Alfred Nobel, dalla dinamite ai premi nobel


Non è una vergogna diventare ricchi. Ma è una vergogna morire ricchi. Andrew Carnegie.


INVENTORI E GRANDI IMPRENDITORI

In questa corposa sottosezione illustro la vita di quei grandi capitani d'industria e/o inventori che hanno sostanzialmente contribuito al progresso industriale del mondo occidentale con particolare riguardo dell'Italia e del made in Italy. Anche con riferimento alle piccole e medie imprese che hanno contribuito al progresso del Paese.

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W - Walton - Edoardo Weber
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Alfred Bernhard Nobel

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Ritratto di Nobel di Gösta Florman (1831-1900

Alfred Bernhard Nobel (Stoccolma, 21 ottobre 1833 – Sanremo, 10 dicembre 1896) è stato un chimico, imprenditore e filantropo svedese. È noto per essere stato l'inventore della dinamite e l'ideatore e fondatore del premio Nobel. Lontano discendente dello scienziato e scrittore svedese del XVII secolo Olof Rudbeck e membro della famiglia Nobel (una eminente dinastia di industriali svedesi), nacque da Immanuel Nobel detto "il Giovane", a sua volta inventore e ingegnere, e da Karolina Ahlsell. Il padre, dopo una bancarotta, si trasferì con moglie e figli a San Pietroburgo, in Russia, nel 1838, dove riuscì a risollevare le economie di famiglia, entrando nell'industria degli armamenti russi.
Alfred venne qui istruito privatamente, eccellendo soprattutto in lingue straniere e in chimica (ebbe come insegnante privato lo scienziato Zinin). All'epoca, l'industria degli esplosivi era ferma alla polvere da sparo; tuttavia erano già in atto promettenti esperimenti chimici sui nitrati come, ad esempio, il nitrobenzene, la nitronaftalina e l'acido picrico. Nel 1850 giunse a Parigi, dove frequentò i laboratori dello scienziato Théophile-Jules Pelouze e incontrò il professor Ascanio Sobrero, che pochi anni prima, nel 1847, aveva inventato la nitroglicerina. Due anni dopo (1852) si stabilì negli Stati Uniti, dove perfezionò gli studi chimici, collaborando con l'ingegnere minerario Ericsson e brevettando qui anche il primo contatore a gas; nel frattempo, in Russia, l'azienda del padre si accingeva a costruire gli armamenti per la guerra di Crimea. Di estrema importanza furono gli investimenti della famiglia Nobel presso Baku, nell'attuale Azerbaijan.
Tornato in Europa, nel 1856, Nobel brevettò una serie di perfezionamenti per le bombe. Inventò un primo detonatore relativamente sicuro nel 1863, mentre due anni dopo inventò il primo tappo di sabbiatura. Purtroppo, il 3 settembre 1864, Emil, il fratello più giovane, perse la vita durante una grave esplosione nel capannone-laboratorio.

Altri incidenti meno gravi con la nitroglicerina accaddero nei mesi successivi, finché Alfred, in uno stabilimento di Geesthacht, in Germania, riuscì a perfezionare l'uso della stessa, attraverso una polvere inerte composta da farina fossile e, in seguito, anche della semplice segatura compressa, rendendo quindi l'esplosivo più maneggevole, solido e stabile. Nacque così la dinamite, il cui brevetto però venne depositato soltanto agli inizi del 1867. L'invenzione gli consentì, in breve tempo, di aprire società e laboratori in una ventina di paesi esteri, fra cui uno dei più grandi stabilimenti proprio in Italia, presso la località Valloja di Avigliana, nelle vicinanze di Torino. Socio francese di Nobel e suo rappresentante in Francia fu l'abile imprenditore e politico francese Paul Barbe, assai più spregiudicato dell'inventore.
Assommando la disponibilità dei suoi allora 360 brevetti industriali, Nobel diventò quindi un ricco imprenditore, acquistando anche la Bofors, una grande industria svedese, e riconoscendo una parte di >paternità dell'invenzione della dinamite anche al collega chimico piemontese Sobrero, intestandogli un vitalizio. Dopo la morte del padre, Nobel continuò sia i suoi affari che i suoi esperimenti: nel 1875 inventò la gelignite, esplosivo gelatinoso ancor più stabile e potente della dinamite, e nel 1887 brevettò la balistite, base della futura cordite.
Una consigliera critica sull'utilizzo della dinamite a scopo bellico fu la sua segretaria pacifista Bertha von Suttner. Nel 1888 il fratello di Alfred, Ludvig, morì mentre si trovava a Cannes. Per errore un giornale francese pubblicò il necrologio della morte di Alfred, condannandolo aspramente per l'invenzione della dinamite. Il titolo del necrologio recitava
"Il mercante di morte è morto (Le marchand de la mort est mort), continuando poi: "Alfred Nobel, che divenne ricco trovando il modo di uccidere il maggior numero di persone nel modo più veloce possibile, è morto ieri".
A seguito di questo episodio, Nobel avrebbe iniziato a preoccuparsi di come sarebbe stato ricordato dopo la sua morte e sarebbe quindi maturata la volontà di lasciare un'eredità migliore. Perciò il 27 novembre del 1895 sottoscrisse il suo famoso testamento, con il quale istituì quei riconoscimenti che sono diventati noti come premi Nobel.Il patrimonio stimato di Alfred Nobel si aggirava intorno a 30 milioni di corone svedesi e corrispondente a circa 180 milioni di euro di oggi.

