; 11) la durata della società; 12) l' importo globale, almeno approssimativo, delle spese per la costituzione poste a carico della socieà'.
Audit. Verifica/revisione di un'attività.
Aumento di capitale. Atto mediante il quale l'assemblea di un'impresa (per le società di capitali l'assemblea straordinaria) procede ad aumentare il capitale sociale; può essere gratuito o a pagamento. Nell'aumento gratuito, in genere si realizza un passaggio di riserve a capitale e per tale motivo non sono richiesti versamenti da parte dei soci. Nell'aumento a pagamento è invece previsto il pagamento da parte dei soci delle azioni o quote sottoscritte.
Autoconsumo. Si realizza quando un soggetto esercente attività destina un bene a finalità diverse da quelle aventi ad oggetto la propria attività; si realizza l'autoconsumo quando, a esempio, si destina un bene a uso o consumo, personale o familiare. Al verificasi di tale fattispecie, che viene assimilata alla cessione, è prevista l'emissione di un'autofattura rilevante ai fini IVA e alle imposte sui redditi.
Autofattura. Documento la cui emissione è prevista per legge al verificarsi di determinate fattispecie. Si definisce tale a esempio, sia la fattura emessa da un determinato soggetto in sostituzione del soggetto effettivamente obbligato ad emetterla e sia quella emessa nei confronti del medesimo soggetto che la emette che in tal caso funge contemporaneamente sia da cedente che da acquirente (vedi autoconsumo).
Autostima. Gli psicologi definiscono l'autostima come «l'unità centrale del nostro essere», il motore delle nostre azioni, l'origine degli atteggiamenti mentali vincenti o perdenti. Avere autostima non significa arroganza o prepotenza, ma l'assoluto rispetto di sé e degli altri. Caruso ha introdotto il concetto di ‘autostima d’impresa’.
Avviamento. L'avviamento è un valore basato sulle prospettive future di un'azienda all'atto della sua cessione. Le prospettive vengono calcolate sulla base delle chiusure dei bilanci degli anni precedenti la cessione e si basano in particolare su elementi quali: il numero di clienti dati per acquisiti, un nome affermato sul mercato, una posizione fisica della sede in luogo più o meno prestigioso.
Azienda. Con il termine azienda ci si riferisce al complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio di un'impresa, perciò, diversamente dall'uso che se ne fa spesso nella pratica legata all'economia e nel linguaggio comune, tale termine non è sinonimo di impresa.
Barriere all'entrata. Gli ostacoli di natura economica, finanziaria, organizzativa, conoscitiva, legale e di altro genere che un'impresa deve superare per poter entrare in un settore di mercato. Nella maggior parte dei casi le barriere all'entrata di un settore sono un dato strutturale, dipendente cioè dalla natura stessa del business. A esempio, il settore siderurgico obbliga a degli alti investimenti iniziali in macchinari; inoltre, in esso, normalmente, è difficile differenziare il singolo prodotto rispetto a quello dei concorrenti. Anche per questo sono praticate economie di scala, cioè di riduzione dei costi con l'aumento della quantità prodotta. Per diverse ragioni, ciò comporta una situazione concorrenziale generalmente sfavorevole per i "nuovi entranti". Possono rappresentare una sfida (se lo start up deve superarle) o una opportunità (se ha già un accesso a quel mercato).
B2B. Business to business.L'espressione indica generalmente i rapporti tra imprese nel mercato dei prodotti industriali. Quest'ultimo si caratterizza per il fatto che acquirente e venditore perseguono gli stessi obiettivi e hanno simili configurazioni organizzativo-decisionali.
B2C. Business to customer. L'espressione indica l'insieme delle transazioni commerciali di beni e servizi tra imprese e consumatori finali. E' l'azienda a determinare il prezzo dell'oggetto o del servizio oggetto della transazione. Processo decisorio inverso è descritto dal C2B.
B2E. Business to employess. Si tratta di un'evoluzione del commercio elettronico, ove viene prevista la fornitura di servizi e prodotti da parte di un'impresa verso i suoi dipendenti e collaboratori, diretti e indiretti.
B2G. (Business to government). Si tratta di una parte del commercio elettronico che vede protagoniste le imprese del mercato che offrono servizi e prodotti ad agenzie e strutture pubbliche (goverative) via Internet.
B2P. (Business to partner). Si intende per B2P quelle attività che consentono alle imprese di gestire in modo completo i rapporti con i propri parter, sia nella distribuzione (Supply Chain a valle) che nell'approvvigionamento (e-procurement).
Bancarotta fraudolenta. In genere, reato punibile con la reclusione da tre a dieci anni, commesso da chi: 1) ha distratto, occultato, dissimulato, distrutto o dissipato in tutto o in parte i suoi beni ovvero, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori; 2) ha esposto o riconosciuto passività inesistenti; 3) ha sottratto, distrutto o falsificato, in tutto o in parte, con lo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori, i libri o le altre scritture contabili o li ha tenuti in modo da non render possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari.
Baratto. Operazione di scambio bilaterale o multilaterale di beni o servizi fra due o più soggetti economici (individui, imprese, enti, governi, ecc.) senza uso di moneta.
Benchmarking. Strumento atto a confrontare i prodotti e i processi della propria impresa con i leader di mercato, che appartengano o meno al settore merceologico dell'azienda.
Best practices. Con riferimento a prestazioni o indicatori aziendali, rappresentano i migliori esistenti al mondo
Business Process Reengineering. Processo che si propone di modificare un'impresa in modo radicale attraverso il coinvolgimento delle risorse personali nell'attività di cambiamento, maggiore flessibilità e diminuzione dei livelli gerarchici. Il fine è raggiungere miglioramenti significativi nell'organizzazione. Il Bpr ha conosciuto un tasso di insuccesso dell'ordine del 50% negli Stati Uniti e ancora maggiore in Europa. Si è verificato, in definitiva, non appropriato al miglioramento duraturo del processo di gestione, poiché rifiuta, per definizione, i miglioramenti incrementali. Se non ha raggiunto i suoi obiettivi - reinventare l'impresa - tuttavia è stato, per un buon numero di imprese, all'origine di una grande avanzata: fare capire alle direzioni generali che, per sbloccare e aprire l'impresa, occorreva innanzitutto sbloccare il sistema informativo.
Brand equity. È noto che talvolta un'azienda vale più del patrimonio netto. Questo può accadere se, nell'azienda, vi sono asset che hanno un valore, ma che non generano flussi di cassa. Un asset in grado di provocare questo accadimento favorevole è proprio il marchio: se i prezzi riconosciuti dai clienti o le quantità vendute sono superiori a quanto sarebbe "normale", vuol dire che il marchio ha un effettivo valore (brand equity).
Breaktrough. Sensibile miglioramento al prodotto o al processo produttivo di un'impresa, tale da essere percepito come momento di rottura rispetto alle prestazioni precedenti. A volte può costituire l'occasione per un radicale cambiamento aziendale. Si differenzia dal miglioramento a piccoli passi (Kaizen) proprio per la sua drasticità.
Broker. Il broker è un intermediario finanziario. Il suo lavoro consiste nell'agire in nome del suo cliente, eseguendo gli investimenti che questo gli ha ordinato. E' pagato solo se conclude l'affare, e di solito non ha un rapporto continuativo con le due parti interessate. E' anche un intermediario che individua la migliore forma assicurativa per un'impresa.
BIC. Business Incubator Center, Edifici generalmente di dimensioni medio-grandi, i cui interni, suddivisi in un certo numero di locali ciascuno dei quali dotato degli allacciamenti indispensabili (acqua, gas, telefono, energia elettrica, riscaldamento), sono messi a disposizione di imprese private previo pagamento di un canone d'affitto, per un periodo di tempo limitato. Le imprese all'interno di tali locali godono di servizi comuni di base (quali a esempio una reception centrale, la ricezione della posta, fax, fotocopiatrici, parcheggi esterni e altro) e servizi consulenziali inerenti le tematiche imprenditoriali.
Business plan. Esposizione degli obiettivi che l’impresa vuole perseguire nel breve e nel medio periodo in termini di strategia, costi, fatturato e profitti. Un business plan può riguardare anche la realizzazione di un singolo progetto di sviluppo all’interno dell’impresa. Un business plan da presentare a una banca al fine di ottenere il finanziamento a un progetto deve contenere:

  1. Descrizione sommaria del progetto d'investimento e illustrazione del tipo di impresa/nuovo prodotto che si intende creare.
  2. Presentazione dell'imprenditore e del management (esperienze pregresse e ruoli nella nuova iniziativa).
  3. Indicazioni sul mercato, sulle caratteristiche della concorrenza e su fattori critici (punti di forza e punti di debolezza rispetto al mercato). Obiettivi di vendita e organizzazione commerciale. Ricerca di mercato.
  4. Descrizione della fattibilità tecnica del progetto d'investimento relativamente al processo produttivo, alla necessità di investimenti in impianti, alla disponibilità di manodopera e di servizi quali trasporti, energie, telecomunicazioni, ecc…
  5. Piano di fattibilità economico - finanziaria quadriennale o quinquennale con indicazione del fabbisogno finanziario complessivo (per investimenti tecnici, immateriali e per capitale circolante) e delle relative coperture.
  6. Informazioni sulla redditività attesa dell'investimento e sui fattori di rischio che possono influenzarla negativamente, partendo da ipotesi realistiche e prudenziali.
  7. Indicazione degli investitori coinvolti e la proposta di partecipazione richiesta alla banca/finanziatore.
  8. Sintetica valutazione dell'impatto ambientale del progetto.
  9. Piano temporale di sviluppo delle attività.

Business process reengineering. Riprogettazione radicale dei processi per ottenere drastici miglioramenti di prestazioni, costi, qualità, servizio, velocità.
Business to business (b2b). Rapporto di scambio tra due imprese, in particolare tra chi vende e chi compra.
Business to customer (b2c). Rapporto di scambio tra un’impresa e un consumatore.
Call center. E' costituito da un insieme di infrastrutture di telecomunicazione, supporti informatici e risorse umane organizzati per gestire in modo efficace ed efficiente le chiamate telefoniche in entrata e in uscita da una determinata organizzazione. L'attività di un call center è svolta principalmente da operatori specializzati che, utilizzando telefono e computer, interagiscono con l'esterno effettuando o ricevendo chiamate per gestire diversi servizi quali a esempio fornitura di informazioni, assistenza alla clientela, prenotazioni, attività di vendita.
Capacità ottimale d'impresa. Livello di produzione che ne minimizza il costo unitario.
Capitolato. .Descrizione precisa e dettagliata dei lavori da eseguire e del materiale impiegato. Fa parte integrante del contratto di appalto con il quale viene affidato a un'impresa la costruzione o la manutanzione e ristrutturazione di un immobile. Contiene la descrizione tecnica delle tipologie del lavoro e tutti gli obblighi (di natura giuridica e tecnica) di chi deve realizzare il progetto.
Capogruppo. Detta anche holding, è la società controllante che impartisce le direttive relative alle politiche economiche e finanziarie alle società controllate.
Carbon tax. Imposta istituita a partire dal 1 gennaio 1999 dovuta dagli utilizzatori di impianti o macchinari che producono emissioni di anidride carbonica derivante dall'impiego di carbone, coke di petrolio, bitume, ecc.
Cartello. Accordo tra imprese diverse che, pur mantenendo una loro totale autonomia di gestione, agiscono in concordato al fine di ottenere una posizione predominante sul mercato e tentare di eliminare la concorrenza. Un cartello di imprese spesso impedisce a nuove imprese di inserirsi nel mercato di un determinato settore.
Cash flow. La quantità di denaro che in un dato periodo di tempo è entrata ed è uscita dalle casse dell'impresa, indipendentemente da debiti, ammortamenti e altri impegni.
Categoria merceologica. La categoria merceologica rappresenta il settore di attività. Si classificano le imprese in categorie merceologiche a seconda dei beni che producono o i servizi che forniscono.
Catena del valore. La catena del valore disaggrega un'azienda nelle sue attività strategicamente rilevanti allo scopo di comprendere e ottimizzare i costi e le fonti esistenti o potenziali di differenziazione. Un'azienda acquisisce un vantaggio competitivo quando svolge queste attività più efficacemente dei suoi concorrenti.
CBE. Convenzione sulla concessionedi brevetti europei. O Convenzione di Monaco. Istitutiva del brevetto europeo, è attualmente in vigore in 18 Paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Monaco, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera. Il brevetto europeo non è un unico brevetto valido in tutta Europa. E' la procedura di deposito e concessione che è unica: una volta concesso, il brevetto europeo dà origine ad un brevetto nazionale per ognuno degli Stati designati nella domanda europea.
Chairman. In un gruppo di lavoro il chairman ha il compito di controllare come si muove il team verso gli obiettivi stabiliti, di utilizzare le risorse umane necessarie, di individuare i punti di forza e di debolezza del team.
Ciclo di vita dell'impresa.
Ciclo di vita di un prodotto. Il concetto di ciclo di vita di un prodotto viene elaborato da Levitt, nel 1965, e si diffonde rapidamente. Esso si articola in quattro fasi: nascita, sviluppo, maturità e declino, secondo una curva detta sigmoide.
Collaboratore. Per collaboratore può intendersi un lavoratore esterno che collabora con l'impresa, ma, anche, un dipendente. Per alcune imprese l'equivalenza dipendente = collaboratore è una realtà, per le altre un obiettivo imprescindibile.
Comakership. Strategia d'acquisto, nel b2b, che prevede un forte coinvolgimento dei fornitori, al fine di ottenere vantaggi competitivi in termini di qualità, servizio, innovazione e costo. Essa si basa su un rapporto di autentica collaborazione e sulla condivisione del vantaggio competitivo, derivante dalla collaborazione tra acquirente e fornitore.
Commercio elettronico (e-commerce). La gestione attraverso Internet di una transazione economica composta da alcune o da tutte le seguenti fasi: offerta, ordine, se possibile consegna digitale del prodotto, processo di pagamento.
Commodity. Prodotto acquistato per i suoi contenuti e non per un particolare valore aggiunto. L'uniformità dei prodotti sul mercato delle commodities fa sì che a prevalere sia sempre il prezzo rispetto alle altre variabili del marketing mix.
Compiti della leadership.
Compito. Si tratta di una singola azione o di una serie di azioni, organizzate nel tempo e nello spazio, progettate in modo da contribuire ad uno specifico obiettivo
Comunicazione di impresa. La comunicazione d'impresa è il tessuto connettivo tra il mondo della produzione e della fornitura di servizi e il mercato, è il terreno di coltura di ogni scambio commerciale, è lo strumento indispensabile, sia per parlare all'interno dell'impresa, che per dialogare con tutto il sistema degli stakeholder. In generale, si parla di comunicazione verso l'esterno e di comunicazione verso l'interno.
Consorzio di imprese. Si ha il contratto di consorzio quando piu' imprenditori istituiscono un'organizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese. In tal caso ogni impresa mantiene la propria autonomia gestionale, ma beneficia dei vantaggi riguardanti la gestione comune (a esempio, la suddivisione dei costi). Per un approfondimento vai alla voce Definizione di impresa.
Conto economico del bilancio.
Contrastare il declino dell'impresa.
Contratti di lavoro. Vedi «Glossario sui contratti di lavoro».
Cooptazione.E' il procedimento di nomina di un nuovo amministratore da parte del consiglio d'amministrazione in carica, nell'ipotesi in cui venga a mancare un o più amministratori (ad esempio, per dimissioni o morte). Tale procedimento di nomina è utilizzabile esclusivamente nell'ipotesi in cui, a seguito dell'evento che determina la mancanza di uno o più amministratori, resti in carica la maggioranza del consiglio.
Core business. Attività principale che storicamente ha caratterizzato o caratterizza un'impresa. Si parla di core business in imprese di grandi dimensioni che sono cresciute grazie a un prodotto e che in seguito hanno differenziato la loro produzione in altri settori. Il core business può continuare ad essere nel tempo il settore principale, come pure può essere superato da altre attività con prospettive di sviluppo maggiori.
Costi di non conformità. Si tratta di tutti i costi che l'impresa deve affrontare derivanti da errori della produzione riscontrati durante il controllo di qualità. Per esempio il tempo di lavoro di macchine e uomini perduto.
Costi pluriennali. In genere, sono tutti i costi aventi utilità pluriennale da imputare tra più esercizi; i più comuni sono i costi d'impianto o di ampliamento, i costi di ricerca e sviluppo e quelli di pubblicità. Possono essere iscritti nell'attivo dello stato patrimoniale con il consenso del collegio sindacale e devono essere ammortizzati entro un periodo di 5 anni.
Costo del lavoro. Il costo del lavoro rientra fra i costi della produzione in un'impresa. Esso non comprende solo il salario corrisposto ai lavoratori, ma anche i contributi sociali obbligatori versati sia dall'imprenditore (per la maggior parte), sia dai lavoratori stessi. Normalmente il costo del lavoro rappresenta la parte più consistente dei costi della produzione.
Costruire relazioni.
Creatività nell'impresa.
CRM. Customer relationship management.
Cross selling. La predisposizione del cliente a fornirsi dallo stesso produttore, di prodotti diversi.
CSP. Computing service provider.
Customer loyalty. Ripetitività dell’acquisto di un prodotto (o servizio) indotto da un preciso atto di volontà di un cliente.
Customer relationship management. Il concetto di Customer relationship management (spesso abbreviato in CRM) è legato al concetto di fidelizzazione dei clienti. In un'impresa "Market-oriented" il mercato non è più rappresentato solo dal cliente ma dall'ambiente circostante, con il quale l'impresa deve stabilire relazioni durevoli di breve e lungo periodo, tenendo conto dei valori dell'individuo/cliente, della società e dell'ambiente. Quindi l'attenzione verso il cliente è cruciale e determinante. Per questo motivo il marketing management deve pianificare e implementare apposite strategie per gestire una risorsa così importante. Il CRM si spinge sostanzialmente secondo tre direzioni differenti e separate:

  1. L'acquisizione di nuovi clienti (o "clienti potenziali")
  2. L'aumento delle relazioni con i clienti più importanti (o "clienti coltivabili")
  3. La fidelizzazione più longeva possibile dei clienti che hanno maggiori rapporti con l'impresa (definiti "clienti primo piano")

Alcune imprese cercano di non tenere conto di clienti che hanno poca importanza (definiti in gergo "clienti sotto-zero") e attuano delle implicite tecniche definite, sempre gergalmente, come "Demarketing". Il CRM si articola comunemente in 3 tipologie:

  1. CRM operativo: soluzioni metodologiche e tecnologiche per automatizzare i processi di business che prevedono il contatto diretto con il cliente.
  2. CRM analitico: procedure e strumenti per migliorare la conoscenza del cliente attraverso l'estrazione di dati dal CRM operativo, la loro analisi e lo studio revisionale sui comportamenti dei clienti stessi.
  3. CRM collaborativo: metodologie e tecnologie integrate con gli strumenti di comunicazione (telefono, fax, e-mail, ecc.) per gestire il contatto con il cliente.

L'errore più comune in cui ci si imbatte quando si parla di Customer Relationship Management è quello di equiparare tale concetto a quello di un software. Il CRM non è una semplice questione di marketing né di sistemi informatici, bensì si avvale, in maniera sempre più massiccia, di strumenti informatici o comunque automatizzati, per implementare il management. Il CRM è un concetto strettamente legato alla strategia, alla comunicazione, all'integrazione tra i processi aziendali, alle persone ed alla cultura, che pone il cliente al centro dell'attenzione sia nel caso del business-to-business sia in quello del business-to-consumer. Le applicazioni CRM servono a tenersi in contatto con la clientela, a inserire le loro informazioni nel database e a fornire loro modalità per interagire in modo che tali interazioni possano essere registrate e analizzate.

Prima di seguire la strada del CRM ogni azienda deve essere consapevole che:

  • bisogna investire prima in strategia, organizzazione e comunicazione, solo dopo nella tecnologia. La scelta del software non ha alcun effetto sulla probabilità di successo. Ciò non implica che i software siano tutti uguali, ma significa solo che nessun software porterà al successo un progetto sbagliato.
  • il CRM è adatto sia a quelle aziende che cercano un Return on investment (ROI) veloce sia a quelle che curano il processo di fidelizzazione e l'aumento del Lifetime value (LTV) dei clienti che richiede del tempo.

Gli strumenti. Innanzitutto occorre tenere presente che esistono differenti strumenti e diversi livelli di integrazione per quanto riguarda i sistemi di CRM. Un ottimo sistema CRM comprende una serie di infrastrutture sia a livello di front office (nella relazione con l'esterno vera e propria), sia a livello di back office, per analizzare e misurare dati e i risultati raggiunti, però altrettanto vero è che per cercare una relazione con il proprio cliente non occorrono sempre software complicati. Molti sono gli strumenti a disposizione delle singole imprese al fine di instaurare con il cliente un rapporto individuale, ad esempio:

  • chat online;
  • forum di discussione;
  • una banca dati contenente le risposte alle domande più frequentemente poste dagli utenti (FAQ);
  • un indirizzo e-mail a cui rivolgersi;
  • servizi informativi forniti anche su altri strumenti (come SMS, o l'utilizzo della tecnologia WAP)
  • Ticket on-line per la segnalazione di problemi o per la richiesta di assistenza;
  • Tracciamento interno di ogni comunicazione "da" e "per" il cliente;
  • Preventivi e Fatture rivolte al cliente;
  • Storia dei pagamenti effettuati dal cliente;
  • Analisi della navigazione, per utenti profilati, con l'ausilio di web analyzer.

Gli strumenti a disposizione sono tanti, inoltre Internet e gli strumenti che offre possono essere considerati un valido ed essenziale completamento per instaurare e migliorare il rapporto con la propria clientela; importante è individuare quali, fra tanti, l'impresa reputa migliori strumenti per la propria clientela. Inoltre non bisogna dimenticare che necessari non sono solo gli investimenti inerenti alla tecnologia, ma soprattutto quelli in termini di risorse umane. È vero che la gestione delle informazioni viene automatizzata, ma è anche vero che la componente umana resta un elemento determinante.

Customer satisfaction. La rilevanza della Customer satisfaction come obiettivo strategico è sostenuta da alcune tendenze evolutive del mercato. Tra le cause dell’orientamento alla soddisfazione del cliente, si adducono 4 tendenze strutturali del rapporto domanda e offerta:

  • Il progressivo incremento della pressione concorrenziale, che aumenta nelle imprese il bisogno di una vicinanza psicologica nei confronti del cliente.
  • L’affermarsi di nuove fonti di vantaggio competitivo, connesse allo sviluppo delle risorse immateriali dell'impresa legate al valore aggiunto della marca, del prodotto, ed in generale tutte le caratteristiche che avvolgono la fisicità del prodotto/servizio.
  • L’aumento della complessità tecnologica dei prodotti/servizi. Questa caratteristica comune alla quasi totalità degli odierni mercati, manifesta i suoi effetti anche sui processi d’acquisto. Si rende infatti problematica per il consumatore la formulazione dei criteri di scelta chiari ed espliciti. Alla luce di questa esigenza si richiede allora una più attenta e attiva politica di servizi,che permea e avvolge il prodotto stesso ridefinendo le sue componenti intangibili a misura di utente.
  • Una dinamica evolutiva della domanda caratterizzata più che in passato da un consumatore alla ricerca di prodotti e servizi di qualità superiore, ed in generale un consumatore che cerca nel consumo l’integrazione di più bisogni.

In estrema sintesi emerge chiaramente da questi punti come, da un punto di vista psicologico, il consumo non sia più limitato, nelle aspettative del consumatore, al solo beneficio materiale. I processi di consumo risultano allora intrisi di meccanismi di definizione di sé. Attraverso l'acquisto di un prodotto si definisce anche un'identità. Nel momento in cui la componente del servizio diviene fondamentale, avvolge e sostiene il prodotto in tutti i processi di consumo, la misura della soddisfazione del cliente diviene un caposaldo necessario per ottenere il vantaggio competitivo. Nel proposito di trasformare in misura quantitativa il concetto di soddisfazione del cliente, la customer satisfaction risulta inscindibile dal concetto di qualità del prodotto/servizio. Tale qualità è ulteriormente definibile in termini di qualità percepita. Uno dei contributi a tutt'oggi ancora utilizzati nella misura della soddisfazione del cliente, incentrato sull'indagine della qualità percepita del prodotto, è il modello Servqual di Parasuraman, Zeithaml e Berry. Gli autori costruiscono la misura della qualità percepita, e quindi della soddisfazione del cliente, attraverso un confronto tra:

  • le aspettative con cui il cliente si accosta alla tipologia di prodotto/servizio (in termini di dovere del servizio stesso).
  • le percezioni del prodotto/servizio avvenute dopo il consumo/utilizzo (in termini di essere contingente del servizio).

Questo confronto è operato attraverso una metodologia detta paradigma della discrepanza. Essa si basa su un criterio sottrattivo tra livello delle percezioni di un prodotto/servizio con il livello di aspettative in relazione a quella tipologia di prodotto/servizio. La soddisfazione è intesa come stato psicologico derivante da un gap tra la valutazione dell’avvenuta esperienza di consumo e le attese del consumatore in merito a tale esperienza. il modello Servqual ha identificato una serie di aree di indagine che caratterizzano la qualità del prodotto/servizio. Gli autori, attraverso l'applicazione di tecniche di tipo fattoriale identificano 5 aree caratterizzanti la soddisfazione del cliente:

  1. Aspetti tangibili, inteso come giudizio di qualità sulle componenti estetiche e funzionali degli aspetti percepibili che compongono il servizio,siano essi relativi alle strutture fisiche,alle attrezzature,al personale,agli strumenti di comunicazione.
  2. Affidabilità, giudizio riguardante la capacità dell’impresa proponente il servizio di prestare opera in maniera affidabile e precisa.Tale area è costituita da items che indagano la correttezza in senso formale e sostanziale nella prestazione d’opera.
  3. Capacità di risposta, dove viene indagato il giudizio dell’utente sulla capacità dell’impresa di costituire una funzione di supporto che faciliti la relazione tra operatori e fruitori.
  4. Capacità di rassicurazione, che indaga la capacità del personale di trasmettere sicurezza nello svolgere le transazioni del cliente,creando un ambiente orientato all'accoglimento dei suoi bisogni.
  5. Empatia, capacità dell’impresa, e dell’interfaccia con cui interagisce il consumatore, di fornire un servizio personalizzato capace di andare incontro ai reali bisogni del singolo cliente, nella sua specificità e individualità.

Nella realizzazione della soddisfazione del cliente attraverso il modello Servqual, è utile tenere conto di tutte le indicazioni metodologiche per la stesura dei questionari. Il punto focale della misura, ossia il confronto tra percezioni e aspettative, si compone di queste fasi:

  1. Misurare la percezione del consumatore in termini di atteggiamento nei confronti dell'oggetto/servizio al centro dell'indagine. Un esempio potrebbe essere: "gli impianti di questo centro benessere sono ben curati".
  2. Misurare le attese in relazione allo stesso oggetto. Un esempio di item che valuta le attese di un'ufficio in linea con quello precedente potrebbe essere: gli impianti dei centri benessere dovrebbero essere curati)
  3. Confrontare i valori della percezione con i valori delle attese.

Se il risultato di questo confronto ha valore negativo, l'oggetto/servizio non ha soddisfatto i clienti che ne hanno usufruito. Diversamente, se il valore della percezione è maggiore rispetto alle attese, questo rapporto rappresenta un indicatore del grado di soddisfazione dei consumatori. Nella progettazione di scale di valutazione della customer satisfaction basate sul modello servqual, molta attenzione deve essere posta sulla fase di creazione degli item che compongono le scale riguardanti le aspettative e le percezioni. Il criterio di fondo deve essere una perfetta corrispondenza tra aspettative nei confronti della tipologia di prodotto/servizio e le percezioni nei confronti dello specifico prodotto/servizio che deve essere indicatore di una totale conformità nei confronti della tipologia in generale. La stesura degli item potrà tenere conto di questa caratteristica del paradigma della discrepanza attraverso alcune indicazioni:

  • Inserire ogni elemento di valutazione del prodotto/servizio in maniera corrispondente sia nelle percezioni (esempio: il centro benessere xxx ha una struttura esteticamente invitante) che nelle aspettative (esempio:i centri benessere dovrebbero avere delle strutture esteticamente invitanti).
  • Costruire gli item bilanciando in maniera equidistante la percezione dall'aspettativa. Più nel dettaglio è importante usare le stesse connotazioni qualitative sia nelle percezioni che nelle aspettative. Se per esempio nelle percezioni che compongo l'item (relativo ad un negozio di abbigliamento) "l'estetica di questo punto vendita è molto curata", è necessario che nelle aspettativa l'item corrisponda: "è importante che l'estetica dei negozi di abbigliamento sia molto curata.
  • Costruire un numero accettabile di item per ogni area che compone il modello Servqual (Aspetti tangibili, Affidabilità, Capacità di risposta, Capacità di rassicurazione, Empatia) facendo si che coprano tutti i componenti fondamentali del prodotto/servizio.

Customer to business (C2B). E' quella parte di commercio elettronico che vede i ruoli decisori nell'acquisto on-line di beni e servizi invertiti rispetto alla logica B2C. Infatti è tipico che nel C2B sia il potenziale consumatore a decidere e a determinare il prezzo finale di un prodotto o di un servizio offerto da una azienda, prima che questo sia oggetto di una transazione.
Customer to customer (C2C). Si tratta di attività di commercio elettronico svolte tra utenti consumer presenti su Internet per lo scambio reciproco di prodotti e/o servizi. L'esempio pratico più noto sono le aste on-line.
Datore di lavoro (sicurezza del lavoro). Nel sistema delineato dal D.Lgs. n. 626/1994, il datore di lavoro: - designa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, gli eventuali addetti al servizio stesso, gli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e di pronto soccorso e il medico competente; - aggiorna le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e della sicurezza del lavoro, ovvero in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione; - richiede l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro, di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione; - fornisce ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale; - adotta le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza ed informa i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; - permette ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante per la sicurezza, l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute e consente al rappresentante per la sicurezza di accedere alle informazioni ed alla documentazione aziendale in materia; - prende appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l’ambiente esterno; - adotta le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave e immediato. Tali misure devono essere adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’impresa, ovvero dell’unità produttiva, e al numero delle persone presenti; - si assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente e adeguata in materia di sicurezza e di salute, con particolare riferimento al proprio posto di lavoro ed alle proprie mansioni. La formazione deve avvenire in occasione dell’assunzione, del trasferimento o cambiamento di mansioni, dell’introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. I contenuti minimi della formazione dei lavoratori sono stabiliti dal D.M. 16.1.1997.
Demansionamento. Neologismo che riguarda una situazione di sotto occupazione di un lavoratore (dirigenti inclusi), che può andare da un mutamento in pejus delle mansioni, fino alla completa inattività.
De minimis (Criterio del). L'UE proibisce ai paesi membri aiuti pubblici alle imprese ma ritiene che interventi di lieve entità (per esempio sotto i 100 mila Euro, de minimis appunto) non possano falsare la concorrenza tra le imprese. Ai sensi dell'articolo 1 del Regolamento (CE) N. 69/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001, la normativa de-minimis non si applica: a) al settore dei trasporti e alle attività legate alla produzione, alla trasformazione o alla commercializzazione dei prodotti di cui all'allegato I del Trattato istitutivo dell'Unione Europea; b) a favore di attività connesse all'esportazione, vale a dire gli aiuti direttamente connessi ai quantitativi esportati, alla costruzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse all'attività di esportazione; c) agli aiuti condizionati all'impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti importati.
Deploynent. Processo del management che si occupa della modalità della produzione. Gli altri processi di management sono la pianificazione, ovvero la decisione di che cosa fare, e l'esecuzione, ovvero la parte operativa.
Depositi franchi. Magazzini recintati non appartenenti al territorio doganale, nei quali le merci introdotte provenienti dall'estero non subiscono alcuna verifica doganale o pagamento di tributi, mentre quelle di provenienza nazionale sono considerate come esportate in via definitiva.
Differenziazione. E’ un elemento base del marketing e un importante strumento di vantaggio competitivo. Infatti, il successo di un prodotto può essere dovuto alla sua capacità di essere o di apparire diverso rispetto al prodotto della concorrenza.
Ditta è il nome commerciale dell'imprenditore e lo individua come soggetto di diritto nell'esercizio di un attività d'impresa. A norma dell'articolo 2563 del codice civile il nome prescelto per questo segno distintivo può coincidere con il nome civile dell'imprenditore o può essere liberamente scelto da quest'ultimo. La legge, in merito, prescrive solo dei principi essenziali che sono quelli di verità e di novità. Il concetto di verità varia a seconda che si tratti di ditta originaria o di ditta derivata. La ditta originaria è quella formata dall'imprenditore che la utilizza e deve contenere il nome ed il cognome di quest'ultimo. La ditta derivata è quella formata da un dato imprenditore e successivamente trasferita ad altro imprenditore insieme all'azienda. Più consistente è invece il concetto di novità ex art. 2564. Secondo tale norma la ditta non deve essere uguale a quella usata da altro imprenditore e tale da creare confusione per l'oggetto dell'impresa o per il luogo in cui questa è esercitata. Chi ha adottato per primo una data ditta ha il diritto all'uso esclusivo della stessa, chi adotta ditta uguale o simile è costretto ad integrarla o modificarla. Per le imprese commerciali trova applicazione il principio della priorità della trascrizione nel registro delle imprese. La ditta è trasferibile, ma, secondo la previsione dell'art. 2565 c.c., solo insieme all'azienda.
Documento di trasporto. Documento che a seguito dell'abolizione della bolla di accompagnamento deve essere emesso nelle seguenti principali ipotesi: 1) qualora si utilizzi la fattura differita. 2) per lo spostamento di beni a titolo non traslativo della proprietà (ad esempio, lavorazione, deposito, comodato, ecc.).
Distruzione creatrice. La teoria delle innovazioni, sviluppata da Schumpeter, spiega l'alternarsi, nel ciclo economico, di fasi espansive e recessive. Le innovazioni, infatti, non vengono introdotte in misura costante, ma si concentrano in alcuni periodi di tempo - che, per questo, sono caratterizzati da una forte espansione - a cui seguono le recessioni, in cui l'economia rientra nell'equilibrio di flusso circolare. Un equilibrio però, non uguale a quello precedente, ma mutato dall'innovazione. Le fasi di trasformazione sotto la spinta dalle innovazioni vengono definite da Shumpeter di "distruzione creatrice", alludendo al drastico processo selettivo che le contraddistingue, nel quale molte aziende spariscono, altre ne nascono, e altre si rafforzano. In questo processo l'imprenditore svolge il ruolo di traghettatore dello sviluppo scientifico dall'ambito della ricerca a quello dell'impresa.
Downsizing.Un’impresa che da grande si fa piccola.
Drucker Peter. Il padre del management.
Due diligence. L'attività di controllo puntuale che viene intrapresa dal partner (investitore, acquirente, finanziatore) a seguito di un accordo di massima.
Dumping. Vendita di un bene o di un servizio su di un mercato estero (mercato di importazione) a un prezzo inferiore a quello di vendita (o, addirittura, a quello di produzione) del medesimo prodotto sul mercato di origine (mercato di esportazione).