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Operaie miscelano la dinamite nella Nobel's Ardeer factory, 1897


Filantropo nella più classica delle accezioni, negli ultimi anni Alfred Nobel fu sinceramente tormentato in coscienza dalle applicazioni belliche e distruttive delle sue scoperte. In tale contesto contraddittorio istituì quindi il premio Nobel, che rese immortale il suo nome, per stimolare con la premiazione la ricerca nei campi che illuminano e aiutano l'essere umano a vivere degnamente. Ebbe anche delle velleità letterarie: scrisse infatti un certo numero di poesie e drammi e pensò anche di dedicarsi esclusivamente a questa attività. Non si sposò mai; tuttavia, dal 1876 circa, il suo grande amore fu l'austriaca Sofie Hess.
Nel 1896 Nobel morì per un'emorragia cerebrale in Italia, nella sua villa sulla Riviera ligure, precisamente a Sanremo, nota in seguito come Villa Nobel. Il suo corpo venne quindi restituito alla Svezia, dove riposa al Norra begravningsplatsen, cimitero di Stoccolma.

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Björkborn Manor, aKarlskoga, fu l'ultima residenza di Alfred Nobel in Svezia

Critiche sull'assegnazione di alcuni premi

Il premio Nobel non è stato esente da critiche nella sua storia, con assegnazioni particolarmente discusse o "mancate":
- 1925: George Bernard Shaw, pur accettando il riconoscimento, restituì il premio in denaro e dichiarò: «Posso perdonare Alfred Nobel per aver inventato la dinamite, ma solo un demone con sembianze umane può aver inventato il Premio Nobel».
- 1958: lo scrittore Boris Pasternak fu costretto dal governo dell'Unione Sovietica con pressanti minacce e avvertimenti da parte del KGB a rifiutare il premio espressamente assegnatogli per il suo romanzo Il dottor Živago.
- 1962: James Dewey Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins vinsero il Nobel per la medicina per i loro studi nella determinazione della struttura del DNA. Il loro modello fu reso possibile dai precedenti studi di Rosalind Franklin, che Wilkins mostrò a Watson a sua insaputa. Rosalind Franklin era già morta per tumore e il premio Nobel non viene assegnato postumo, pertanto al suo posto venne premiato Wilkins che era il direttore del laboratorio in cui lei lavorava. Tuttavia la sua figura non fu riconosciuta e onorata se non molti anni dopo e il suo esser stata dimenticata è stato a più riprese ricollegato al maschilismo, ancora vigente nel mondo scientifico negli anni '50.
- 1964: il filosofo e scrittore Jean-Paul Sartre rifiutò il Nobel per la letteratura poiché, a suo avviso, «nessun uomo merita di essere consacrato da vivo». Sartre aveva già rifiutato la Legion d'onore nel 1945 e ancora una cattedra al Collegio di Francia. Questi onori, secondo lui, avrebbero alienato la sua libertà, facendo dello scrittore un'istituzione.
- 1973: Lê Ð?c Th? rifiutò il premio, asserendo che nel suo paese, il Vietnam, non vi fosse ancora la pace.
- 1973: in concomitanza con il colpo di Stato in Cile che portò Augusto Pinochet al potere, Henry Kissinger fu insignito del Nobel per la pace dopo aver caldamente supportato il dittatore cileno e la deposizione di Salvador Allende.
- 1973: Konrad Lorenz ebbe il premio, nonostante l'esplicita e documentata adesione al nazismo, come denunciò Simon Wiesenthal, ricordando le sue teorie sulla degenerazione della razza applicabili anche agli esseri umani e chiedendo la restituzione del premio.
- 1982: il premio per la Letteratura venne assegnato a Gabriel García Márquez, ma riscosse critiche per la mancata assegnazione a Jorge Luis Borges, il quale si limitò a osservare che la mancata assegnazione del Nobel a lui «è una prova della saggezza svedese». Si è sempre ritenuto che la commissione del Premio non abbia mai preso in considerazione l'autore argentino; tuttavia, alcuni atti recentemente desecretati permisero di scoprire che nel 1967 Borges fu vicino alla vittoria del Nobel, arrivando insieme a Graham Greene sul podio degli autori che contesero l'ambito traguardo col poeta guatemalteco Miguel Ángel Asturias. Le ragioni del mancato riconoscimento a Borges furono quasi certamente le sue critiche al poeta Artur Lundkvist, membro dell'Accademia, ma vennero mascherate con le idee politiche del grande scrittore che, senza mai essere un attivista, veniva apparentato al conservatorismo e alla destra, quasi fosse stato un sostenitore delle dittature militari argentine.