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E - M

Ebitda.Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization, o Mol (margine operativo lordo) in italiano, è un indicatore di redditività che evidenzia il reddito di un'impresa basato solo sulla sua gestione caratteristica al lordo, quindi, di interessi (gestione finanziaria), tasse (gestione fiscale), deprezzamento di beni e ammortamenti.
E-business. Consiste nell'utilizzo delle tecnologie informatiche di networking nei processi economici. In particolare, fanno parte dell'e-business tutti gli scambi condotti attraverso le reti di telecomunicazione e in particolare tramite Internet.
Ecoaudit. Strumento volontario che le imprese possono adottare per migliorare, attraverso un sistema integrato di gestione e di controllo ambientale, i propri processi allo scopo di ridurre l'impatto sull'ambiente.
Economia aziendale. E' la disciplina scientifica dedicata all'elaborazione di conoscenze e teorie utili per il governo economico dei sistemi sociali di ogni ordine (imprese, famiglie, organizzazioni private non orientate al profitto, istituti della pubblica amministrazione). Assieme all'economia politica appartiene al più ampio ambito disciplinare delle scienze economiche. La nascita dell'Economia Aziendale come scienza è normalmente ricondotta alla prolusione per l'Anno Accademico 1926/27 pronunciata da Gino Zappa al Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali in Venezia, oggi Università "Ca' Foscari" di Venezia:
"La scienza che studia le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle imprese, la scienza ossia dell’amministrazione economica delle imprese è l’economia aziendale"
Secondo la tradizionale tripartizione Zappiana il fenomeno aziendale può essere indagato secondo tre grandi aggregati di processi, cui corrispondono altrettante sub-discipline dell'Economia Aziendale:

  • la rilevazione
  • l'organizzazione
  • la gestione

L'economia aziendale, anche in ragione della formazione dei suoi padri fondatori, può essere considerata l'evoluzione storica della ragioneria, rispetto alla quale si prefigge tuttavia obiettivi più ampi.
Ecolabel. Marchio di "qualità" di cui si può avvalere l'impresa che promuove lo sviluppo e l'uso di prodotti con minore impatto ambientale e fornisce ai consumatori una trasparente informazione su di essi.
EFQM. Fondazione europea, nata nel 1988 in Svizzera, che oggi ha sede in Olanda, a Eindhoven. Vi aderiscono alcune centinaia di gruppi industriali, università e centri di ricerca e ha lo scopo di stimolare i processi di qualità nelle imprese europee al fine di aumentare la loro competitività, potenziare la cultura della qualità attraverso programmi di formazione, premi per tesi, dottorati. Vedi anche il sito http://www.efqm.org/
EFTA. Organizzazione internazionale che comprende quattro stati: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Ha sede a Ginevra e uffici a Bruxelles e Lussemburgo. Vedi anche il sito http://www.efta.int/.
E-Marketplace. Internet può essere considerato un valido strumento per reperire e diffondere informazioni commerciali. Molte imprese hanno avviato la loro attività di e-business utilizzando siti web per la diffusione di informazioni fondamentali riguardanti la loro impresa e i loro prodotti. Trasformare quei siti web da catalogo on-line in una soluzione e-commerce integrata è un obbiettivo che richiede notevoli risorse. Oltrettutto i potenziali clienti possono avere grandi difficoltà nel trovare un sito web tra milioni di altri siti utilizzando esclusivamente i tradizionali canali di ricerca. Per questo motivo gli e-Marketplaces business-to-business (b2b emarkets) stanno diventando importanti luoghi di incontro e di scambio per molte aziende. Definizione di e-Marketplace B2B: "Un e-Marketplace business-to-business (B2B eMarket) rappresenta un luogo di incontro tra molti compratori e molti venditori. Costituisce un'arena su Internet dove un intermediario affidabile offre opportunità commerciali e funzioni aziendali innovative alle imprese registrate. L'intermediario non interferisce sulla definizione dei prezzi dei beni e servizi offerti sull' eMarketplace." Un'impresa potrebbe utilizzare gli eMarketplaces * Per raggiungere nuovi clienti e partners * Per offrire ai clienti un mezzo conveniente per acquistare prodotti * Per ridurre i costi utilizzando i servizi offerti dall'e-Marketplace * Per reperire informazioni industriali riguardanti la concorrenza.
Empowerment. E’ l'affidamento di autonomia e responsabilità ai collaboratori. L'empowerment è lo strumento base per realizzare l'obiettivo di ogni impresa: l'organizzazione snella.
End user. Termine anglofono che indica solitamente il consumatore finale del prodotto o l'utilizzatore effettivo di un servizio. Può trovarsi al termine di una catena di B2B .
Engineer to order. Avvio del processo di progettazione totale o parziale del prodotto a fronte dell'ordine del cliente
E-procurement Termine inglese utilizzato nel mondo dell'on-line che indica uno o più processi all'interno di una impresa atti ad approvvigionare la stessa di materie prime, semilavorati e/o beni/servizi in genere. Tali processi di acquisizione avvengono in formato elettronico (via internet).
ERP. Enterprise resource planning. Termine coniato all'inizio degli anni '90, utilizzato nell'industria per l'insieme di attività, supportate da software, che aiutano nella gestione dell'impresa. Tra queste: pianificazione della produzione, acquisto delle materie prime, mantenimento e gestione di un inventario, interazione con i venditori e con gli acquirenti. Lo scopo è ottimizzare la collocazione delle risorse aziendali e promuovere l'offerta di beni e servizi con la massima efficacia. I vantaggi che un sistema ERP può apportare sono numerosi in termini di reperibilità dei dati, facilitazione dell'analisi, trasparenza. Di solito i sistemi ERP vengono utilizzati e integrati con sistemi di database relazionali.
Esternalità. Una esternalità si manifesta quando l'attività di produzione o di consumo di un soggetto influenza, negativamente o positivamente, il benessere di un altro soggetto, senza che quest’ultimo riceva una compensazione (nel caso di impatto negativo) o paghi un prezzo (nel caso di impatto positivo) pari al costo o al beneficio sopportato/ricevuto. L'esternalità indica dunque l'effetto di un'attività che ricade verso soggetti che non hanno avuto alcun ruolo decisionale nell'attività stessa. L'esternalità dipende da un'attività economica individuale, ma non è assimilata alle merci e pertanto è priva di un prezzo di mercato.
Esternalizzare. Delegare a terzi attività o funzioni prima svolte direttamente all'interno dell'impresa. La capacità di decidere quando sia più conveniente affidare una fase del ciclo ideazione-realizzazione-vendita di un prodotto/servizio a terzi è di importanza fondamentale: in generale, soprattutto per le piccole imprese, è consigliabile dedicarsi a ciò che si sa fare meglio e/o a costi minori, rinunciando ad occuparsi di tutto e allacciando buoni contatti con dei subfornitori per gli aspetti in cui si è meno competitivi. Tale decisione permette di mantenere una struttura aziendale più flessibile, senza risentire troppo delle variazioni della domanda.
Fare carriera nell'impresa.
Fattori produttivi (o fattori della produzione). Sono tutti quei fattori che rendono possibile la produzione: materie prime, personale, impianti ... Partendo dal presupposto che ad ogni fattore corrisponde un costo, un'opportuna ricerca per utilizzare la migliore combinazione di fattori produttivi è necessaria per poter determinare la soluzione più economica e allo stesso tempo più redditizia per l'impresa. Per ottenere il massimo profitto: l’imprenditore deve agire sui fattori della produzione.I fattori fissi non si possono aumentare gradualmente in piccole dosi ma in modo discontinuo a “a scatti”, come l'acquisto di un macchinario o un investimento finanziario. I fattori variabili si possono aumentare in piccole dosi e quindi gradualmente. Nel periodo breve si può aumentare l’impiego dei fattori variabili per esempio aumentando la forza lavoro. I fattori limitazionali non possono essere sostituiti perché sono indispensabili per il ciclo produttivo. Per esempio la pasta di cellulosa per la produzione della carta. I fattori sostituzionali, invece possono essere sostitutivi parzialmente e non interamente e tra di loro. Come la sostituzione parziale di uomini con macchinari. I fattori alternativi si possono sostituire tra di loro: un motore a scoppio può essere alimentato con benzina o GPL. I fattori illimitati si possono acquistare e/o utilizzare senza particolari limitazioni; l'energia solare a esempio. I fattori limitati si possono aumentare solo in parte come nel caso dei beni non riproducibili; a esempio le risorse naturali in generale.
Finanza. Vedi «Glossario dei termini finanziari».
Flusso di cassa. E' la somma del reddito netto di una società, degli ammortamenti e degli accantonamenti a riserva. Vedi glossario dei termini finanziari.
Franchising. Accordo di collaborazione che vede da una parte un'impresa con una formula commerciale consolidata (affiliante, o franchisor) e dall'altra una società o una persona fisica (affiliato, o franchisee) che aderisce a questa formula.
Front office..Termine mutuato dalla lingua inglese che indica personale o strutture dedicate all'interno di un'impresa quali interfaccia di questa nei confronti del mercato e dei clienti in genere. Il Front Office di un'impresa solitamente svolge funzioni di interazione quali pre-vendita, vendita, supporto. .
GANTT.  Metodo di rappresentazione grafica usato per il controllo visivo dell'andamento di grandezze significative dell'attività di un'impresa.
GEIE.. Il Gruppo Europeo di Interesse Economico è costituito da due o più soggetti residenti in paesi Ue che esercitano un'attività economica, al fine di agevolare e sviluppare le relative attività dei partecipanti. Come nei consorzi, anche il GEIE svolge un'attività collegata a quella dei partecipanti che tuttavia mantengono la propria autonomia di gestione. Per un approfondimento vai alla voce Definizione di impresa.
Gestione convenzionata. E' la gestione di un servizio attraverso un accordo o contratto tra la pubblica amministrazione e un privato, o tra più amministrazioni pubbliche.
Gestione per obiettivi. Nella gestione per obiettivi le fonti del vantaggio competitivo dell'impresa, derivano dal conseguimento di tutti gli obiettivi affidati alle singole funzioni aziendali.
Gestione per processi. Nella gestione per processi le fonti del vantaggio competitivo dell'impresa, derivano dall'analisi e dall'ottimizzazione della catena del valore in base alla quale l'impresa viene suddivisa nelle diverse attività che essa svolge quando progetta, acquista, produce, vende, assiste.
Gestire i dipendenti.
Giusta causa. Requisito fondamentale per potere attuare un licenziamento da parte di un datore di lavoro nei confronti di un dipendente che non sia in accordo sul provvedimento. In pratica per un'interruzione unilaterale di un rapporto di lavoro bisogna addurre motivazioni che vengano considerate "giuste", dalle parti.
Gruppi di acquisto solidali (GAS). Sono gruppi di persone che decidono di acquistare prodotti (alimentari ma non solo), direttamente dai chi li produce. Questo permette un risparmio sia per le imprese (che normalmente riescono ad ottenere guadagni maggiori), che per i consumatori. I prezzi sono più convenienti perché i prodotti sono acquistati all'ingrosso, da imprese locali (e quindi con minori costi di trasporto) e perché senza alcun'intermediazione. I GAS sono una forma di "filiera corta" (in cui i passaggi dal campo alla tavola sono ridotti al minimo). Ciò che rende solidale un gruppo d'acquisto è la finalità di solidarietà sociale che gli aderenti pongono alla base del loro accordo. Criteri guida che possono variare dal rispetto dell'ambiente, all'aiuto rivolto ai popoli del sud del mondo, a qualsiasi altra finalità meritoria dal punto di vista sociale. Molti GAS si formano per acquistare prodotti di agricoltura biologica. Oltre ai gruppi d'acquisto solidale esistono altre forme di gruppi d'acquisto che hanno come unico scopo quello di ottenere prezzi migliori. Per fare acquistare grossi quantitativi di merce, i GAS si mettono insieme «facendo rete». Il coordinamento nazionale dei GAS avviene grazie al sito della rete nazionale (retegas.org). È uno strumento che consente una collaborazione reciproca tra i vari gruppi e che costituisce anche un mezzo per una maggiore e più rapida diffusione di questa esperienza attraverso lo scambio di informazioni. In Italia sono attualmente censiti 518 Gruppi d'acquisto solidale.
Hardship clause. Clausola di avversità. Questa clausola particolare serve per dare la possibilità alle parti che hanno stipulato un contratto di ripristinarne le condizioni qualora si verifichino eventi di particolare entità negativa. Per esempio gravi crisi politiche ed economiche.
ICT e Internet . ICT (Information and communication technology). L'aggregato di settori in cui Internet si colloca è l'ICT. Esso comprende imprese produttrici di hardware, software, servizi di TLC, servizi di comunicazione e pubblicità, editoria elettronica, informazione. Lo sviluppo esplosivo dell'ICT in Europa è stato assicurato da tre fattori: deregulation delle TLC, leadership mondiale nella comunicazione mobile, fattore aggregante della moneta unica.
Identità dell’impresa. L'impresa va considerata come una persona con la propria identità, e cioè l'insieme di princìpi, regole e valori.
Imitazione servile. L'imitazione servile viene commessa da un'impresa che, al fine di confondere il pubblico e gli acquirenti in generale sulla provenienza dei prodotti venduti, presenta il frutto della propria produzione sotto forme del tutto simili a quelle di un'altra impresa.
Immagine dell’impresa. E’ la rappresentazione verso il mondo esterno di due componenti dell’impresa, una cognitiva e una emotiva. La prima è costituita dai numeri, dai fatti, da esperienze dirette o indirette avute con l'impresa, dai comportamenti, dalle risposte. La seconda è costituita dal coinvolgimento emotivo, dal ricordo, dalla tradizione, dai valori, dall'orientamento personale di chi esprime la valutazione.
Impresa. Sotto il profilo giuridico, è un'attività economica professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi: ciò è quanto si desume dalla definizione di "imprenditore" che all'art. 2082 fornisce il vigente Codice civile. L'impresa è caratterizzata da un determinato oggetto (produzione o scambio di beni o servizi) e da specifiche modalità di svolgimento (organizzazione, economicità e professionalità). Sotto il profilo economico, va aggiunto che deve essere condotta con criteri che prevedano un’adeguata copertura dei costi con i ricavi, altrimenti si ha consumo e non produzione di ricchezza. Inoltre l'impresa può essere definita come un sistema sociale tecnico aperto: un sistema è un complesso di interdipendenze di parti rispetto ad un obiettivo comune e quando si tratta di un sistema sociale tecnico le parti sono costituite da beni e persone (attrezzature, rirsorse umane, conoscenze e rapporti sociali). Un sistema aperto, inoltre, scambia con l'esterno conoscenza e produzione. Pertanto, l'impresa è un complesso di interdipendenze tra beni e persone che operano scambiando con l'esterno conoscenza e produzione e perseguendo un comune obiettivo consistente nella produzione di valore.
Impresa a rete.
Impresa artigiana. Sono così definite le imprese prevalentemente di persone (cooperative, snc, sas, ss) che hanno per scopo prevalente la produzione di beni o di servizi, purché non operino nelle attività agricole, commerciali, di intermediazione mobiliare e di ristorazione, Ricadono sotto questa definizione le srl unipersonali. Esistono anche dei limiti al numero di personale (9 o 18 dipendenti a seconda del tipo di lavoro).
Impresa eccellente.
Impresa familiare. Impresa a cui collaborano, oltre al titolare, il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo. In tal caso, il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nell'impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa, in proporzione alla quantità e qualità del lavoro prestato: 1) agli utili dell'impresa familiare ed ai beni acquistati con essi; 2) agli incrementi dell'impresa, anche in ordine all'avviamento. Ai fini delle imposte sui redditi i redditi derivanti dalle imprese familiari possono essere ripartiti fino al 49% del loro ammontare ai familiari che abbiano prestato in modo continuativo e prevalente la loro attività di lavoro nell' impresa, in proporzione alla quota di partecipazione agli utili (a esempio, reddito impresa 100 ripartito come segue: 51 imprenditore titolare impresa, 19 moglie, 30 figlio.
Impresa e marketing.
Impresa individuale. Si parla di impresa individuale quando il soggetto giuridico è una persona fisica che risponde con i propri beni delle eventuali mancanze dell'impresa: in tal caso non c'è un'autonomia patrimoniale dell'impresa e se questa viene dichiarata fallita, anche l'imprenditore fallisce. Sono concettualmente simili all'impresa individuale quella familiare (formata al 51% dal capofamiglia e al 49% dai suoi familiari, con una parentela non superiore al 2° grado) e quella coniugale (formata solo da marito e moglie).
Impresa moderna.
Impresa sociale.
Impugnazione delibere.Facoltà di impugnazione delle deliberazioni dell'assemblea di una società che non sono prese conformemente alla legge o all' atto costitutivo E' concessa agli amministratori, ai sindaci e ai soci assenti o dissenzienti, e - per quelle dell' assemblea ordinaria - anche ai soci con diritto di voto limitato. L'impugnazione deve essere effettuata entro tre mesi e l'eventuale annullamento della deliberazione ha effetto rispetto a tutti i soci.
IMQ (Istituto del marchio di qualità. Istituto italiano che attesta che un determinato prodotto o servizio è conforme alle norme di qualità europee. Rilascia a tale proposito una certificazione di conformità. Deve la sua autorevolezza al fatto che il suo giudizio è svincolato da interessi di sorta perché l'istituto, nella concessione del marchio, rappresenta sempre una terza parte. Vedi anche il sito http://www.imq.it/ .
Incubatore di imprese. L'incubator differisce dal venture capitalist in quanto, oltre a reperire capitali e a seguire l'andamento strategico delle imprese, fornisce anche una serie di servizi che vanno dalla disponibilità di spazi, ai servizi di portineria, a consulenza fiscale, legale o di marketing.
Ineleggibilità degli amministratori. Limitazione imposta dalla legge nella scelta dell'organo amministrativo. Non possono infatti essere nominati amministratori di impresa, e qualora nominati decadono dal loro ufficio, i seguenti soggetti: l'interdetto, l'inabilitato, il fallito, o chi è stato condannato a una pena che importa l'interdizione, anche se temporanea, dai pubblici uffici, o l'incapacità a esercitare uffici direttivi
Institore. Dirigente incaricato dall'imprenditore proprietario di un'impresa di svolgere compiti di gestione aziendale ad altissimo livello in sua vece. I poteri dell'institore sono praticamente gli stessi dell'imprenditore, al quale egli deve rispondere direttamente.
Intelligenza emotiva. E’ la capacità di essere intelligenti nella sfera delle emozioni, ha un'enorme importanza per l’impresa e uno dei compiti del leader è esercitare la propria intelligenza emotiva e stimolarla tra i propri dipendenti.
Internalizzare. Portare all'interno di un'impresa una funzione o una produzione connessa con l'attività caratteristica di essa, per la quale prima si era scelto di appoggiarsi a terzi. I vantaggi dell'internalizzazione di parte (o della totalità) del processo di ideazione-realizzazione-vendita di un prodotto/servizio possono darsi in termini di autonomia (da fornitori irregolari o inaffidabili, da distributori insoddisfacenti) e di efficienza (riduzione dei costi sul medio e sul lungo periodo), ma richiedono solitamente un grosso impegno in termini di risorse. Gli svantaggi sono legati all'incremento degli investimenti in immobilizzazioni e all'aumento della complessità aziendale.
Interporto.Centro in grado di smistare merci trasportare su strada e su rotaia. I più importanti dispongono di magazzini.
Intranet. Rete ad accesso regolato progettata per la gestione e lo scambio di informazioni all'interno di un'organizzazione, sviluppata sulla base delle tecnologie Internet. In genere è posseduta da un'impresa ed è finalizzata a consentire la condivisione delle risorse e delle informazioni tra tutti i collaboratori interni che dispongono di un accesso. Può essere utilizzata per svariate funzioni (distribuzione di documenti, condivisione di software, accesso a database, formazione).
Intuitus personae. In genere, è l'interesse tutelato nelle società di persone, al fine di garantire che il contratto di società sia basato sulle qualità personali dei soci. A differenza di quanto avviene nelle società di capitali, nelle società di persone, infatti, uno tra gli elementi che determinano la volontà di stipulare il contratto è la conoscenza ed il riconoscimento delle capacità e delle qualità lavorative dei soci.
Iscrizione nel registro delle imprese. E' l'adempimento connesso a tutti gli accadimenti che riguardano la vita di un'impresa (a esempio, costituzione, nomina amministratori, liquidazione, ecc.), avente il fine di garantirne la conoscenza a tutti coloro i quali possono avere rapporti con la stessa (a esempio, i creditori, le banche, i dipendenti, ecc.).
ISO 9000. Insieme di norme emanate nel 1987 dall'International organization for standardization e recepite dall'UE che, se rispettate, garantiscono all'impresa la qualità aziendale e le permettono di conseguire la certificazione di qualità dei prodotti e dei servizi. Vanno soggette a revisione.
Job skill. Letteralmente skill significa "capacità", dunque capacità nel lavoro (specializzazione). Ovviamente durante i colloqui le capacità vengono giudicate in relazione al tipo di lavoro specifico per cui si sta facendo la selezione. Gli skill di un programmatore sono, per esempio, i linguaggi di programmazione conosciuti.
Joint venture. E' un accordo di collaborazione per mezzo del quale due o più imprese che pur mantenendo la propria indipendenza giuridica, collaborano per la realizzazione di un progetto di natura industriale o commerciale e che vede l'utilizzo sinergico delle risorse portate dalle singole imprese partecipanti
Just-in-time.  Approccio organizzativo-gestionale che persegue i seguenti scopi: zero scorte, zero scarti, zero set-up-time, zero fermate, zero trasporti, zero attese.
Kaizen. Miglioramento della catena del valore ottenuto con il coinvolgimento di tutto il sistema degli stakeholder e che si realizza per piccoli passi. Richiede grande impegno da parte del personale e modesti investimenti.
Know how.Traduce l'italiano "saper fare", e indica una conoscenza non esclusivamente teorica, ma di tipo pratico, concreto, che riguarda processi produttivi, distributivi, organizzativi o altro, solitamente specifici di un determinato settore, ed è acquisibile grazie all'esperienza e/o tramite contatti con altre imprese. Possedere un know-how non condiviso dagli altri operatori del settore rappresenta spesso un vantaggio importante rispetto alla concorrenza.
Knowledge management. L'insieme di tecnologie e metodologie che costituiscono il patrimonio cognitivo di un'impresa e che stanno alla base delle scelte gestionali della stessa.
Lavoro interinale. Lavoro a tempo determinato soggetto agli stessi contratti dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. I contratti vengono stipulati sia dal lavoratore sia dalle aziende con un'agenzia intermediaria dotata di autorizzazione per tale incarico. Fino a pochi mesi fa questa forma di occupazione era, nel nostro paese, interdetta a causa della normativa sul divieto di interposizione di manodopera (Legge 264/1949).
Lavoro parasubordinato. E' un lavoro autonomo ma caratterizzato da una collaborazione coordinata e continuativa all'attività di qualcun altro, che produce di fatto una situazione di subordinazione e dipendenza economica.
Lavori in corso. L'ammontare complessivo di tutti i beni e servizi non ancora completati alla fine di un determinato esercizio sociale; è caratterizzato dalla presenza di un contratto di commessa per la produzione, entro un determinato intervallo temporale (in genere di durata superiore all'anno) di un bene o di un servizio.
Leadership. Nella piccola o micro impresa, la leadership coincide, solitamente, con l'imprenditore, che, quindi, può essere definito il leader, nella media e grande impresa la leadership, generalmente, è costituita dai più alti dirigenti, definiti anche top management.
Lead time. È il tempo intercorrente tra l'inizio della prima attività e la fine dell'ultima attività di un ciclo di produzione di un prodotto.
Lean production. E’ stata introdotta dalla Toyota; è un sistema di produzione che impiega una modesta quantità di risorse aziendali, combina i vantaggi della produzione artigianale con quella di massa, consente di produrre un'ampia varietà di prodotti, impiega squadre di dipendenti multi-specializzati, è fortemente automatizzata, opera con un gran numero di sub-contractors, responsabilizza i lavoratori, che sono stimolati ad individuare eventuali anomalie nel processo di produzione. Alla squadra è affidato il compito della manutenzione di macchinari e impianti posti sotto la sua responsabilità.
Lean organization. Struttura organizzativa caratterizzata da quattro criteri fondamentali: la riduzione dei livelli gerarchici, la semplificazione delle procedure, la riduzione del frazionamento orizzontale, l'ampliamento dei ruoli.
Lettere di patronage. Di solito, sono dichiarazioni effettuate dalla impresa capogruppo, a favore delle controllate, al fine di perseguire il buon esito di una determinata operazione o affare (a esempio, una lettera di patronage della capogruppo a un istituto di credito, per l'ottenimento di un finanziamento a favore della controllata).
Licitazione privata.. Procedura che la pubblica amministrazione può usare per scegliere l'impresa più adatta quando deve lanciare un appalto.
Lifetime value. Indicatore del valore che un singolo cliente rappresenta per l’impresa in funzione del tempo.
Limiti di tolleranza. Si tratta di valori di qualità del prodotto chiaramente espressi nei contratti di compravendita, entro i quali la merce oggetto dello scambio deve rientrare.
Logistica. E’ il complesso delle attività funzionali di un’impresa che programma e controlla una razionale gestione della movimentazione e dello stoccaggio dei beni.
Logistica integrata. Termine abbastanza ambiguo che comprende dalla semplice coesistenza nella stessa organizzazione di funzioni di trasporto e immagazzinamento fino alla logistica per conto terzi.
Logistics city. Sono i 'terminali' delle reti di trasporto merci incaricati di distribuire le merci all'interno di una città o di una area urbana.
PDCA. Elaborato dal prof. Deming il ciclo pdca è uno strumento per il miglioramento dei processi e delle performance aziendali. Il pdca si realizza attraverso un circolo virtuoso costituito da quattro fasi: plan (pianificare), do (fare ciò che si è pianificato), check (verificare i risultati e confrontarli con il piano), act (decidere di mantenere o correggere).
Management buy-in. Acquisizione di un’azienda ad opera di un gruppo di manager esterni.
Management buy-out. Acquisizione di un’azienda ad opera di un gruppo di manager interni.
Manuale della qualità. Insieme delle politiche e degli obiettivi di un'impresa in merito ai requisiti richiesi dalla normativa ISO 9000. Un manuale in genere comprende la descrizione dell'impresa, la sua storia, le attività in corso, le politiche, le strategie, gli obiettivi, il sistema qualità.
Marca. Nome, termine, simbolo, design associati a un prodotto, a un bene, a un servizio di un’impresa o di un gruppo di imprese, usati per identificare la fonte produttiva o le caratteristiche del prodotto, del bene, del servizio e per differenziarli dalla concorrenza.
Marchio. Segno distintivo, costituito da un emblema, un’icona o da una denominazione impressi o applicati sui prodotti. Si differenzia dalla marca (ad esempio Nike è la marca, il disegnino a forma di ala impresso sulle scarpe il marchio).
Marchio di qualità. Segno apposto sul prodotto destinato alla vendita che ne indica l'appartenenza a determinati valori di qualità riconosciuti dalla Comunità europea.
Marketing. L’insieme delle azioni di un’impresa volte a creare un circolo virtuoso tra impresa e mercato (definizione di E. Caruso). Vedi Glossario del marketing.
Marketing di massa. Marketing basato su un’interpretazione omogenea del mercato, per cui non esistono i segmenti.
Marketing, Direct. Il direct marketing è un marketing interattivo che utilizza uno o più media pubblicitari che consentono di ottenere una risposta misurabile e/o una transazione. Si caratterizza per la sua capillarità e selettività; riesce a personalizzare la comunicazione tra impresa e cliente costruendo un marketing mix personalizzato per il cliente.
Marketing interno. Insieme delle attività dell’impresa volte a comunicare con i suoi clienti interni, ovvero l’intero personale, in modo da formarlo, motivarlo e renderlo partecipe, con la finalità ultima di soddisfare e servire il cliente in modo efficace ed efficiente.
Marketing mix. Si intende per marketing mix l'insieme delle politiche di marketing che coinvolgono: il prodotto/servizio, il prezzo, la promozione e la vendita.
Marketing, modello transazionale. «Marketing è individuare i bisogni  del target market e operare per soddisfare tali bisogni più efficacemente della concorrenza».
Marketing, modello relazionale. «Marketing è la gestione dei processi di scambio tra due soggetti tra i quali si instaura una transazione, senza alcuna sudditanza tra un soggetto e l'altro».
Marketing, One to one. Applicazione del direct marketing facendo uso delle ICT. Ha come obiettivo creare una relazione diretta tra azienda e singolo cliente.
Marketing strategico. L'area del marketing strategico è quella nella quale si idea, si realizza e si controlla la strategia aziendale.
Market responsive. Predisposizione dell'industria a porsi in posizione subalterna rispetto al consumatore/cliente. La risposta dello scaffale è sacra affermano i fautori del market responsive.
Mark up. Metodologia di definizione del prezzo che consiste nel sommare ai costi totali del prodotto un margine di profitto.
Matrice (Struttura a). La struttura a matrice, adottata per la prima volta dalle imprese aerospaziali americane negli anni '50, presenta organi di primo livello specializzati, sia in base al criterio della tecnica, sia in base al criterio dei prodotti/progetti. Gli organi di secondo livello sono quindi soggetti ad una duplice linea di autorità: dipendono sia dal responsabile di prodotto/progetto, sia dal responsabile di funzione. Questa struttura presenta un elevato grado di complessità e richiede che oltre ai meccanismi formali di coordinamento siano presenti anche dei comportamenti e una cultura orientata all'organizzazione per matrice stessa. In particolare, è richiesto uno stile di direzione che favorisca un atteggiamento aperto e flessibile verso l'ambiente di lavoro e dove lo scambio, la discussione e il dialogo continuo siano valorizzati ed incentivati.
Merchandising. E’ definito come l'insieme delle tecniche, a differenti livelli, orientate a vendere, alle condizioni migliori, nei più appropriati punti di vendita e cioè a meglio comunicare l'attrattiva dei prodotti agli occhi del consumatore.
Milestones. Letteralmente pietre miliari: sono obiettivi precisi associati a scadenze definite. Servono per misurare se il progetto, una volta partito, è in ritardo o segue la tabella di marcia.
Mission. La mission può essere definita la ragion d'essere di un'azienda e può essere formulata rispondendo alle seguenti domande.
Perché esistiamo.
Qual è il nostro mercato.
Quali sono i nostri principali clienti.
Quali sono i nostri principali prodotti.
Quali sono i nostri valori.
Modelli d'impresa.
Motivazione. Concetto psicologico correlato all'intensità e alla direzione del comportamento dell'uomo. Ad esempio, il perché due persone con le stesse capacità hanno livelli di prestazione diversi o il perché una persona si impegna  a fondo in un compito e ne trascura un altro, possono trovare spiegazione in termini di motivazione.
MUDA. Muda è un termine giapponese, sinonimo di sprechi nelle imprese. Mikel J. Harry ha elaborato una "catena del non valore nei processi aziendali" per eliminare gli sprechi. La catena si articola nei seguenti punti:
• La sopravvivenza di un'impresa è legata alla sua crescita nel business.
• La crescita nel business è determinata dalla soddisfazione del cliente.
• La soddisfazione del cliente è governata dalla qualità, prezzo e tempi di consegna.
• Qualità, prezzo e tempi di consegna sono controllati dalla capacità di processo. • La capacità di processo, è fortemente condizionata dalle variabili di processo che devono essere costantemente controllate.
• Le variabili di processo portano a creare delle attività senza valore per il cliente denominate "Muda".
• Per eliminare le "Muda" bisogna applicare corrette metodologie e tecniche nel lavoro (knowledge).
• Per applicare corrette metodologie e tecniche nel lavoro bisogna conoscerle.
• Ne deriva che la conoscenza e l'applicazione di tutto il sapere disponibile (knowledge) da parte di tutto il personale dell'azienda sono l'unico modo per eliminare le "Muda" sopravvivere e crescere nei mercati.
La Toyota ha individuato sette tipi di Muda:
Difetti
I difetti presenti nel bene prodotto spingono il cliente a rifiutarlo. Lo sforzo impiegato per creare questi difetti è uno spreco. Nuovi processi per la gestione dello spreco devono essere aggiunti per provare a recuperare una parte del valore dal prodotto, che rischia di essere scartato al 100%.
Sovrapproduzione
La sovrapproduzione è la produzione o l'acquisizione di un oggetto prima che esso sia veramente richiesto. E' lo spreco più pericoloso per l'azienda perché nasconde i problemi della produzione. La sovraproduzione deve essere immagazzinata, gestita e protetta.
Trasporto
Ogni volta che un prodotto viene sottoposto ad un movimento rischia di essere danneggiato, perso, ecc, oltre ad essere un'attività di non-valore aggiunto. Il trasporto non comporta alcuna trasformazione al prodotto che il cliente sia disposto a pagare.
Attesa
Si riferisce sia al tempo trascorso dagli operatori aspettando che arrivino le risorse, sia il tempo che passa mentre aspettano che il prodotto venga portato via, sia il capitale investito in beni e servizi che non sono stati ancora consegnati al cliente. Spesso esistono dei processi ad hoc per gestire queste attese.
Scorte
Le scorte, che siano sotto forma di materie prime, di materiale in lavorazione (WIP), o di prodotti finiti, rappresentano comunque un capitale che deve ancora produrre un guadagno sia per il produttore che per il cliente. Ciascuna di queste tre voci che non sia ancora elaborata per poter produrre valore è uno spreco.
Movimento
A differenza del trasporto, il movimento si riferisce ai macchinari o agli operai, perché questi possono subire usure, danneggiamenti o avere problemi relativi alla sicurezza. Include anche gli investimenti e i costi del processo produttivo.
Sovraprocessare
Usare risorse più costose del necessario per le attività produttive o inserire funzioni aggiuntive oltre a quelle che aveva inizialmente richiesto il cliente produce solo sprechi. Qui nasce un problema particolare riguardo alle persone. Gli operatori che possiedono una qualifica superiore a quella richiesta per realizzare determinate attività, generano dei costi per mantenere le proprie competenze che vanno persi nell'esecuzione di attività che richiedono una qualifica minore.
Multinazionale. Un'impresa multinazionale, in ambito economico, è un'impresa che organizza la sua produzione in almeno due paesi diversi. È detta controllata l'impresa operante in un paese estero di cui la multinazionale controlla tra il 10 e il 50% delle azioni, filiale quella di cui controlla più del 50% delle azioni. Le maggiori imprese multinazionali possono avere budget maggiori di quelli delle economie dei paesi in via di sviluppo in cui operano; tali imprese giocano un ruolo importante nei processi di globalizzazione e hanno una forte influenza sulle relazioni internazionali degli stati coinvolti. Tuttavia vanno considerate "multinazionali" anche le piccole e medie imprese dotate di un impianto di produzione o di distribuzione all'estero (a esempio un calzaturificio del Nord Est con un impianto di produzione in Romania). Essere multinazionali è spesso la strategia ottimale per operare in un'economia globale integrata. L'ascesa delle multinazionali negli anni '90 va di pari passo con il processo di liberalizzazione regionale e globale del commercio. A causa della concorrenza internazionale, le imprese tendono a ridurre i costi di produzione e ricercare fattori di produzione a basso costo. Tuttavia le attività multinazionali possono svolgersi solo se esistono bassi costi commerciali per la commercializzazione internazionale dei semilavorati o la reimportazione in patria dei prodotti finiti.