- 1994: fu assegnato il Nobel per la pace a Yasser Arafat, politico palestinese accusato di aver sostenuto la lotta armata e il terrorismo per l'indipendenza della Palestina da Israele. Nello stesso anno fu assegnato a Shimon Peres e Yitzhak Rabin accusati di aver appoggiato in passato azioni di guerra verso il popolo palestinese. Ciò è dovuto al fatto che il premio è stato assegnato per il singolo trattato di pace, non per tutta la loro carriera politica.
- 2007: Al Gore vinse con il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico il Nobel per la pace per il film Una scomoda verità. In questo documento Gore esaminava il fenomeno del riscaldamento globale imputandolo alle attività umane. Vari scienziati criticarono il documentario, trovandovi una serie di errori e inesattezze. Va anche precisato che il principale detrattore, il professor Richard S. Lindzen, fu a sua volta criticato per i finanziamenti di aziende petrolifere ricevuti da vari istituti di cui era partecipe.
- 2008: il Nobel per la medicina fu assegnato a Luc Montagnier e a Françoise Barré-Sinoussi per la scoperta del virus dell'immunodeficienza umana o HIV, ma l'esclusione di Robert Gallo, che ebbe un ruolo importante in quegli studi e fu coinvolto direttamente con l'opera degli altri due ricercatori, fu a lungo criticata.
- 2008: a seguito dell’assegnazione del premio per la Letteratura a Jean-Marie Gustave Le Clézio, il critico letterario Harold Bloom in un’intervista (pubblicata anche sul Corriere della sera, 5 marzo 2009) lo definì «illeggibile» e disse che il premio Nobel «l’hanno dato a ogni idiota di quinta categoria, da Doris Lessing, che ha scritto un solo libro decente quarant’anni fa, e oggi firma fantascienza femminista, a Dario Fo, semplicemente ridicolo».
- 2009: il Nobel per la pace fu assegnato al presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Questa assegnazione suscitò perplessità sulla base del fatto che Obama, essendo in carica soltanto da un anno al momento della consegna del premio, non avesse avuto il tempo di dimostrare con risultati concreti l'efficacia del suo operato a favore della pace. Inoltre queste critiche ripresero vigore quando il suo "disegno di legge per l'uscita dalla guerra in Iraq", che prevedeva il rientro di tutti i militari entro la fine di marzo 2008, non fu formalmente attuato fino al 31 agosto 2010.
- 2010: il Governo cinese accolse con dissenso la notizia del Nobel per la pace a Liu Xiaobo, scrittore e dissidente politico cinese, incarcerando la moglie del designato. Liu Xiaobo era già in carcere dall'8 dicembre 2008, anche se l'arresto fu formalizzato il 23 giugno 2009 e la sentenza di carcerazione fu emessa il 25 dicembre 2009. Liu Xiaobo quindi non poté in alcun modo ritirare il premio. L’uomo morirà in carcere sette anni dopo l’assegnazione del premio, senza che né lui stesso o i suoi familiari potessero ritirarlo al suo posto.
- 2016: il Nobel per la chimica fu assegnato a Ben Feringa, Jeanne-Pierre Savauge e J. Fraser Stoddart per la progettazione e la sintesi di macchine molecolari. Fra i pionieri di questo campo di ricerca vi erano anche Vincenzo Balzani e Jean-Marie Lehn. In particolare, per Balzani, autore dei primi studi in merito e presente assieme agli altri premiati tra le firme del lavoro scientifico che coniò il nome, numerosi docenti italiani protestarono per la mancata assegnazione.
- 2019: a vincere il premio Nobel per la letteratura fu Peter Handke, criticato per le sue posizioni sulla guerra in Jugoslavia degli anni Novanta. Lo scrittore, di origine slovena, manifestò più volte la sua simpatia per Slobodan Miloševic, ex presidente della Serbia e della Jugoslavia, morto in attesa di essere giudicato dal Tribunale penale internazionale per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Inoltre, ha sempre preso le parti dell’esercito serbo, responsabile di massacri e operazioni di pulizia etnica durante la guerra. Sostenne anche che il massacro di Srebrenica non fosse mai avvenuto.
- Personalmente ritengo cher alcuni premi siano "ridicoli", come afferma Harold Bloom, altri eccessivamente politicizzati.
Un'ulteriore osservazione continuamente posta è l'assenza del riconoscimento per la matematica, la cui massima onorificenza è la Medaglia Fields, sebbene sia un premio quadriennale soggetto al vincolo dell'età inferiore ai 40 anni. Secondo una tesi diffusa, pur senza particolare fondamento, il premio per la matematica non sarebbe stato istituito in quanto Nobel avrebbe scoperto che una sua amante lo aveva tradito con un famoso matematico svedese, Gösta Mittag-Leffler. Istituendo il premio per la matematica l'Accademia Reale svedese lo avrebbe probabilmente assegnato proprio a Mittag-Leffler per i suoi studi sulle funzioni analitiche, sul calcolo delle probabilità e sulle equazioni differenziali omogenee.