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N - Z

NACE. La Classificazione statistica delle attività economiche nelle Comunità europee o codice NACE (dal francese Nomenclature statistique des activités économiques dans la Communauté européenne) è un sistema di classificazione generale utilizzato per sistematizzare ed uniformare le definizioni delle attività economico/industriali nei diversi Stati membri dell’Unione Europea. La nomenclatura venne creata dall’Eurostat, organo statistico della Commissione Europea, nel 1970 e raffinata nel corso degli anni, fino all'ultima revisone nel 2002, pubblicata con Regolamento (CE) n. 29/2002 della Commissione, che modifica il precedente regolamento (CEE) n. 3037/90 del Consiglio relativo alla classificazione statistica delle attività economiche nelle Comunità europee. L’esigenza di unificare le definizioni delle attività economico/industriali è sorta per evitare incomprensioni al livello statistico tra le diverse attività realizzate dai soggetti ed i diversi modi per definirle negli stati dell’UE. Ciascun istituto nazionale di statistica ha formulato conseguentemente una tabella di conversione a cui far riferimento per tradurre automaticamente al livello nazionale i codici NACE. In Italia l’ISTAT traduce i codici NACE con le classificazioni ATECO. La classificazione NACE deriva tuttavia da un sistema internazionale di classificazione delle attività economiche, noto come ISIC o International Standard Industrial Classification (standard internazionale di classificazione industriale), giunto alla revisione 3.1. Le categorie generali, ciascuna delle quali è suddivisa in ulteriori sotto-categorie (con elencazione numerica) sono le seguenti:

  • A Agricoltura, allevamento bestiame, caccia e silvicoltura
  • B Pesca e allevamento pesci
  • C Estrazione di minerali (industria mineraria)
    • CA Estrazione di minerali energetici
    • CB Estrazione di minerali non energetici
  • D Produzione/fabbricazione
    • DA Produzione di cibo, bevande e tabacco
    • DB Produzione di materiali tessili e prodotti tessili
    • DC Produzione del cuoio e dei prodotti di cuoio
    • DD Produzione del legno e dei prodotti del legno
    • DE Produzione della carta e dei prodotti della carta
    • DF Produzione di coke, dei prodotti della raffinazione del petrolio e del carburante nucleare
    • DG Produzione di prodotti chimici e di fibre artificiali
    • DH Produzione della gomma e dei prodotti plastici
    • DI Produzione di prodotti minerali non metallici
    • DJ Produzione di metalli e di prodotti metallici
    • DK Produzione di macchinari e di attrezzature
    • DL Produzione di attrezzature elettriche ed ottiche
    • DM Produzione di attrezzature per i trasporti
    • DN Produzione di altri prodotti non classificati (n.e.c.)
  • E Approvvigionamento di elettricità, gas ed acqua
  • F Costruzioni
  • G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di veicoli, motocicli e beni personali/della casa
  • H Hotel, ristoranti e bar
  • I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
  • J Intermediazione finanziaria
  • K Attività relative ai beni immobili, affitti, intermediazioni e consulenze
  • L Pubblica Amministrazione, difesa, sicurezza sociale obbligatoria
  • M Educazione
  • N Sanità e servizi sociali
  • O Altre attività sociali, personali e di comunità
  • P Attività domestiche
  • Q Attività di enti e organizzazioni non territoriali

Networking. Ogni struttura interconnessa richiede la presenza di un sistema operativo di rete. Spesso le reti sono diverse tra loro e vengono suddivise in segmenti, collegati fra loro da apparati specifici quali bridge e router. Un sistema di networking che collega personal computer presenti tutti nello stesso edificio viene chiamato LAN (o rete locale), un networking che collega invece personal computer in sedi distanti viene chiamato WAN (o rete geografica).
New economy.
Nicchia di mercato. E’ un piccolo segmento di mercato, inteso come gruppo di acquirenti che presentano caratteristiche comuni verso cui in genere le piccole e medie imprese concentrano i loro sforzi differenziando il più possibile il prodotto. Si tratta di segmenti di mercato non occupati né occupabili dalle grandi imprese (poca flessibilità e mancanza di convenienza economica).
Nota integrativa del bilancio.
Notification factoring. E' il caso classico nel quale il cedente si impegna ad avvertire il cliente che il pagamento dovrà essere effettuato esclusivamente al factor.
Nuova impresa. Si può definire tale l'impresa che, all'atto della richiesta di un'agevolazione, non ha ancora conseguito nessun ricavo.
Obbligo di informativa. Insieme delle informazioni che il consumatore deve ricevere prima della conclusione di un qualsiasi contratto a distanza.Tali informazioni riguardano sostanzialmente:- l'identità e l'indirizzo del fornitore - le caratteristiche essenziali del bene o del servizio da acquistare - il prezzo, comprensivo di tutte le tasse e le imposte - le spese di consegna - le modalità di pagamento e quelle di consegna del bene o di prestazione del servizio - l'esistenza del diritto di recesso o la sua esclusione - i modi e i tempi di restituzione o di ritiro del bene, qualora il consumatore voglia avvalersi del diritto di recesso;- il costo della tecnica di comunicazione a distanza;- la durata della validità dell'offerta e del prezzo;- la durata minima del contratto, nel caso di contratti per la fornitura di prodotti o la prestazione di servizi a esecuzione continuata o periodica.La legge italiana stabilisce che prima o al momento della stipula del contratto il consumatore deve ricevere per iscritto (o su un supporto duraturo a sua disposizione) una conferma di tali informazioni, oltre a quelle relative ai servizi di assistenza, alle garanzie commerciali, alle modalità di esercizio del diritto di recesso, e alle condizioni di recesso dai contratti di durata superiore ad un anno.
Obiettivo 1, 2, 5b (Aree). Determinate aree dell'Unione europea sono caratterizzate da condizioni economiche particolari. Le aree comprese nell'obiettivo 1 sono considerate in ritardo di sviluppo, le aree obiettivo 2 sono in declino industriale mentre quelle Obiettivo 5b sono aree rurali depresse.
Obsolescenza tecnologica. Il processo per cui macchinari, hardware, software e altre immobilizzazioni tecniche vengono superati dal punto di vista tecnologico dai nuovi prodotti in commercio. Ciò può avvenire dopo un periodo di tempo anche breve, in specie per macchinari incorporanti tecnologie all'avanguardia: l'obsolescenza tecnologica è perciò altra cosa dall'obsolescenza fisica o dal deterioramento, dovuto all'uso oppure anche solo al passare del tempo (macchinari inutilizzati in magazzino).
Olonico virtuale, Impresa. Da olone, un insieme di cellule che agiscono in modo autonomo, pur essendo orientate al raggiungimento di un obiettivo comune di ordine superiore. Impresa olonica, perché formata da numerosi nuclei interattivi, virtuale perché i nuclei sono formati da imprese diverse legate dalla logica dell'impresa virtuale.
ONLUS. Sigla di organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Si tratta di associazioni, comitati, fondazioni, cooperative sociali o altri enti che operano nell'assistenza sociale e socio-sanitaria, assistenza sanitaria, beneficenza, istruzione, formazione, sport dilettantistico, e in altre attività d'interesse sociale. Per un approfondimento vai alla voce Definizione di impresa.
Ordinaria amministrazione. Nelle imprese, sono tali gli atti compiuti per il conseguimento dello scopo sociale, rientranti nella nozione di "gestione normale", sulla base dell'attività esercitata e delle dimensioni della stessa.
Organismo di certificazione. Istituto, ente che si occupa di effettuare e certificare la attestazione di conformità. La procedura di ispezione e di prova può essere fatta dall'ente stesso o può essere delegata ad altri sotto la propria responsabilità.
Orientamento professionale. Si basa sull'idea che le persone possano scegliere una professione sulla base delle loro caratteristiche personali e dell'ambiente in cui operano; l'orientamento consiste pertanto in una analisi delle capacità, delle attitudini, delle aspettative e delle conoscenze che lo rendono più adatto ad una professionalità piuttosto che ad un'altra. Attività di orientamento sono usate nella valutazione delle opportunità di lavoro sul territorio e nell'individuazione di un percorso formativo- professionale rispondente alla realizzazione della personalità. Spesso le imprese, al loro interno, fanno corsi di orientamemnto professionale.
Organizzare l'impresa.
Origine comunitaria.L'origine comunitaria è assegnata a un prodotto interamente ottenuto nella Comunità o se l'ultima trasformazione o lavorazione sostanziale sono avvenute nella Comunità in conformità agli artt. 23 o 24 del Reg.Cee 2913/92.
Outsourcing. Esternalizzazione di parte delle attività operative; in generale quelle che non rientrano nel core business dell’impresa.
Outsourcing logistico. Accordo in base al quale un'impresa esterna ritira la merce prodotta dagli stabilimenti del cliente, la immagazzina e la invia direttamente nei punti vendita o presso i clienti finali indicati del cliente occupandosi di tutti gli aspetti amministrativi doganali di trasporto e di stoccaggio.
Pacchetto gestionale. Il classico programma per l'amministrazione e la contabilità dell'impresa. Può essere molto specializzato in funzione delle esigenze di un mercato molto verticale, o viceversa essere piuttosto assimilabile a un ambiente di sviluppo, da adattare di volta in volta alle specifiche realtà.
Packaging. Insieme degli elementi e materiali usati per confezionare il prodotto (struttura, etichetta e imballaggio), al fine di renderlo più attraente, più riconoscibile, o per facilitarne il trasporto e l'utilizzazione.
Padroncino. Termine che definisce le piccolissime imprese di trasporto su gomma, costituire generalmente dal guidatore - proprietario di un veicolo.
Paese di origine delle merci. Paese nel quale le merci sono state prodotte o hanno subito l'ultima sostanziale trasformazione industriale economicamente giustificata senza l'apporto di materiali di provenienza estera rispetto a tale Paese.
Pallet. Pedane di legno sostenute da una struttura in ferro studiate in modo tale da poter essere spostate con facilità da apposite macchine elevatrici (muletti): le merci vengono caricate in pila sui pallet, indi trasportate, scaricate e consegnate ai destinatari senza essere rimosse. Hanno lo scopo di facilitare le operazioni di manipolazione delle merci nei vari tipi di trasporto e di eliminare, quando possibili, l'uso dell'imballaggio esterno.
Paradigma. Con paradigma si intende un insieme di regole, generalmente condivise, che servono da riferimento per una corretta interpretazione di una situazione, relativamente ad un determinato fenomeno.
Partenariato. Accordo raggiunto tra due o più soggetti che vengono identificati come "partner", cioè associati, in una determinata attività o nello sviluppo di un progetto comune. La collaborazione tra persone e organizzazioni che lavorano in uno stesso settore ma in Paesi diversi è spesso un pre-requisito per il finanziamento di progetti da parte dell'Unione Europea. Tale collaborazione rafforza infatti la coesione economica e sociale tra i diversi Stati membri e genera un più alto valore aggiunto delle diverse attività.
Partita doppia. È un metodo contabile consistente nel registrare le operazioni aziendali simultaneamente in due serie di conti (principio della duplice rilevazione simultanea), allo scopo di determinare il reddito di un dato periodo amministrativo e per il controllo dei movimenti monetari-finanziari della gestione. I fatti amministrativi vengono osservati sotto due aspetti: quello monetario-finanziario detto anche numerario e l'aspetto economico. La vendita di un bene, a esempio, comporta per l'impresa il contemporaneo sorgere di un credito o di un incasso (aspetto numerario) e di un ricavo (aspetto economico) e pertanto la scrittura contabile eseguita con il metodo della partita doppia deve registrare tali aspetti. I valori numerari sono quelli che esprimono una modifica degli elementi del patrimonio aziendale cioè della disponibilità di condizioni produttive monetarie. In pratica, sono valori numerari il denaro contante e ogni altro mezzo di regolamento ad esso assimilabile (debiti e crediti). Si distinguono:

  • valori numerari certi: dati da entrate e uscite di cassa;
  • valori numerari assimilati: dati dall'aumento o diminuzione di crediti e debiti;
  • valori numerari presunti: dati da variazioni di debiti e crediti espressi in valuta diversa da quella di conto e il cui valore può subire modifiche al momento dell'effettivo incasso o pagamento, il valore contabilizzato al momento della registrazione è quindi presunto.

I valori non numerari sono quelli che esprimono una modifica nella disponibilità di condizioni produttive non monetarie. In pratica sono i componenti negativi e positivi del reddito, valori quindi che si riferiscono a costi, ricavi e valori di capitale. Si distinguono:

  • variazioni di esercizio: costi e ricavi direttamente correlati all'esercizio in corso (che concorrono quindi alla formazione del reddito di un solo esercizio);
  • elementi comuni a più esercizi: costi e ricavi che partecipano alla formazione del reddito di più esercizi e quindi, a fine periodo, necessitano di una suddivisione fra esercizi;
  • crediti e debiti non numerari: valori relativi a crediti e debiti di finanziamento, acquisiti cioè dall'impresa come se fossero una merce, tipicamente finanziamenti bancari o emissione di obbligazioni;
  • variazioni dei mezzi propri: aumenti o diminuzioni del capitale proprio o di sue componenti.

La rilevazione delle due classi di valori avviene su prospetti a due sezioni detti "conti". Il bene, servizio o diritto le cui variazioni vengono rilevate nel conto sono dette "oggetto del conto". La moneta nelle quali sono espresse le variazioni è detta "moneta di conto" o "valuta di conto" (in Italia, per convenzione, la moneta di conto solitamente utilizzata è l'euro). I conti possono essere rappresentati a sezioni contrapposte o in forma scalare. Le due sezioni del conto sono contrassegnate dal segno + e dal segno - oppure dalla dicitura "dare" e "avere". (Le diciture "dare" e "avere" nascono da una convenzione e non hanno alcun significato economico). Nel caso di conti a sezioni contrapposte a sinistra vi sarà il segno + o la scritta "dare" e a destra il segno - o la scritta "avere". Nel caso, più raro, di conti a rappresentazione scalare il segno + sarà nella parte superiore mentre il - sarà in quella inferiore. L'iscrizione del primo valore in un conto è detta talvolta "accensione" del conto. L'iscrizione di un valore nella sezione "dare" è anche detta "addebitare" un conto. L'iscrizione di un valore nella sezione "avere" è anche detta "accreditare" un conto. I conti possono essere:

  • monofase: quando ne viene movimentata una sola sezione;
  • bifase: quando vengono movimentate entrambe le sezioni.