Modalità di assegnazione dei premi

Il metodo di selezione dei vincitori dei premi è sostanzialmente identico per tutte le branche.
Il Comitato Nobel una volta all'anno (generalmente nel mese di settembre di un anno per la premiazione dell'anno successivo) invia ad alcune persone selezionate, generalmente personalità esperte nel proprio settore, una lettera chiedendo di indicare una persona meritevole di vincere il premio nel proprio ramo. Le persone a cui viene inviata tale richiesta, in numero in genere compreso tra le centinaia e le migliaia, possono comprendere appartenenti della Accademia reale svedese delle scienze (per quanto riguarda le discipline scientifiche,) o altri enti (come la Corte internazionale di giustizia e l'Istituto di diritto internazionale per il premio Nobel per la pace), nonché scienziati e accademici provenienti dai vari paesi del mondo che il Comitato ritiene idonei a dare il proprio parere. Non vengono considerate eventuali autocandidature.
Il Comitato Nobel provvede quindi a raccogliere le candidature, e da queste seleziona la lista di persone che vengono effettivamente nominate per il premio. La lista dei nominati viene mantenuta segreta per un periodo di cinquanta anni.
Il vincitore viene eletto da comitati ad hoc afferenti a diversi enti a seconda della disciplina:
- per i Nobel per la fisica, per la chimica e per l'economia, il premio viene assegnato dal rispettivo Comitato Nobel composto da membri dell'Accademia reale svedese delle scienze;
- per il Nobel per la fisiologia e la medicina, il premio viene assegnato dall'Assemblea Nobel formata da membri dell'Istituto Karolinska;
- per il Nobel per la letteratura, il premio viene assegnato dal Comitato Nobel composto da membri dell'Accademia svedese;
- per il Nobel per la pace, il premio viene assegnato dal Comitato per il Nobel norvegese composto da membri selezionati dallo Storting, il parlamento monocamerale norvegese.

Il vincitore (o i vincitori, che possono essere fino a tre per ogni disciplina) viene stabilito con voto maggioritario, non appellabile: il nome viene annunciato immediatamente dopo il voto.


Eugenio Caruso - 7 novembre 2022

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