Per approfondimenti sul bilancio d'impresa si rimanda al glossario finanziario.
Partnership. Relazione di collaborazione tra due (o più) imprese, regolamentata da un contratto, centrata su uno o più progetti comuni o complementari, che prevede un grado variabile di integrazione tra le risorse delle imprese coinvolte.
Partnership di tipo orizzontale. Si tratta di accordi che si attuano tra attori dello stesso livello della catena del valore, stipulati tra imprese diverse oppure da imprese dello stesso settore. Le iniziative comuni possono essere: approvvigionamenti, organizzazione dei canali di vendita, promozione comgiunta dei prodotti, comunicazione, partecipazione a eventi.
Partnership di tipo verticale. Si tratta di accordi mirati all'integrazione verticale delle imprese costituenti i vari anelli della catena del valore. Dal produttore, al distributore, al cliente.
Patto parasociale. Si tratta di un accordo predeterminato stipulato tra tutti o tra una parte dei soci di un'impresa. La decisione di eleggere per più mandati successivi alla presidenza del consiglio di amministrazione un certo socio è un esempio di patto parasociale. Il fenomeno dei patti parasociali è particolarmente importante e numericamente rilevante in una realtà come quella italiana che è costituita da azionariati spesso molto diffusi e frammentati nei quali non esiste un soggetto che possegga la quota sufficiente a controllare l'impresa. Da ciò la necessità e l'opportunità di creare dei gruppi di controllo e gestione, che portano in assemblea delle decisioni prese all'esterno dell'impresa tramite apposite assemblee del patto parasociale. La natura giuridica dei patti parasociali è quella di contratti plurilaterali con comunione di scopo. Lo scopo comune è quello della "stabilizzazione dell'assetto proprietario" di una S.p.A. o del suo controllo. Un dato essenziale che va sottolineato è che tali patti hanno un'efficacia puramente obbligatoria e non reale. Questo significa che il patto produce effetti solo tra i sottoscrittori e non verso i terzi: un eventuale rottura del patto può valere solo come colpa contrattuale tra i soggetti sottoscrittori, ma non è opponibile ai terzi. Per fare un esempio, un voto in assemblea contrario al patto produrrà la responsabilità contrattuale di chi ha leso il patto di fronte agli altri sottoscrittori, ma non toccherà il piano della legittimità della delibera assembleare. Sono due piani differenti, uno dei quali esterno a quello societario. Spesso per rendere più efficaci questi patti, viene sottoscritta anche una clausola penale che comporta il pagamento di una somma (spesso ingente) per il sol fatto di aver rotto l'accordo, indipendentemente dalla dimostrazione di un effettivo danno subito che costituirebbe il presupposto di un'azione di risarcimento.
Persona fisica. Secondo l'ordinamento italiano sono persone fisiche gli individui che con la loro nascita diventano soggetti rilevanti ai fini del diritto, in quanto secondo l'articolo 1 del Codice civile divengono titolari di diritti e doveri, cioè acquisiscono la capacità giuridica. Con il raggiungimento della maggiore età la persona fisica acquisisce la capacità di agire, cioè la possibilità di porre in essere atti rilevanti ai fini giuridici. Al momento della morte dell'individuo si estingue anche la sua personalità giuridica.
Persona giuridica. In diritto, con la locuzione persona giuridica si intende un soggetto di diritto costituito da persone fisiche e beni che si uniscono per raggiungere fini comuni, cui l'ordinamento giuridico riconosce la capacità giuridica. La persona giuridica è perciò distinta, innanzitutto per il suo carattere pluralistico, dalla persona fisica, cui si attribuisce una sfera di titolarità di diritti e doveri più prossima alle esigenze della vita dell'essere umano. Le persone giuridiche sono, tradizionalmente, distinte in primo luogo per la qualità della loro capacità giuridica, in genere riflettente gli scopi e le motivazioni alla base della loro istituzione, avendosi perciò la persona giuridica pubblica (che persegue interessi di utilità pubblica) e la persona giuridica privata (i cui interessi sono squisitamente privati e possono comprendere fini di lucro). Fra le persone giuridiche private, spiccano le associazioni, le imprese e le fondazioni. Di queste, una prima distinzione si suole individuare nella prevalenza del carattere umano ovvero patrimoniale dei rispettivi elementi costitutivi: per talune il carattere patrimoniale ha una sua prevalenza, riconoscibile perché in mancanza appunto di un patrimonio non ne avrebbe senso la costituzione, mentre per altre il carattere personale è prevalente anche quando si abbia un patrimonio, anche eventualmente cospicuo, inevitabile e necessario per garantirne strumentalmente l'attività (si pensi alle associazioni culturali, le quali pur in presenza, a esempio, di una sede sociale di proprietà, cioè di un rilevante patrimonio immobiliare, non hanno ragion d'essere se non vi siano le persone che perseguano le immateriali finalità di statuto). In materia di associazioni, inoltre, si ha la distinzione fra persone giuridiche riconosciute e persone giuridiche non riconosciute: la distinzione classica ravvisa ancora una volta in un riferimento di tipo indirettamente patrimoniale la differenza, consistente - secondo tale visione - nel diverso status attribuito all'associazione riconosciuta, la quale con il riconoscimento perfeziona la sua figura di soggetto di diritto completamente separato dai singoli soggetti di diritto che la costituiscono. I soci, persone fisiche, continuano, infatti, a rispondere, in proprio, dei diritti e degli obblighi dell'associazione sino all'eventuale riconoscimento, con il quale l'associazione acquista invece "autonomia patrimoniale" rispetto ai soci e, per quanto di maggior rilievo per l'ordinamento, gestisce in proprio tutte le partite economiche e patrimoniali verso i terzi, perfettamente distinta dalle persone fisiche associate. L'associazione non riconosciuta, in realtà, non è del tutto priva di una sua autonomia, tanto che si parla per essa di una condizione di "autonomia patrimoniale imperfetta", ma, si tratta a ben guardare di una condizione grosso modo provvisoria, riconducibile alfine ai patrimoni dei singoli soci. La persona giuridica si origina con un atto, che in genere è detto atto costitutivo (per le fondazioni è l'atto di fondazione, che può essere incluso in un testamento); per l'ordinamento italiano, deve usarsi la forma di atto pubblico. L'atto costitutivo deve comprendere dati correttamente estesi affinché l'ordinamento possa acquisire precisamente le necessarie informazioni su: denominazione della persona giuridica, tipo di persona ed eventuali specificazioni, scopo, durata, tipo, natura degli organi e persone fisiche di riferimento. La persona giuridica si scioglie per: raggiungimento dello scopo sociale o sopravvenuta impossibilità di raggiungerlo, raggiungimento del termine di durata prevista, mancanza di soci (per le associazioni), fallimento (per le società commerciali).  Allo scioglimento segue la liquidazione del patrimonio.
PERT.  Program evaluation and review technique, programma atto a facilitare la pianificazione e il controllo di progetti di sviluppo.
Picking. Attività di prelievo dal magazzino di singoli componenti o prodotti finiti.
Piggy-back. Offerta d'acquisto di un prodotto legato all'offerta principale relativa a un altro prodotto.
Placement satisfaction. Nel pianificare la propria politica di vendita, il marketing dovrà tenere conto della soddisfazione del cliente nei riguardi del sistema di vendita.
Porto assegnato. Clausola del contratto di compravendita che assegna al destinatario l'onere del pagamento delle spese di trasporto al vettore.
Porto franco. Clausola del contratto di compravendita che esonera il destinatario dal pagamento delle spese di trasporto al vettore.
Posizionamento.Con il posizionamento l'impresa definisce la posizione che la propria offerta dovrà assumere rispetto alla domanda e rispetto alle caratteristiche dell'offerta della concorrenza, sul mercato obiettivo. Un'altra interessante definizione di posizionamento l'ha data Regis McKenna «Posizionamento è la localizzazione psicologica nella mente del consumatore, relativamente alle caratteristiche di un prodotto o di un servizio, al confronto con la competizione»; il posizionamento sarebbe, in pratica, stabilito dalla percezione che ne ha il cliente.
Posizione dominante. Un'impresa detiene una posizione dominante sul mercato laddove la quota di produzione e vendita di beni e servizi, che essa ha raggiunto rispetto alle altre aziende concorrenti, le permette di operare sul mercato in condizione di netta superiorità rispetto alla concorrenza. La posizione dominante consente, all'impresa che la detiene, di operare sul mercato dettando essa stessa le regole della concorrenza, a esempio. imponendo a tutte le altre imprese una determinata strategia di prezzo o determinate caratteristiche del prodotto. Nella maggior parte dei casi la presenza di una posizione dominante progressivamente induce le altre imprese operanti in quella stessa area di mercato a specializzarsi su settori più ridotti oppure a cedere il controllo sulla proprietà alla azienda dominante, che in questo modo si rafforza ulteriormente. Ciò può condurre al c.d. "abuso di posizione dominante", che è un illecito la cui fattispecie si concretizza nel caso in cui l'impresa dominante operi con l'espressa intenzione di schiacciare ed eliminare la concorrenza.
Precompetitiva (fase). E' la fase intermedia fra l'elaborazione di un progetto o di una ricerca e la messa sul mercato del prodotto o del servizio che ne concretizza i risultati. Comprende le spese per l'elaborazione di un prototipo o di un progetto pilota e per le ricerche di mercato.
Principi generali del bilancio.
Procedure. Insieme delle operazioni che descrivono in modo consequenziale i passaggi e le istruzioni con cui si raggiungono gli obiettivi fissati dal manuale di qualità di un'impresa; indicano anche come vengono controllati i processi aziendali.
Procedure concorsuali. E' l'insieme delle procedure previste dalla legge per la gestione delle imprese che si trovano in uno stato d'insolvenza, anche temporaneo, poste a tutela degli interessi economico-sociali. Le principali sono le seguenti: amministrazione controllata, concordato preventivo, fallimento.
Prodotto atteso.  Indica l'aspettativa minima del cliente, ad esempio, nel caso di un prodotto alimentare l'aspettativa minima si identifica con la facilità di acquisto, la sicurezza della qualità, la pulizia dell'ambiente di vendita, la semplicità dell'imballaggio, la facilità del parcheggio; nel caso di una vacanza in un villaggio turistico l'aspettativa minima si identifica con l'assicurazione dei bagagli, l'assistenza in loco, corsi e attività sportive, attività di animazione, il baby club.
Prodotto aumentato. Le attese del cliente possono essere aumentate, in modo da metterlo in condizione di fruire meglio il prodotto: ad esempio un produttore di computer inserisce un software di auto diagnostica, un produttore di detersivi per lavatrici offre un dispositivo per una migliore diffusione del detersivo nella biancheria, un produttore di videoregistratori offre una cassetta per la pulizia delle testine, un tour operator offre vari plus quali il giornale la mattina, il caffè dopo pranzo, l'aperitivo, un'escursione non programmata.
Prodotto collaborativo. E' quel prodotto per il quale sono inclusi i clienti/consumatori nel processo di produzione, come avviene, sovente, per la somministrazione dei servizi.
Prodotto potenziale. Consiste in tutto ciò che è potenzialmente adatto ad attirare e conservare i clienti, ma che non è stato ancora realizzato: è il potenziale di differenziazione che le aziende più avvedute hanno già pronto nel cassetto.
Produttività. Può essere definita come il valore dell'output per unità di condizioni produttive (fattori di produzione) impiegate, misurabili con indicatori complessivi (valore aggiunto per addetto, fatturato per unità di capitale investito) o con indicatori più semplici riferiti a singole unità aziendali (reparto produttivo, unità di vendita). Con una analisi più disaggregata si va alla ricerca della produttività dei singoli fattori impiegati nel processo produttivo (materie, mano d’opera, macchine). Questi ultimi sono detti rendimenti e scaturiscono da rapporti tra quantità fisiche oppure tra quantità fisiche e monetarie.
Produzione. Fabbricazione di prodotti o allestimento di servizi per la soddisfazione dei bisogni. In economia per produzione si intende il processo di trasformazione di input (materie e altri fattori) in output (prodotti/servizi). La funzione di produzione è una delle più importanti funzioni aziendali, i cui aspetti più significativi sono il controllo del processo produttivo (sequenza e tempi delle mansioni), il controllo degli stock, il controllo della qualità, la manutenzione e le riparazioni. I tipi di produzione riguardano le modalità di attuazione del processo produttivo (produzione su commessa, di prodotto singolo, per lotti di produzione, a flusso continuo, produzione in serie, produzione in piccola serie, produzione personalizzata, produzione in parallelo, etc.).
Professional. Letteralmente, professionista. Termine inglese entrato nel linguaggio di uso comune per indicare, di solito, un lavoratore autonomo, ovvero una persona che lavora senza avere legami di dipendenza con una singola impresa.
Professionalità. E' il risultato di un mix comprendente preparazione generale e specifica, caratteristiche personali, esperienze, che si manifesta nella capacità di definire, analizzare e risolvere i problemi in un contesto lavorativo specifico, nel saper comunicare le soluzioni e nell'organizzare in modo coordinato le azioni necessarie.
Progetto (o studio) di fattibilità. Il progetto o studio di fattibilità è una relazione che serve a dimostrare che l'iniziativa proposta è realizzabile e che può costituire un buon investimento. In genere è articolato in una parte descrittiva e in una economico finanziaria.
Promozione. E’ un elemento del marketing mix che utilizza un bene aggiunto al prodotto o al servizio in un periodo di tempo determinato. Più estesamente si può affermare che il ruolo della promozione è quello di incoraggiare un acquisto attraverso un miglioramento temporaneo del valore del prodotto.
Proprietary. Si dice, di solito, di una tecnologia o di un know how detenuti da un'impresa e che non sono pubblicamente disponibili.
Prospect. Il cliente potenziale.
Prosumer. Produttore e consumatore sfumano l'uno nell'altro.
Prototipo.. Esemplare di un prodotto realizzato allo scopo di verificare l'effettiva fattibilità della produzione in serie dello stesso, per individuare e risolvere gli eventuali problemi e imperfezioni, per apportare delle modifiche, per mettere a punto gli ultimi dettagli.
Qualità totale. Insieme di tutte le operazioni che compie un'impresa per garantire la massima qualità possibile di un prodotto o di un servizio. L'espressione indica anche un miglioramento complessivo di tutte le aree aziendali tese a fornire alla clientela un'offerta qualitativamente più alta.
Ragioneria. e' una disciplina che si occupa della rilevazione dei fenomeni aziendali e della loro traduzione in scritture contabili, allo scopo di fornire alle direzioni delle aziende o ad altri soggetti interessati le informazioni necessarie per esercitare le funzioni di controllo e di decisione. Si tratta quindi della pratica dell'economia d'impresa e, riguardando l'intera attività di questa, ne analizza tutti gli aspetti operativi, comprese le materie inerenti al fisco ed alla finanza. In Italia si studia con il nome di Economia Aziendale negli Istituti Tecnici Commerciali, cioè scuole secondarie superiori che rilasciano un diploma in possesso del quale in passato era possibile, previo praticantato di tre anni presso un professionista già abilitato, accedere all'esame di stato per l'abilitazione alla professione di ragioniere e perito commerciale. A partire dal 1997 è obbligatorio che il diploma di ragioniere e perito commerciale sia accompagnato da una laurea in Giurisprudenza o in Economia e commercio (o equipollenti) o in Scienze politiche oppure un diploma universitario. Con una successiva riforma era necessario possedere una laurea di classe 17 o 28 oppure una laurea specialistica di classe 64/s o 84/s, a prescindere dal diploma posseduto, e infine con la riforma del 2004 la professione di ragioniere e perito commerciale è confluita nel nuovo albo unificato dei dottori commercialisti ed esperti contabili, alla cui sezione A si accede con laurea magistrale di classe 64/s o 84/s, alla sezione B con laurea di classe 17 o 28. La contabilità è un ramo della ragioneria e storicamente ha coinvolto processi dai quali si possono registrare, classificare, ricapitolare, interpretare e comunicare informazioni finanziarie riguardo il commercio; per le aziende pubbliche, generalmente queste informazioni sono pubblicamente accessibili. Per contrastare la contabilità d'amministrazione le informazioni sono usate all'interno di una organizzazione che solitamente è accessibile a un gruppo ristretto di persone, gli amministratori. La contabilità d'imposta è la contabilità della quale si ha bisogno per aderire alle regolazioni giurisdizionali d'imposta
Ragione sociale. E' il nome adottato da una società di persone, per esempio EAM sas. In molti casi la legge prevede che la ragione sociale di una società di persone contenga il nome di almeno un socio (ELAM snc di Luigi Rossi e Massimo Bianchi).
Ramo d'azienda. E' l'insieme di alcuni beni facenti parte di un'impresa, costituenti un'unità economica aziendale, attraverso i quali è possibile svolgere una determinata attività (a esempio, l'attività commerciale di un'impresa che effettua anche produzione). In genere, il ramo d'azienda può essere oggetto di determinate operazioni quali a esempio, la cessione, il conferimento o la scissione.
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Rappresentante dei lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.
Redemption. Percentuale di risposte a un questionario, a una lettera con una domanda specifica, a un'offerta promozionale, a una visita porta-a-porta, alle chiamate da un call center, ecc.
Reddito d'impresa. E' l'insieme delle disposizioni previste nel TUIR (vedi voce), per la determinazione del reddito fiscale da assoggettare a tassazione dei soggetti che esercitano attività d'impresa. In tal sede sono fissate le regole di imputazione dei ricavi e dei proventi, nonchè quelle concernenti la deducibilità dei costi.
Reengineering. E' un processo di riorganizzazione delle attività di un'impresa, volto, sia al miglioramento delle prestazioni in ogni ambito delle sue funzioni, sia alla valorizzazione delle capacità intellettive del personale.
Regime contabile. Medodologia di contabilizzazione delle operazioni. Ai fini fiscali i principali sono due: il regime semplificato, adottabile dai soggetti con ricavi inferiori a 310.000 euro, per il quale è possile utilizzare esclusivamente i registri IVA, e il registro beni ammortizzabili; il regime ordinario, obbligatorio per i soggetti con ricavi superiori al predetto limite, per il quale è prevista la tenuta dei registri IVA, del libro beni ammorizzabili, del libro giornale, del libro invetari, delle scritture ausiliarie ed in alcuni casi le scritture ausiliarie di magazzino.
Regime del margine. Regime IVA applicabile ai soggetti che commerciano beni usati, avente il fine di evitare la doppia imposizione. Esistono tre metodi per la determinazione del margine, il metodo analitico (o normale), il metodo forfetario e il metodo del margine globale.
Regime forfettario. In genere, determinazione di un determinato ammontare (a esempio, il reddito) mediante l'applicazione di una percentuale o di importi prefissati
Registro delle imprese. E' il registro previsto dal codice civile avente principalmente il compito di gestire gli obblighi di pubblicità posto a carico delle imprese. In genere esercita i seguenti compiti: - provvede, alla predisposizione, tenuta, conservazione e gestione del registro delle imprese, nonché alla conservazione ed esibizione dei documenti e atti soggetti a deposito o iscrizione o annotazione nel registro delle imprese; - provvede al rilascio, anche per corrispondenza e per via telematica, a chiunque ne faccia richiesta, di certificati di iscrizione o annotazione nel registro delle imprese o di certificati attestanti il deposito di atti a tal fine richiesti o la mancanza di iscrizione; - provvede al rilascio di copia integrale o parziale di ogni atto per il quale sono previsti il deposito o l'iscrizione nel registro delle imprese; - provvede alla bollatura e alla numerazione dei libri e delle scritture contabili; - provvede alla tenuta del R.E.A (Registro Imprese e Albi).
Reintroduzione in franchigia. Regime in base al quale merci comunitarie esportate definitivamente possono essere introdotte in territorio comunitario senza il pagamento dei dazi all'importazione (franchigia) a condizione che le merci siano comunitarie (e che sia comprovabile la sua origine), che non vi sia stata trasformazione e che essa avvenga in tre anni dalla data di esportazione definitiva.
Relazione di stima. In genere, è la valutazione di determinati beni (a esempio, nell'ipotesi di costituzione con conferimento di beni) effettuata da un esperto designato dal tribunale, che si sostanzia in una perizia contenente la descrizione dei beni, il valore attribuito a ciascuno di essi e i criteri di valutazione seguiti.
Relazioni del bilancio.
Resistenze all'acquisto (Superare le).
Responsabilità civile operai. Detta anche RC prestatori d'opera, copre i danni che l'impresa può trovarsi a dover pagare a seguito di un incidente o di una condizione che danneggia il dipendente (rivalsa dell'Inail, danno biologico, altri danni).
Responsabilità civile prodotti. Una Direttiva europea pone in capo all'impresa che produce, importa o commercializza prodotti e servizi la responsabilità e l'onere della prova, per danni prodotti a terzi dall'errato funzionamento dei propri prodotti. Questa polizza copre i rischi connessi.
Responsabilità civile professionale. Polizze che coprono i danni che potrebbero essere causati da professionisti (avvocati, commercialisti, ingegneri e architetti, etc.) per errori o la cattiva esecuzione dei compiti da loro svolti.
Responsabilità da prodotto. Indica le responsabilità di un produttore rispetto al proprio prodotto. Nel caso di una merce o servizio riconosciuti difettosi i responsabili sono costretti a risarcire i danni, secondo la direttiva Cee 85/374/Cee, recepita in Italia con Dpr 24/5/88 n° 244.
Responsabilizzare.
Restituzione all'esportazione. Erogazione di fondi comunitari che ha lo scopo di coprire la differenza tra il livello dei prezzi sul mercato mondiale e quello vigente nell'UE e lo scopo di incentivare l'esportazione di prodotti agricoli comunitari verso paesi terzi.
Restituzione alla produzione. Erogazione di fondi comunitari che ha lo scopo di incentivare la produzione di alcuni prodotti agricoli. L'erogazione è, di norma, di competenza dell'Agea (ex AIMA), mentre per l'olio utilizzato perla fabbricazione di conserve alimentari a base di ortaggi e pesce/molluschi, l'Ente competente a erogare la restituzione è il SAISA (ex DCCC).
Ricerca di marketing. Consiste in una sistematica raccolta, registrazione e analisi di dati la cui conoscenza può migliorare l’efficacia delle azioni di marketing di un’impresa. Le ricerche di marketing possono essere definite come gli studi volti a selezionare tutti gli elementi rilevanti di informazione utilizzabili per le decisioni in tema di prodotti, distribuzione, efficacia della pubblicità e tecniche promozionali, nonché della valutazione del posizionamento dell’impresa.
Ricerche di mercato. Rispetto alle ricerche di marketing, le ricerche di mercato si rivolgono a un ambito di analisi più ristretto, essendo rigidamente connesse all’individuazione di informazioni relative al mercato di un particolare bene. Hanno carattere esplorativo e si usano per accertare specifici aspetti del mercato. Esse sono molto importanti per dare credibilità a un business plan.
Ricevuta fiscale. Documento utilizzato per la certificazione dei corrispettivi la cui emissione è obbligatoria da parte dei soggetti non tenuti al rilascio della fattura (in genere, esercenti attività di commercio al minuto, o operanti in locali aperti al pubblico). La ricevuta fiscale è equiparata e alternativa allo scontrino.
Riconversione. Iniziativa volta a introdurre nel ciclo produttivo produzioni di diverso tipo, attraverso l'apporto di modifiche sugli impianti già esistenti e/o la sostituzione degli stessi. Generalmente la riconversione ha come scopo l'approccio a nuovi mercati.
Riduzione del capitale. E' l'operazione mediante la quale un'impresa effettua la riduzione del proprio capitale sociale. Può essere facoltativa, a esempio, in presenza di esuberanza del capitale, o obbligatoria, a esempio, qualora a seguito delle perdite il capitale si riduca di oltre un terzo ed entro l'esercizio successivo la perdita stessa non risulti diminuita a meno di un terzo.
Risorse umane. E' un concetto che trova nella gestione d'impresa una corrispondenza con quello di "capitale umano". Indica le persone che costituiscono un'organizzazione, considerate nei seguenti aspetti: insieme della capacità, conoscenze, competenze possedute per le attività che svolgono o potenzialmente potrebbero svolgere; caratteristiche oggettive (costo, età, titolo di studio), comportamenti organizzativi (assenteismo, turn over, stato delle relazioni interpersonali), attese ed aspettative.
Ruoli nell'impresa.
SAP. SAP AG è una multinazionale tedesca leader mondiale nel settore degli ERP e in generale nelle soluzioni Enterprise. SAP significa "Systeme, Anwendungen, Produkte in der Datenverarbeitung". Curiosamente la leggibilità dell'acronimo è possibile in altre due lingue: quella inglese in quanto corrisponde a "Systems, Applications and Products in data processing" e italiana "Sistemi, Applicazioni e Prodotti nell'elaborazione dati". Nata nel 1972, la società si è velocemente sviluppata costituendo in tutto il mondo filiali amministrative, operative e laboratori per la ricerca e lo sviluppo. La sede storica è a Walldorf, in Germania. Nel 1980 la SAP ha creato il linguaggio di programmazione proprietario ABAP, con cui sono stati scritti quasi tutti i suoi prodotti.
Scheda carburante. Documento utilizzato dai soggetti che intendono far valere, ai fini IVA ed ai fini delle imposte sui redditi, gli acquisti di carburante per autotrazione (benzina, gasolio, metano, GPL, miscele, ecc.) effettuati presso gli impianti stradali. Vanno istituite per ogni veicolo posseduto in base a idoneo titolo regolarmente documentato (proprietà, leasing, comodato, ecc.). .
Scheduling. Schedulazione. Fase del processo di produzione che consiste nel pianificare l'impiego di tempi, luoghi, mezzi, persone per lo svolgimento del processo produttivo. Si serve delle tecniche reticolari per ottimizzare il processo stesso.
SCM. Supply chain management.
Scontrino fiscale. Documento utilizzato per la certificazione dei corrispettivi la cui emissione è obbligatoria da parte dei soggetti non tenuti al rilascio della fattura (in genere, esercenti attività di commercio al minuto, o operanti in locali aperti al pubblico). Lo scontrino, che è equiparato e alternativo alla ricevuta fiscale, deve essere emesso mediante utilizzo di un apposito misuratore fiscale.
Segmentazione. Concetto, proposto originariamente da W. Smith, che sottende il riconoscimento che «non esiste un mercato, ma una somma di segmenti di mercato, ove ciascun segmento è caratterizzato da un insieme di clienti tra loro omogenei»; si intende, infatti, per segmento di mercato «un gruppo di clienti che condividono, desideri, bisogni e modalità di acquisto».
Segreto bancario. Obbligo di mantenere segreti i rapporti intercorsi tra una banca e i suoi clienti e di evitare rivelazioni sugli stessi ad altri clienti. Fanno eccezione, a parte il consenso del cliente, indagini penali, civili o tributarie, qualora ci sia ufficiale richiesta da parte degli organi preposti.
Selezionatore. È il responsabile della selezione del personale. Può essere interno all'impresa o un consulente esterno. Sono diverse migliaia le società nel mondo che hanno fatto della ricerca e selezione di risorse umane un vero e proprio business. I selezionatori, di fatto, mettono in contatto due mondi che non sempre riescono a interagire: quello di chi cerca e chi offre lavoro.
Set-up time. È il tempo necessario per cambiare prodotto su un ciclo di produzione.
Service management.
SFA (Sales Force Automation). Si tratta di soluzioni che supportano il mondo delle vendite (pre e post vendita), tramite software specifici (Sales automation software). Alcuni esempi sono il controllo dell'inventario (ovvero disponibilità di beni e prodotti nel magazzino), il controllo dei processi per le vendite (inserimento ordini e creazione schede clienti), l'ottimizzazione delle funzioni di Customer Care. Tutte le informazioni gestite potranno essere analizzate per conoscere trend e andamenti delle vendite.
Sicurezza sui luoghi di lavori. Vedi articolo completo.
SINAL (Sistema nazionale per l'accreditamento dei laboratori di prova). Associazione senza fini di lucro i cui scopi si riassumono nell'accreditamento dei laboratori di prova per assicurare che i risultati delle prove da essi effettuate siano accettati con fiducia in Italia e all'estero.
SINCERT. Sistema nazionale per l'accreditamento degli organismi di certificazione. Svolge l'attività di accreditamento degli organismi di certificazione. E' nato nel 1991 per iniziativa degli enti normativi UNI (Ente nazionale italiano di unificazione ) e CEI (Comitato elettrotecnico italiano), come associazione senza fini di lucro.
Sistema della qualità. Insieme delle procedure, dei procedimenti, delle strategie, della struttura, delle risorse, delle modifiche messe in atto in un contesto aziendale per garantire la qualità del prodotto o del servizio.
Sito aziendale (Importanza del). Chi usa Internet sa che il primo motivo per cui i navigatori si collegano in rete è la ricerca di informazioni. In questo preciso momento, alcuni vostri potenziali clienti sono collegati a Internet. Proprio ora stanno cercando informazioni online per soddisfare un loro bisogno preciso – un bisogno che la vostra impresa è in grado di soddisfare appieno. Se non avete ancora un sito web, quei potenziali clienti troveranno su Internet qualche vostro concorrente e diventeranno loro clienti anziché vostri. Di rado non riusciranno a trovare ciò che cercano e solo in quel caso ricorreranno alle modalità tradizionali per trovare i vostri prodotti. Di certo, fino a oggi, la vostra attività è prosperata florida anche senza un sito web, i vostri clienti arrivano a voi grazie ad un marchio consolidato, al passaparola o grazie ad una buona ricerca con le Pagine Gialle… ma perché lasciare alla concorrenza un buon numero di potenziali clienti oggi – e molti di più domani? Con un piccolo investimento su Internet, e qualche brillante accorgimento, è possibile conquistare tutti quei contatti che vi stanno cercando online oggi e ancora non vi trovano. Fino a pochi anni fa realizzare un sito web aziendale equivaleva a realizzare l’opportunità di costruire vantaggio competitivo. Con il passare degli anni, più i vostri concorrenti se ne sono resi conto, più la realizzazione del sito web è diventata ciò che è oggi: una importante necessità per non perdere competitività. Questo è il principale motivo che giustamente spinge imprese grandi e piccole ad aprire un sito web. Eppure non è il solo: dal catturare potenziali clienti che rischiano di andare alla concorrenza all’ampliare il target il passo è breve. Successivamente ci si rende conto che è possibile, a volte necessario, integrare il sito web nel proprio business, sia sul piano operativo sia sul piano strategico. Si tratta dunque di decidere di partire per la grande avventura online e partire con il piede giusto, con le idee chiare, come in tutte le situazioni di vita personale, professionale e aziendale. Perchè non ci si può permettere di commettere errori nella creazione del proprio sito.
Società a responsabilità limitata. Il tipo societario è stato profondamente innovato dalla riforma del diritto societario del 2003. Oggi, la società a responsabilità limitata si presenta come un modello intermedio e "ibrido" tra la S.p.A. e le società di persone: vi sono alcuni elementi, come la deroga completa del principio della responsabilità patrimoniale ex art. 2740, che la avvicinano alla S.p.A., associati ad altri elementi, come la flessibilità organizzativa o la personalità delle quote, che sono propri delle società di persone. Questo pone un problema a livello interpretativo su quale disciplina utilizzare per colmare le eventuali lacune del modello S.r.l. Probabilmente la soluzione più coerente è quella di analizzare ogni singola S.r.l. in concreto, e di stabilire, caso per caso, se i soci abbiano inteso costruire una società più vicina al modello S.p.A. (a esempio con una rigida corporazione normativa) o al modello personalistico. La S.r.l. può costituirsi per contratto o, fin dal 1993, per atto unilaterale. Il capitale sociale minimo ammonta a 10.000 euro (art 2463, 2° comma, 4). È necessaria la redazione di un atto costitutivo per atto pubblico il quale contiene alcune indicazioni fondamentali sulla società (es. ammontare del capitale sociale, denominazione, oggetto sociale) e sulle regole sociali (es. rappresentanza, funzionamento, amministrazione).
Società cooperative. Le società cooperative rappresentano una particolare forma societaria, le cui peculiarità sono connesse allo scopo mutualistico che perseguono. Per un approfondimento vai alla Definizione di impresa.
Società cooperative a responsabilità illimitata. Nelle società cooperative a responsabilità illimitata, in caso di liquidazione coatta amministrativa o di fallimento, qualora il capitale sociale non sia sufficiente, i soci rispondono con il loro patrimonio degli obblighi sottoscritti.
Società di capitali. Le società di capitali sono soggetti giuridici che godono di autonomia patrimoniale perfetta (il loro patrimonio è distinto da quello dei soci). Le forme riconosciute sono: società a responsabilità limitata, S.r.l. (vedi), società per azioni, S.p.A. (vedi) e società in accomandita per azioni, S.a.p.A. (vedi). Le società di capitali sono definite tali in quanto l'elemento del capitale ha una prevalenza concettuale e normativa rispetto all'elemento soggettivo rappresentato dai soci. La partecipazione dei soci al capitale sociale può essere rappresentata da azioni o da quote a seconda della specifica tipologia societaria. Nelle società di capitali i soci rispondono per le obbligazioni assunte dalla società nei limiti delle azioni o quote sottoscritte; in caso di insolvenza della società i creditori non possono rivalersi sul patrimonio personale dei singoli soci. Un'eccezione a questo principio si verifica quando il socio firma delle fideiussioni a garanzia di prestiti alla società: in quel caso il creditore può rivalersi sul patrimonio personale del socio-fideiussore.
Società di persone. La società di persone è caratterizzata da un'autonomia patrimoniale imperfetta, in cui cioè il patrimonio della società non è perfettamente distinto da quello dei soci, per cui i creditori possono rivalersi anche sui beni dei soci (se il patrimonio societario è insufficiente). Si può avere una società semplice, S. s., nel caso in cui non sia necessario svolgere una attività commerciale, ma si abbia la necessità di gestire un’attività (agricola o professionale, come ad esempio uno studio associato); una società in nome collettivo, S.n.c., in cui tutti i soci sono responsabili in ugual parte e con tutto il loro patrimonio delle obbligazioni della società; o una società in accomandita semplice, S.a.s.,  in cui i soci accomandatari rispondono come nella S.n.c. e i soci accomandanti rispondono limitatamente al capitale conferito.
Società in accomandita per azioni (SAPA). La società in accomandita per azioni è una società di capitali a responsabilità mista, in quanto alcuni soci (accomandatari) sono responsabili illimitatamente e solidalmente per le obbligazioni sociali, mentre gli altri soci (accomandanti) sono responsabili soltanto nei limiti del proprio conferimento (art. 2462). La denominazione sociale dove contenere il nome di uno o più soci accomandatari. L'amministrazione della società spetta di diritto ai soci accomandatari, che lo sono a tempo indeterminato. Gli amministratori possono essere rimossi dal loro incarico con la deliberazione a maggioranza dell'assemblea straordinaria, se tale rimozione avviene senza giusta causa, gli amministratori hanno diritto a un risarcimento (art. 2466). La revoca degli amministratori deve essere deliberata con la maggioranza prescritta per le deliberazioni dell'assemblea straordinaria della società per azioni (art. 2456).
Società in accomandita semplice. La società in accomandita semplice (S.a.s.) è una società di persone che può esercitare sia attività commerciale sia attività non commerciale e che si caratterizza per la presenza di due categorie di soci:

  • i soci accomandanti: che rispondono delle obbligazioni contratte dalla società limitatamente alla quota conferita (responsabilità limitata).
  • i soci accomandatari: che rispondono solidalmente ed illimitatamente per le obbligazioni sociali. Solamente ad essi è attribuita l'amministrazione della società.

Essa è disciplinata dagli articoli 2313-2324 del codice civile, sul modello della società in nome collettivo con gli adattamenti resi necessari dalla presenza delle due categorie di soci. Un eventuale creditore potrà rivalersi sul capitale della società (come per le S.r.l.) e, in parte, sul patrimonio personale degli accomandatari (come per le S.n.c.). Sono soggette ad avere una partita IVA, un’iscrizione alla camera di commercio per le attività soggette e un registro societario. La S.a.s. si distingue dalla Società in accomandita per azioni dal fatto che la prima fa parte della categoria delle società di persone, dunque si applicherà la disciplina della Società in nome collettivo con i normali adattamenti previsti per la presenza di soci a responsabilità limitata, alla seconda, invece, viene applicata la disciplina della Società per Azioni, infatti fa parte della categoria delle Società di Capitali. Il Capitale sociale della Società in Accomandita semplice è divisa in quote, in modo tale che ogni socio ha una quota di grandezza diversa proporzionale ai conferimenti apportati
Società in nome collettivo. La società in nome collettivo (s.n.c.) è un tipo di società di persone disciplinato dagli articoli 2251-2290 del codice civile in cui tutti i soci rispondono solidalmente e illimitatamente per i debiti sociali (art. 2291 c.c.). Ha normalmente a oggetto l’esercizio delle attività commerciali di dimensioni medio piccole, è soggetta all’iscrizione presso il registro delle imprese, alla tenuta delle scritture contabili e al fallimento.
Il codice distingue due tipologie di società in nome collettivo:

  • la società in nome collettivo regolare che si ha allorquando la società sia iscritta nel registro delle imprese. In tal caso l'atto costitutivo della società deve essere stipulato per atto pubblico o scrittura privata autenticata
  • la società in nome collettivo irregolare che si ha quando la società non è iscritta nel registro delle imprese.

Società per azioni (SPA). La Società per azioni (S.p.A.) è una società di capitali, in cui le partecipazioni dei soci sono espresse in azioni. Questo significa che il capitale sociale è frazionato in un determinato numero di titoli, ciascuno dei quali incorpora una certa quota di partecipazione e i diritti sociali inerenti alla quota stessa. In quanto società di capitali, le S.p.A. sono caratterizzate anche dall'autonomia patrimoniale perfetta, ossia dal massimo grado di autonomia patrimoniale. Il patrimonio della società, in altre parole, risulta essere completamente distinto da quello dei soci che, quindi, non sono chiamati a rispondere delle obbligazioni sociali. La responsabilità dei soci è limitata, in via di principio, alla sola quota di partecipazione. All'interno del Codice civile gli articoli che trattano della S.p.A. sono il 2325 e seguenti.
Società semplice. E' il tipo più elementare di società; essa non può essere utilizzata per l’esercizio di un’attività commerciale, dal 2001 è soggetta all’iscrizione presso la sezione speciale del registro delle imprese, con finalità di pubblicità legale oltre alla funzione di certificazione anagrafica e di pubblicità notizia, ma non è soggetta al fallimento (es. svolgimento di attività agricole o professionali di modeste dimensioni). Dal punto di vista economico, non costituisce un tipo societario particolarmente rilevante, mentre dal punto di vista giuridico, la sua disciplina, dettata dagli articoli 2251 - 2290 del Codice civile si applica anche agli altri tipi di società personali, salvo quanto espressamente disposto dalla normativa specifica (art. 2293 c.c. e 2315 c.c.). In forza della disposizione contenuta dall'art. 2249 c.c., secondo comma, quello della società semplice è il regime residuale per l'attività societaria non commerciale, a cui si fa riferimento nel caso i contraenti non abbiano deciso di adottare un diverso tipo sociale.
Sospensione di imposta (Acquisto in). Facoltà concessa a determinati soggetti, detti esportatori abituali, mediante la quale è possibile effettuare entro un determinato importo, detto plafond, acquisti di beni o servizi senza applicazione dell'IVA. In tal modo gli esportatori abituali evitano di generare eccessive posizioni creditorie dovute al fatto che le esportazioni da loro effettuate non sono imponibili ad IVA.
Sponsorizzazione. E’ un contratto commerciale tra due o più parti. In tale contratto una parte (detta sponsor) cerca di promuovere un marchio, un'impresa, un prodotto, un servizio finanziando un avvenimento, una manifestazione, la manutenzione di un'opera monumentale, uno spettacolo televisivo o radiofonico, un club sportivo, un personaggio famoso (chiamati sponsee). Lo sponsee, in cambio di un corrispettivo in danaro, si impegna a veicolare l'immagine del soggetto indicatogli dallo sponsor.
Stakeholders. Tutti coloro che hanno contatti con l’impresa: gli imprenditori (sono esclusi gli azionisti delle  grandi imprese), i dipendenti, i clienti, i fornitori, i sindacati, i collaboratori esterni, le società collegate, le banche, le autorità pubbliche locali, i partner di progetti comuni, le associazioni di categoria, le associazioni camerali.
Stato patrimoniale del bilancio.
Stili sociali (Vendita con la tecnica degli).
Strategia di base per l'impresa.
Strumenti della competitività.
Subfornitura. Contratto in base al quale un'impresa si impegna a effettuare per conto di una impresa committente lavorazioni su prodotti semilavorati o su materie prime forniti dalla committente medesima; si ha subfornitura anche qualora il medesimo soggetto si impegna a fornire all' impresa prodotti o servizi destinati ad essere incorporati nella produzione di un bene complesso, in conformità a progetti esecutivi, conoscenze tecniche e tecnologiche, modelli o prototipi forniti dall' impresa committente.
Supply Chain Integration. Letteralmente "integrazione della catena di fornitura". L'espressione fa riferimento ai processi di integrazione sviluppati all'interno di una stessa catena del valore tra imprese fornitrici e clienti. La supply chain integration si realizza a esempio con la condivisione di sistemi informatici per la gestione dei rispettivi magazzini.
Supply Chain Management. Gestione della catena logistica integrata, dal processo di approvvigionamento alla distribuzione fisica verso il mercato.
Suspect. Il contatto stabilito da un’impresa che potrebbe diventare cliente potenziale.
Tattica competitiva. E' il modo in cui un'azienda può sostenere un vantaggio competitivo, acquisito grazie all'adozione di una particolare strategia di base
Target. Letteralmente significa bersaglio. E' il gruppo di consumatori verso il quale l'impresa rivolge la propria azione commerciale. La corretta definizione del target richiede lo sviluppo di un approccio sistematico. Dall'analisi dei bisogni del mercato si passa alla verifica dell'esistenza di un potenziale economico, all'identificazione dei confini del mercato e infine alla scelta dei segmenti, o parti di mercato, da prendere in considerazione. L'identificazione del target include informazioni quali età, sesso, stile di vita, ecc.
TARIC. Sistema specifico di classificazione delle merci interamente numerico. E' adottatto da tutti i paesi membri ed è obbligatorio. Con il Taric le merci sono identificate con un codice a 10 cifre, al quale corrisponde un'aliquota daziaria.
Tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche (TOSAP). Tassa dovuta al comune o alla provincia per occupazioni di qualsiasi natura, effettuate, anche senza titolo, nelle strade, nei corsi, nelle piazze e, comunque, sui beni appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei comuni e delle province. Tenuto al pagamento di tale tassa, che è calcolata in proporzione alla superfice occupata, è titolare dell'atto di concessione o di autorizzazione o dall'occupante di fatto (anche abusivo).
Taylor. Fu il fondatore dello scientific management, meglio noto come taylorismo. I principi operativi del taylorismo sono a) Il processo di produzione industriale viene ridotto a singole semplici operazioni. b) Si cronometra il tempo standard di ogni operazione. c) Il lavoratore deve essere istruito per arrivare allo standard. d) Il lavoratore deve concentrarsi sullo sviluppo delle sue capacità manuali. e) Il lavoratore acquisisce le necessarie capacità, anche stimolato da incentivi economici.
Technology push. Si oppone al market responsive, è la predisposizione dell'industria a spingere il proprio prodotto, forzando la volontà espressa o latente del consumatore/cliente.
Territorio doganale comunitario. Territorio soggiacente alla applicazione del Codice Doganale Comunitario, non coincidente con la somma dei territori su cui esercitano la sovranità gli Stati membri essendo infatti previste esclusioni di zone appartenenti ai vari territori nazionali e, di contro, inclusioni di territori che non fanno parte degli Stati membri. In esso è applicata obbligatoriamente e in modo uniforme la normativa doganale comunitaria.
Time-to-market. È il tempo intercorrente tra il momento dell'ideazione di un nuovo prodotto e la sua commercializzazione.
Time-to-user. L'intervallo di tempo che passa da una richiesta da parte dell'utente all'impresa e la risposta di quest'ultima.
Timing. E' il calendario delle fasi di realizzazioni di un progetto, sia nei termini di durata temporale, che di successione delle azioni. Presuppone capacità di gestione e programmazione dei tempi.
Tipologia di cliente.
Tirocinio formativo. Il tirocinio all'interno di imprese pubbliche e private senza scopo di lucro deve prevedere l'attuazione di iniziative nell'ambito di progetti di orientamento e di formazione. La sua durata non deve essere superiore a 12 mesi (24 per portatori di handicap) e non costituisce rapporto di lavoro. Le imprese hanno l'obbligo di assicurare i tirocinanti contro gli infortuni sul lavoro.
Total quality management. La Qualità intesa come principio di gestione trasversale a tutte le funzioni aziendali. La Qualità è, infatti, la metodologia con la quale deve essere affrontata la vita in azienda.
Transito comunitario esterno. Termine che identifica il movimento delle merci che non sono originarie o in libera pratica nella Comunità: merci di paesi terzi che non sono state nazionalizzate in uno degli Stati membri oppure che debbono attraversare il territorio della Ce per essere poi esportate verso Paesi terzi.
Transito comunitario interno. Termine riferito al movimento delle merci che sono in libera pratica o in libera circolazione nei paesi della Comunità, qualora venga attraversato uno Stato terzo.
Transizione generazionale.
Trasformazione sotto controllo doganale. Regime che consente di utilizzare nel territorio doganale della Comunità merci non comunitarie per sottoporle a operazioni che ne modificano la specie e lo stato senza che queste siano soggette ai dazi all'importazione e alle misure di politica commerciale e di immettere in libera pratica, dietro pagamento dei relativi dazi all'importazione, i prodotti risultanti da tali operazioni (prodotti trasformati).
Trasporto (Contratto di). Contratto mediante il quale una parte, detta vettore, si obbliga a trasferire le cose da un luogo a un altro, entro un determinato tempo stabilito nel contratto e dietro corrispettivo; Il vettore compie il trasporto per conto di una persona (mittente) e si obbliga a consegnare le cose ad altra persona (destinatario).
Trasporto intermodale. Trasferimento di una merce che utilizza più modi di trasporto ma con uno stesso contenitore, senza rottura del carico. Il contenitore può essere un veicolo stradale ovvero un'unità di trasporto intermodale (UTI= container, o cassa mobile ovvero semirimorchio).
Trasporto multimodale. Ricorso in modo coordinato a più mezzi di trasporto per efettuare il trasferimento della merce dal punto di partenza alla loro destinazione finale.
Tratta accettata. Strumento utilizzato per i pagamenti di forniture internazionali. Il compratore riconosce un debito che viene accettato (e quindi garantito) dalla banca solo dopo una verifica dei documenti relativi alla consegna e se del caso conformità del bene venduto.
Trial and error. È un modello operativo tipico dei laboratori di ricerca; si può tradurre con prova e correggi.
TUIR. Testo Unico delle Imposte sui Redditi. E' il testo fondamentale contenente le norme per la determinazione e la tassazione dei redditi: (a) redditi fondiari; b) redditi di capitale; c) redditi di lavoro dipendente; d) redditi di lavoro autonomo; e) redditi d'impresa; f) redditi diversi). In tale testo sono contenute le norme relativa all'IRPEF (imposte sul reddito delle persone fisiche), dell'IRPEG (imposta sul reddito delle persone giuridiche).
Turnaround. Definisce l'insieme delle attività che consente di cambiare radicalmente la situazione di un'impresa in grave difficoltà.
Twenty four hours society.
Unbundling. Separazione tra le componenti produzione, distribuzione e servizi, atta a introdurre una maggiore cempetitività in queste fasi, secondo il principio della catena del valore.
UNI. Associazione senza scopo di lucro che analizza e propone norme tecniche - in accordo con le disposizioni comunitarie - valide per i settori industriale, commerciale e terziario ma non per quello elettrico ed elettronico la cui competenza è del CEI (Comitato elettronico italiano). Vedi anche il sito http://www.uni.com/
Unipersonale. Si dice di una srl con un solo socio. La srl unipersonale è più costosa da gestire della ditta individuale ma mette al riparo il patrimonio privato dell'imprenditore in caso di fallimento.
Valore per l'impresa (Creare).
Vantaggio competitivo. L'insieme delle caratteristiche o attributi detenuti da un prodotto che gli conferiscono un grado di superiorità in rapporto ai concorrenti più immediati. Tali caratteristiche o attributi possono essere di varia natura e basarsi sul prodotto stesso, sulle funzioni accessorie od opzionali o sulle modalità di produzione, di distribuzione o di vendita.
Venditore eccellente.
Venture capital. Indica sia i capitali di rischio forniti a imprese non quotate in cambio di partecipazioni sia, più spesso, la nicchia del mercato finanziario nella quale operano società ("venture capitalist") specializzate nel valutare le proposte di imprese alla ricerca di capitali.
VIA. Valutazione di impatto ambientale.
Vidimazione. Operazione richiesta dalla legge per il preventivo riconoscimento da parte degli organi amministrativi di libri, registri, o altri documenti, da utilizzare nell'esercizio di un'attività (vedi anche bollatura).
Villaggio globale. Espressione coniata dal guru della comunicazione Marshall McLuhan, intesa a sottolineare l'annullamento delle distanze sul nostro pianeta.
Vision. È la capacità di un imprenditore o di un top manager di indicare la direzione verso la quale sviluppare l'impresa. Vision è anche intuizione, immaginazione, al limite, paradosso.
Vision 2000. Vision 2000 è il nome dato al programma di revisione delle norme ISO 9000 dall'UNI allo scopo di migliorarle lungo un periodo decennale.
Zona franca. Zone territoriali che godono di benefici che vengono di volta in volta fissati da leggi particolari che regolano anche i quantitativi di consumo delle merci in tali zone.
Zona depressa. In genere, territori (comuni o province) caratterizzati da arretratezza economica per i quali possono esserre previste particolari agevolazioni quali, a esempio, crediti d'imposta, minor tassazione, ecc.

Eugenio Caruso


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